Ancora titoli

Da Flavialtomonte

Ho ritrovato il titolo e l’autrice di un libro che mi era piaciuto: Oggi come allora, di Diane Keaton (approfondimenti alla mia ricerca) che si stringerà molto presto tra i libri sulla mensola. Ho scoperto anche nuovi blog di autori che non sapevo scrivessero anche online oltre che sulla carta, quali Profduepuntozero (Alessandro D’avenia, autore del libro d’esordio Bianca come il latte, rossa come il sangue) e Paulocoelhoblog (Paulo Coelho, autore dell’ultimo libro Aleph) ma resto fedele a Il mestiere di scrivere di Luisa Carrada che dedica l’ultimo post a La grande festa di Dacia Maraini (uno dei libri che aspetto impazientemente) e scopro del padre, Fosco, che fu l’orientalista italiano più famoso al mondo, autore di Case, amori, universi, figlio della scrittrice polacca Yoï Crosse, ma conosciuto anche per i numerosi lavori fotografici in Tibet e in Giappone per cui pubblicò Giappone. Mandala. Sarebbe inutile andare avanti con la biografia se non per dire che la passione per la scrittura si tramanda da madre in figlio e da padre in figlia, una trasmissione a incrocio, una passione a senso unico come quella per la poesia. Leggendo Gnosi delle fànfole di Fosco intravedo un pezzo di Dacia della quale avevo letto qualche versetto qua e là, ma mai un suo libro.
Leggendo l’articolo di Luisa Carrada infatti mi sono preparata alla lettura: malinconie, amori, viaggi africani, obitori, compagni, rimpianti e rancori, morte. Yuki, Maria Callas, Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Giuseppe Moretti, fanno tutti parte de La grande festa, di Dacia Maraini.


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