Ancora ooparts: la lente di nimrud

Creato il 13 febbraio 2014 da Dariosumer


Se sfogliamo qualunque libro di storia, possiamo vedere che situano l'invenzione del telescopio nel 1608 ed a Galileo come il primo essere umano che scrutò il cielo con uno di questi apparati. Tuttavia, se facciamo caso alla teoria di uno scienziato italiano, questa data dovrebbe essere rivista e situarla un pochino più dietro. Esattamente2.500 anni più dietro, nell'antica Mesopotamia.

E tutto questo perché secondo questo scienziato, la lente di Nimrud, l'utensile ottico più antico che si conserva, era parte di un telescopio che gli Assiri usarono per osservare l'universo.
La lente di Nimrud è un pezzo di vetro di roccia, di 3.000 anni fa che fu trovato in Nimrud, ove viveva un antica popolazione Assira situata in quello che oggi è l'Iraq. La roccia in questione e' stata lavorata e levigata affinché potesse compiere le funzioni di una lente.
Giovanni Pettinato, laureato in Assiriologia docente presso l'Università di Roma "La Sapienza" , afferma che questa lente farebbe parte di un antico telescopio e che spiegherebbe le grandi conoscenze di astronomia che avevano gli assiri.
Per esempio, descrivevano Saturno come; "Un Dio circondato da un anello di serpenti." Bisogna ricordare che Galileo non arrivò a distinguere gli anelli di Saturno che lo descrisse come un curioso oggetto con due "lobi."
I detrattori della teoria dell'italiano affermano che la lente è molto rozza per fare queste osservazioni, ma Giovanni Pettinato spiega che questa lente sarebbe una di una serie posizionate in linea.
Forse poteva essere semplicemente una decorazione o perlina ; forse poteva servire come una specie di lente d'ingrandimento che gli artigiani Assiri, specialisti nel trascrivere i minuscoli testi su tavole di argilla, potessero realizzare meglio il loro lavoro.
Questo oggetto poteva servire anche come un aiuto per la vista, perché prove ottiche realizzate hanno comprovato che corregge leggermente l'astigmatismo e poteva essere usata perfino come un "accendino", poiché era possibile infiammare un oggetto per mezzo della sua concentrazione di raggi solari sulla lente. Quale fosse la sua funzione una cosa che sorprende è la sparizione di questa "tecnologia ottica" nei secoli posteriori.
Ci sono stati più ritrovamenti archeologici di questo tipo di oggetto e che viene menzionato nei testi romani che parlano, per esempio, di una pietra preziosa che soleva utilizzare Nerone per vedere meglio lo spettacolo dei gladiatori. Con la scoperta, in una grotta della Svezia, delle lenti di Visby,cuando l'ottica moderna comincio' a"girerà ad entrare" nell'umanità per non piu' abbandonarla.

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