Tempo fa avevo parlato di un libro "Plagiata" di Claudia V.
Aveva 21 anni. Era bella, timida, amichevole, docile e molto, troppo ingenua. Al punto da scambiare un abile manipolatore per un santo, annullando la propria vita per diventare sua schiava. Oggi è una donna scontrosa deformata dalle medicine contro l’Hiv, con una forte nostalgia per il corpo di un tempo e la sicurezza di non fare più l’amore con nessuno.
Ecco le conseguenze dei dieci anni di orge e donazioni obbligate (fino a un ammontare di 100 milioni di lire) subite da Claudia V., autrice di “Plagiata”, diario fresco di stampa per la casa editrice Mondadori. “Diversi squarci di vita realmente vissuta”, raccontati per liberarsi attraverso la scrittura dal dolore patito e “per offrire una presa di coscienza alle vittime e ai loro cari perché prendano il coraggio per denunciare”.
Presentata da un amico appassionato di esoterismo al mago Demos, che durante il primo incontro finge di essere posseduto da Dio (“il Padre”), Claudia, debole psicologicamente per i problemi di salute della madre, cade immediatamente in una trappola dalla quale uscirà solo dieci anni dopo.
“Demos sembrava in preda a una vera e propria possessione spiritica. Una sorta di sdoppiamento della sua identità”, scrive in merito al primo incontro con il manipolatore. “La sua voce era cavernosa, lo sguardo assente e al contempo acuto. Il suo linguaggio era solenne, a tratti arcaico, sembrava proferire parabole lette dai Vangeli. Da quel momento in poi, nei momenti di possessione spiritica, Demos doveva essere chiamato il corpo, io ero la pecorella smarrita e il corpo mi avrebbe aiutato a salvarmi mentre lui, il Padre, l’entità che mi stava parlando, sarebbe intervenuto nei momenti di bisogno”.
Demos diventa così in breve tempo il suo unico confidente e tronca ogni suo slancio e ogni sua nuova amicizia. “A 21 anni avevo una cotta per Leo e ne avevo parlato a Demos. Ma non poteva accettare che io rimanessi affezionata a quel ragazzo, così pensò bene di convincermi che Leo mi stava colpendo con una fattura. Mi spiegava dei concetti in modo caotico appositamente per crearmi confusione. E funzionava”. Con la scusa di compiere strani rituali, chiamati da Demos "le opere", il mago inizia ad abusare sessualmente di Claudia, a costringerla ad acquistare biancheria intima “preferibilmente in raso, tessuto lucido e scivoloso al tatto”, a prestarsi a posare per film e foto pornografiche (utilizzate dal manipolatore per organizzare gli incontri con altre coppie all’insaputa dell’ignara vittima) e a lasciare somme di denaro di entità variabile per acquistare i materiali per fare i iriti. “La cifra più alta da pagare in un’unica soluzione è stata di 9 milioni di lire per un viaggio in Brasile allo scopo di acquistare una radice rarissima”, racconta Claudia. Che in tutto ciò prima rimane incinta e abortisce, poi si infetta di Hiv.
Infine, grazie all'aiuto delle persone più vicine, riesce a svegliarsi dal suo incubo e a denunciare il suo oppressore.
Ora, a quattro anni dalla sua denuncia, il processo è iniziato. Demos è stato in regime di carcerazione preventiva per sei mesi durante lo svolgimento delle indagini e ora è libero, in attesa della sentenza. “E la giustizia presto o tardi lo raggiungerà”. Almeno, Claudia ci crede “fermamente”.
Un intervista di Ermanno Pasolini per Claudia l'autrice del libro.
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Claudia, come e quando e' iniziata tutta la vicenda?
E' tutto cominciato nel 1991 quando a 20 anni mi sono trovata con mia madre ammalata senza una possibile via d'uscita. Quando ci sono gravi problemi in casa e' facile diventare preda di avvoltoi, che senza scrupoli si approfittano di un periodo di vulnerabilita' psicologica provocata dalla sofferenza".
L'incontro con il mago come e' avvenuto?
