Anche questa è vita!

Da Gattolona1964

Ho varcato stamattina per la trecentesima volta, la soglia della tua dimora, quella che tu chiami “Casa mia” da dieci anni a questa parte. Ogni volta che vengo a trovarti, sei seduta al tuo posto, nella tua poltrona ,sempre quella e guai a chi te la tocca! Eri nella nella sala comune, quella con la TV, sei ingrassata molto ma no nti importa!  Perché non lavori più nei campi forsennatamente come il papà, ma io ti riconosco lo stesso. Ora vai a tavola apparecchiata, non devi più mangiare con il corpo appoggiato solo per metà sulla sedia di formica della nostra vecchia cucina, verdina e triste. Ora ti siedi comodamente, ti gusti con un appetito formidabile tutto il pranzo, vino e frutta compresi e, a differenza mia che faccio tutto in modo frenetico e nervoso, vai adagio nel masticare i bocconi. Digerisci tutto, anche l’aglio e la cipolla, cose che io rimetterei al solo guardarle. Sei diventata molto più calma e pacata, sei serena, il tempo ha compiuto su di te il miracolo. Non sei più il domatoreche mi “teneva a bacchetta”, hai perso la grinta da leonessa, quella che però mi hai trasmessa, anche se gli occhi non li hai cambiati. Io e G., sappiamo con certezza che in Casa di Riposo, tu stai bene e sei serena, come mai ti abbiamo vista così, compirai 91 anni a maggio e hai ancora una voglia di vivere che fa invidia a noi più giovani, quella che forse qualcuno di noi non ha più. Certo che vedere te ed i tuoi amici tutti composti, pettinanti, vestiti bene, dignitosi e profumati, ci  rincuora e noi figli pensiamo, di aver fatto forse una cosa giusta. Siamo noi i figli vostri oggi ,ad essere diventati i vostri genitori e siamo per voi responsabili, e stiamo male se voi state male e ci preoccupiamo se la tosse asmatica non passa. Non è triste la “pensione Serenella” come la chiamo io, sembra proprio una di quelle piccole pensioni a due stelle e mezzo di montagna, dove si trascorrono le ferie estive, quelle nelle quali i figli mandano i genitori per godere un poco di fresco, mentre loro, quasi tutti o tutti, anche d’estate lavorano. Con te c’era il papà fino al 2007, poi ci ha lasciati, ma tu a Rivalta non sei voluta tornare. E non ci tornerai mai più, ce lo hai detto chiaro e tondo anche stamattina” Io sto bene qui, la mia casa è questa, la mia vita ed i miei amici sono qua”! Ami essere coccolata, lavata, profumata vezzeggiata, ami essere al centro dell’attenzione (riesci ancora a far conquiste maschili…) vuoi essere ingioiellata, chiedi il profumo ed il rossetto! Ma non sei più tu mamma? Gli anni che hai trascorso lontano dal lavoro, seduta comoda, riverita, dove paghi fior di quattrini per essere in questo “limbo” ti hanno cambiata esternamente, risulti essere la più simpatica di quei 25 ospiti circa che abitano con te! C’è sempre una festa a casa tua: festeggiate il Natale come si deve, l’Epifania che vi porta i dolcetti come si fa con i bambini buoni,il Carnevale e le infermiere si travestono per voi, viene sempre festeggiato il vostro compleanno con musica regali e balli con il coro del Paese! Festeggiate la Santa Pasqua, dove ogni anno ricevi da me e da G. un uovo di cioccolata, non mi ricordo bene se di dieci o dodici chilogrammi! Ti diverti a romperlo con un grosso pugno e a distribuirlo a tutti, amici, amiche, personale della cucina, medici, infermieri, il Parroco, i parenti! Ti vanti e ti pavoneggi perché sei tu quella che ha l’uovo più grande di tutti e tutti lo sanno, ed ogni anno a febbraio cominci a chiedere se abbiamo comperato l’Uovo! Riesci a pregare tu, dici interi Rosari per tutti noi, non ti stanchi di rivolgerti a Dio e alla Madonnina e chiedi salute e aiuti per tutti noi, che non sempre veniamo a trovarti spesso. Ma tu mamma,. ora ci scusi e dici che siamo impegnati con mariti, mogli, figli, nipoti e pronipoti, ci perdoni sempre e non condanni più, non giudichi e dici”Mi basta una vostra telefonata, non tribolate per venire fin quassù, telefonatemi e basta”. Sei diventata da un mese bis nonna, ma ancora non l’hai visto Alessandro. Penso che te lo porteranno presto. Intanto tu scandisci la tua giornata in modo meticoloso, preciso, sempre con gli stessi sicuri rituali e dici il Rosario. E sei f elice! Non ti ho mai visto felice, da dieci anni lo sei. Sgrani quelle 50 Ave Maria con fervore vero, non sei bigotta, ma credente fervente, spieghi a me e a te stessa quei 5 Misteri nei quali a volte, io stessa non credo più. Ti si chiede spesso il segreto della tua serenità, della tua bellissima pelle (dimostri 75 anni!), della tua longevità: vogliamo scoprire come hai fatto ad arrivare sino a qua. Tu, senza scomporti, dall’alto della tua poltrona regale, dritta di schiena ed impavida rispondi”questo è niente! Intendo arrivare sino a cento, quindi preparatevi a pagare ancora almeno nove anni di pensione Serenella!”. Io e G., in cuor nostro speriamo che gli anni siano 19, e che tu per una volta, ti sia sbagliata nei conteggi. Buona giornata mamma Bianca.



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