Il mare c'è ma non si vede a Ischiano Scalo, un paesino di quattro case accanto a una laguna piena di zanzare perso nella Maremma tra Lazio e Toscana. Qui vive Pietro, dodicenne timido e sognatore figlio di un pastore psicopatico, segretamente innamorato della sua coetanea Gloria. E qui torna, dopo anni di assenza, anche Graziano Biglia, logoro playboy di provincia che scopre qualcosa di molto simile all'amore con l'enigmatica professoressa Flora Palmieri... Con Ti prendo e ti porto via Niccolò Ammaniti conferma il suo grande talento letterario, regalandoci un lungo, avvincente romanzo che cattura gli aspetti di volta in volta più comici o grotteschi della realtà, un'epopea tenera e crudele sulla scoperta del mondo e su quella lunga ferita che è la giovinezza.
L'errore di un computer, l'incoscienza di pochi uomini e si scatena la fine del mondo. Il morbo sfuggito a un segretissimo laboratorio semina morte e terrore. Il novantanove per cento della popolazione della terra non sopravvive all'apocalittica epidemia e per i pochi scampati c'è una guerra ancora tutta da combattere, una lotta eterna e fatale tra chi ha deciso di seguire il Bene e appoggiarsi alle fragili spalle di Mother Abagail, la veggente ultracentenaria, e chi invece ha scelto di calcare le orme di Randall Flagg dal tremendo sorriso e dai poteri spaventosi, il Senza Volto, il Male, il Signore delle Tenebre.
Nel 1978 Stephen King ha pubblicato una prima versione di questo romanzo; dopo oltre dieci anni, l'autore lo presenta per la prima volta restituito alle forme e alla lunghezza originali, riscrivendo di fatto il romanzo per una nuova generazione di lettori e sviluppando a ruota libera la sua titanica impresa narrativa.
Sherman McCoy è un giovane finanziere: guadagna un milione di dollari all'anno e vive in un appartamento di quattordici stanze a Manhattan, nel cuore della "città dei bianchi", al riparo dai pericoli e dalle violenze della metropoli multirazziale. Una sera McCoy investe con l'auto un giovane negro del Bronx: la polizia, i giornalisti, i politici e i difensori civici gli sono subito addosso, trasformando l'uomo di successo, il superprivilegiato, nella vittima designata di un'intera città.
Attraverso la "parabola" di McCoy, Wolfe mette in scena un'infinita galleria di personaggi, esplora gli ambienti più disparati, in una grande "commedia umana" che è anche, per noi europei, una visione profetica del nostro futuro.
Chi è Q, il confidente di papi e inquisitori, lo spettro nero che sembra possedere la Verità? Ma, soprattutto, chi è il suo sfuggente antagonista, l'uomo dai mille volti, studente, monaco, mercante? Sullo sfondo dell'Europa del Cinquecento, dilaniata dalle guerre di religione e dalle rivolte dei contadini, si dipana la storia, lunga quarant'anni, di un uomo in lotta per la libertà e in fuga per la salvezza. Misteriosa opera narrativa dell'enigmatico Luther Blissett e vero e proprio caso letterario, Q è un affascinante viaggio nel tempo e nello spazio, dalle città tedesche in rivolta alla Roma dei cardinali, da Anversa fino alla lontana Istanbul, tra stampatori e prostitute, spie e banchieri, predicatori e capitani di ventura. Uno straordinario romanzo giallo, in cui l'impeccabile ricostruzione storica si affianca a un ritmo narrativo da grande thriller.
Con una vecchia fotografia in mano, uno studente ebreo americano, intraprende un viaggio in Ucraina alla ricerca di Augustine, la donna che (forse) cinquant'anni prima ha salvato suo nonno dai nazisti.
Ad accompagnarlo nella ricerca di Trachimbrod, villaggio a tutti sconosciuto, sono gli incaricati della locale agenzia "Viaggi Tradizione": Alex, l'interprete, un giovane ucraino che parla un inglese personalissimo e strampalato, suo nonno - affetto da una cecità psicosomatica ma sempre al volante della scassatissima auto - e una cagnetta puzzolente.
Il racconto esilarante, ma a tratti anche straziato, del loro improbabile viaggio, si alterna a una vera e propria saga ebraica, che ripercorre la storia favolosa di un villaggio ucraino del Settecento fino alla distruzione avvenuta a opera dei nazisti.
Un viaggio immaginoso aggrappato ai fili della memoria, fili impregnati di vita vera, storie d'amore, vicende tragiche o farsesche. Un racconto commovente e profondo, strepitosamente divertente; un modo tutto nuovo di rileggere il passato per illuminare il nostro presente.