Mancano poco più di quarantott'ore all'apertura delle buste e la 'febbre da Oscar' sale. E' inutile fare gli snob o i menefreghisti: chiunque sia appassionato di cinema non potrà non buttare lo sguardo a quello che succederà domenica prossima dentro il Kodak Theatre di Los Angeles. Perchè volente o nolente il cinema non può fare a meno di Hollywood, e gli Oscar sono la festa in cui Hollywood celebra se stessa: una ricorrenza pacchiana, pachidermica, kitsch, obsoleta quanto volete ma da sempre indicativa sulle mode e sulle tendenze cinematografiche del momento. Perchè non dimentichiamoci che gli Oscar sono i premi dell'industria, e quello che viene fuori dalla notte delle stelle è sempre un ideale 'termometro' per saggiare la capacità creativa e commerciale degli Studios. E quest'anno a maggior ragione le competizione è indicativa sullo stato di salute delle major, perchè si sfidano oltre che due film in lotta tra di loro, due modi diametralmente opposti di fare cinema, che suscitano negli spettatori interessi e reazioni diversi.
Ma vediamo dunque, nel dettaglio, chi saranno i protagonisti dell'Oscar 2010. Cimentandomi, come sempre, nel giochino dei pronostici e delle candidature che mi diverte tantissimo (sì... ognuno si diverte come può).
Vediamole dunque:
MIGLIOR FILM
VINCERA': IL DISCORSO DEL REIL MIO PREFERITO: THE SOCIAL NETWORK
MIGLIOR REGIA
Qui nessuno può togliere il premio a David Fincher. Altrimenti mi arrabbio! The Social Network è un film solido, magistrale, impeccabile, geniale. Ci sono virtuosismi di macchina e certe trovate stilistiche che non hanno paragoni col patinatissimo film di Tom Hooper (al solito, l'altro antagonista) che punta decisamente sulla parte attoriale che non sulla 'costruzione' delle scene. Qualsiasi altro risultato sarebbe un furto bello e buono. Con buona pace dei Fratelli Coen (già ampiamente premiati in passato), David Aronofsky e David O. Russell. Vedremo.
VINCERA': DAVID FINCHERIL MIO PREFERITO: DAVID FINCHER
MIGLIOR ATTORE
Il vincitore è già scritto: Colin Firth, dopo aver sfiorato la statuetta l'anno scorso con A single man di Tom Ford, è praticamente già sicuro del premio. Gli allibratori neanche accettano più scommesse su di lui. E tutto sommato questo premio ci va bene: sia perchè è un giusto riconoscimento alla carriera del bravo attore britannico, sia perchè effettivamente la sua performance ne Il discorso del re è 'maestosa' (scusate il gioco di parole). Oltretutto in un anno dove, stranamente, non c'è una gran concorrenza: poco più che 'ornamentali' le candidature di James Franco, del 'solito' Javier Bardem, del giovane Jesse Eisenberg e del sempre più gigione Jeff Bridges, vincitore 'uscente'.
VINCERA': COLIN FIRTHIL MIO PREFERITO: COLIN FIRTH
MIGLIORE ATTRICE
VINCERA': NATALIE PORTMANLA MIA PREFERITA: NATALIE PORTMAN
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Come sempre, grande incertezza. Christian Bale è uno dei miei attori preferiti: l'ho amato in The Prestige e ne Il cavaliere oscuro, e ora con The fighter potrebbe arrivare alla statuetta. Ma se Il discorso del re dovesse fare man bassa di premi (come temo), ecco che Geoffrey Rush gioverebbe sicuramente dell'effetto-domino. intendiamoci: sarebbe un degnissimo vincitore. Già premiato dall'Oscar con Shine, è perfetto anche nel ruolo del fidato logopedista di Re Giorgio, dove tiene benissimo testa al 'predestinato' Colin Firth (vedi sopra).
VINCERA': GEOFFREY RUSHIL MIO PREFERITO: CHRISTIAN BALE
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
VINCERA': HAILEE STEINFELDLA MIA PREFERITA: HAILEE STEINFELD
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
La sceneggiatura è la categoria dove, di solito, vengono premiate le idee più originali e 'coraggiose' dell'anno, e dove i giurati dell'Academy (spesso con la coda di paglia) si rifugiano per assegnare un contentino a quelle opere che 'dovrebbero' essere premiate ma che sono spesso 'politicamente scorrette' oppure troppo distanti dai canoni hollywoodiani per aspirare al traguardo del miglior film. Un premio, insomma, spesso assegnato all'insegna del 'vorrei ma non posso', e che in passato ha avuto illustrissimi vincitori.
VINCERA': IL DISCORSO DEL RE
IL MIO PREFERITO: INCEPTION
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Qui non c'è proprio gara. E se anche le cose dovessero andare male per The Social Network, è francamente impossibile che la sceneggiatura di Aaron Sorkin non venga premiata: il punto di forza del film di David Fincher è proprio lo script, fatto di dialoghi velocissimi, snervanti, cinici, incredibilmente efficaci. Un lavoro straordinario che sarà ricordato ai posteri come un vero manuale di sceneggiatura, e che non potrà temere confronti dai pur buoni adattamenti de Il Grinta, Toy Story 3, 127 ore e Un gelido inverno.
IL MIO PREFERITO: THE SOCIAL NETWORK
VINCERA': THE SOCIAL NETWORK
LE ALTRE CATEGORIE
Poco da dire sulle altre candidature: l'incertezza regna sovrana sul miglior film straniero, sempre foriero di sorprese: il favorito parrebbe essere Biutiful di Inarritu, con Javier Bardem, ma anche Suzanne Bier col suo Un mondo migliore ha buone chances, e si dice un gran bene anche de La donna che canta, visto a Venezia. Per il resto, facile prevedere la vittoria di Toy Story 3 tra i cartoni e quella del 'maestro' Roger Deakins per la fotografia de Il Grinta, mentre sinceramente non faccio previsioni per le categorie tecniche e per le musiche, sempre moltro particolari. Poche speranze infine per l'unica candidatura italiana: i costumi di Antonella Cannarozzi per Io sono l'amore hanno poche possibilità di stravolgere il pronostico che vede favorita la 'leggendaria' Colleen Atwood (già vincitrice di due Oscar) con Alice in Wonderland.