Ancora sulla boda

Da Astonvilla

Un un amica cubana ha scritto sul blog che se tornasse indietro al matrimonio preferirebbe la convivenza perche' vivir en un monte no es facil.
Sono parecchie le cubane che ci seguono,probabilmente stufe di leggere sui forum gente que habla mierda del oro paese ma che immancabilmente non manca di trascinare il culone gordo laggiu' appena riesce a mettere via 4 centavos,
Qua' si parla di Cuba,di quella che e',di com'e' magari in modo un po' ruvido ma non mi potete dire che cio' che scrivo non sia la realta' dei fatti.
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Il problema,tornando alla nostra amica, e' che le leggi dei 2 paesi impediscono questa opzione,perche' a meno che le cose non cambino,per uscire da Cuba ci vuole,nella stragrande maggioranza dei casi,un invito e per stare tranquilli qua' il matrimonio resta l'opzione principale.
Ora,io non mi permetto di mettere il naso in cose che non conosco,non so se esiste nel suo caso una correlazione fra la convivenza piuttosto che il matrimonio e il vivere in un monte,so solo che il 90% dei matrimoni fra italiani e cubane,e viceversa, e' perlomeno affrettato.
Quasi sempre si sposa una perfetta sconosciuta,i 3 mesi di invito non servono a nulla,perche' se lei vuole nascondere la basura sotto il tappeto in un tempo cosi' breve non ha problemi a farlo.
Resto dell'idea che la conoscenza con la fanciulla va fatta a Cuba,devi passare del tempo la',conoscerla nel suo ambiente,vedere come si muove e come si comporta e anche lei puo' capire bene con chi ha a che fare e poi scegliere,eventualmente,se puo aguantare la situazione o no.
Capisco pero' che pochi possono permettersi mesi e mesi a Cuba e allora si prova...si spera...ci si affida la sorte sposando una di cui si sa poco o nulla,puo' andare bene come e' capitato al buon Modenese o al Tuccio,a Enmanuel a Giumiro e ad altri ma puo',e quasi sempre va a finire cosi',anche andare male e poi le conseguenze sono quelle che conosciamo