Ancora, è primavera

Da Apolide

Questa metà di mondo
che ruota, inarrestato
nelle celesti sfere d’Infinito
conquista nuova Luce
e si risveglia, piano

La Natura
eleva un canto,
prima sommesso
poi sempre più presente
pennella, lieve
ogni campestre intorno
e ne fa tele
la cui bellezza incomparata
è cibo, all’anima

Lo senti?
Lo vedi?

Attorno ai campi
tutto si risveglia,
partecipa al brillare
del nostro Sole, che va
a donare vita in ogni angolo
di questo emisfero,
che adesso ha il turno,
di tornare a splendere
di donare, a chi lo abita
un lucente fremito di vita

Il nostro oscuro correre
verso non si sa dove
ce la nasconde, Primavera
la scorge solo chi si ferma,
l’avverte in un istante…

Dentro, risuonano, note del Creato

e agli occhi, bagliore di colori