Una persona mi disse che probabilmente questo mago mi avrebbe aiutata. Mi sono fidata di lui e sono andata. Di li' e' iniziata la mia tragica storia durata una decina d'anni e fatta di sudditanza psicologica e fisica, tormento, terrore, angoscia e sfruttamento economico di un centinaio di milioni. Mi aveva allontanato dalla famiglia e dagli amici, facendoli passare tutti per nemici, diventando lui al centro della mia vita, facendosi credere la via per la mia salvezza. Poi l'intervento di mio cognato che, avendo capito che ero succube di questa persona, E' stato decisivo per portare Demos allo scoperto. Quando il mago ha sentito il fiato grosso sul collo, ha cominciato a mollare la presa su di me. Di li' l' iniziata, anche se molto lentamente, a gradi, la mia rinascita.
Come e' nata l'idea del libro?
Cinque anni fa, subito dopo avere denunciato il mago alla polizia. Nello scrivere ho trovato il mio modo per liberarmi di tutte quelle cattive radici profonde che aveva inculcato dentro di me. Scrivere e' stato il mio modo di liberarmi di quell'orribile macigno e ritrovare allo stesso tempo me stessa.
E l'incontro con la Mondadori per la pubblicazione del libro?
Due anni fa mandai alla Mondadori la copia del mio manoscritto. Dopo dodici mesi mi dissero che sarebbe stato pubblicato e poco tempo fa' finalmente uscito.
L'ha scritto tutto da sola?
Si. Sono convinta che una storia del genere possa essere scritta solo da chi purtroppo l'ha vissuta direttamente in prima persona.
Il titolo del romanzo, Plagiata, come e' nato?
In accordo con la Mondadori, perche' in una sola parola si ha l'idea di quale e' stata la mia condizione per dieci lunghi anni.
Cosa significa essere plagiati?
Mente, anima e vita in mano a un'altra persona. Quando si e' nel pieno del vortice del plagio, da soli non se ne puo' uscire. Ci vogliono attenzione e aiuto degli altri. E in un certo senso sono poi stata fortunata perche' mio cognato ha capito che da quel tunnel non ne sarei uscita da sola e di conseguenza ha agito.
Chi e' oggi, Claudia?
E' una donna che ha ricominciato a vivere, che ha ritrovato la sua famiglia, che ha incontrato nuovi amici. Per un periodo non ho creduto piu' di potere avere un amore tutto mio. La Claudia nuova e' quella che non si vuole porre limiti alla vita. Dieci anni di prigione senza sbarre mi hanno fatto capire ora quanto e' importante la liberta'.
Programmi per l'estate?
Voglio portare avanti il messaggio che ho cercato di dare con il libro: il plagio e il condizionamento mentale sono questioni serissime, esistono, ma se ne parla poco e vengono considerate in modo troppo superficiale. Cosi' chi si ritrova a essere vittima di manipolatori e ciarlatani puo' avere uno strumento in piu' per riconoscere il pericolo in cui sta per cadere. Il libro non l'ho scritto solo per me, ma anche per gli altri. E' un libro che nella sua tragicita' puo' aprire gli occhi a tante persone".
Scrivere altri libri?
Lo faro', perche' scrivendo ho trovato un mio modo di dire quello che ho dentro.
Un bis di Plagiataa?
No. Ho pensato pero' che potrei anche raccontare il periodo dei cinque anni dalla denuncia a oggi dopo che si e' concluso il processo di primo grado con la condanna di Demos a 15 anni di carcere. Un mio sogno sarebbe, invece, scrivere favole per bambini, frutto della mia fantasia
Le debolezze fanno parte di ogniuno di noi, c'e' una linea di confine che delimita la libera scelta e l'imposizione ad uno stile di vita alienante che porta l'individuo a cambiare la propria esistenza.Diffido da tutti quei gruppi che allontanano dalla famiglia ovvero "le sette".Ho letto un passo del testo sul Reiki.Un credo che si era spacciato come una terapia per l'AIDS.O di un caso processualoe di un giovane morto perche' convinto che l'insulina che assumeva quotidianamente era inutile.
Solo il reiki l'avrebbe salvato e' lui e' morto.
Questa vita e' un dono e non dobbiamo permettere a nessuno ad imporci verita' assolute.