Chiaro il problema linguistico, vi confermo che so benissimo che il nucleare è uno dei metodi più sicuri per produrre energia, che la consultazione oltre che essere probabilmente nulla per il fatto delle schede diverse dei voti dall'estero, è facilmente aggirabile qualunque sia il risultato, cosa che vale anche per i due referendum sull'acqua dei quali ho capito perfettamente la distinzione tra privatizzazione dell'acqua e dei servizi. Per quanto riguarda il quarto poi sono assolutamente conscio che tra un paio di mesi la legge sarebbe decaduta da sola. So anche che in Italia nessuno fara mai una centrale nucleare nella propria regione, nessun privato è interessato ad investire la valanga di soldi che servono per sistemare gli acquedotti e che scaduta una legge, chi, non volendo perdere il potere in seguito ad azioni che dal Ruanda alla Germania, provocherebbero immediate dimissioni, se ne farà subito un altra alla bisogna. Allora perché mi sono affrettato ad andare a votare?
Ma chiaramente per significare a quello a cui quel giornalaccio di Komunisti decerebrati e puzzoni, l'Economist mi pare si chiami, ha dedicato 14 pagine ed il titolo a tutta pagina: The man who screwed an entire country, usando tra l'altro un verbo poco consono ad un foglio economico, il sentiment della (spero) maggioranza degli italiani. Se non sarà così, me ne farò una ragione e significherà che ci sta bene, come sottolinea lo stesso giornale che grazie a questo personaggio "unfit to lead Italy" abbiamo avuto una crescita superiore solo ad Haiti e allo Zimbabue. Vi lascio quindi con un invito, non da parte mia che sarebbe presuntuoso, ma dell'ultimo video dei Nucleoni che mi sembra irresistibile, anche per l'interpretazione di Nunzio Caponio di cui mi onoro di essere amico.
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