And the Oscar goes to…Birdman

Creato il 23 febbraio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

Serata all’insegna della sobrietà e della compostezza quella che si è appena conclusa. Neil Patrick Harris conduce in modo simpatico e spigliato (coinvolgendo Octavia Spencer seduta tra il pubblico per l’intera serata), ma non fa realmente nulla per innalzare la temperatura. Difatti l’attore comico ha pensato bene di condurre la serata sullo stile di Billy Crystal, costruendo gag “cinematografiche”(esilarante l’omaggio a Birdman) e preferendo il canto e il ballo all’atteso monologo iniziale. Insomma nulla di eccezionale, ma consono al contesto dell’evento, che ha sfornato discorsi sul palco dedicati alla SLA, ai paesi d’origine (soprattutto il Messico), all’uguaglianza femminile e ai familiari.

Vincitore assoluto, perché si porta a casa 4 statuette di un elevato peso specifico (film, regia, sceneggiatura originale e fotografia), è Birdman, ma non sfigurano assolutamente Grand Budapest Hotel e Whiplash. Diversamente rimangono, parzialmente, a bocca asciutta Boyhood (che raccoglie le briciole grazie a Patricia Arquette) e American Sniper, che si deve accontentare dell’Oscar per il montaggio sonoro.

Detto ciò ecco a voi il riassunto dei premiati:

– Miglior film: Birdman 
– Miglior regia: Alejandro Gonzalez Inarritu per Birdman 
– Miglior attore protagonista: Eddie Redmayne per La teoria del tutto
– Miglior attrice protagonista: Julianne Moore per Still Alice 
– Miglior attore non protagonista: J.K. Simmons per Whiplash
– Miglior attrice non protagonista: Patricia Arquette per Boyhood
– Migliore sceneggiatura originale: Alejandro Gonzalez Inarritu, Nicolas Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo per Birdman
Migliore sceneggiatura non originale: Graham Moore per The Imitation Game
– Miglior film straniero: Ida (Polonia)
– Miglior film d’animazione: Big Hero 6
– Miglior fotografia: Emmanuel Lubezki per Birdman 
– Miglior montaggio: Tom Cross per Whiplash
– Miglior scenografia: Adam Stockhausen per Grand Budapest Hotel
– Miglior colonna sonora originale: Alexandre Desplat per Grand Budapest Hotel 
– Miglior canzone: “Glory” per Selma 
– Migliori effetti speciali: Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fischer per Interstellar
– Miglior sonoro: Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley per Whiplash
– Miglior montaggio sonoro: Alan Robert Murray e Bub Asman per American Sniper
– Migliori costumi: Milena Canonero per Grand Budapest Hotel 
– Miglior trucco e parrucco: Frances Hannon e Mark Coulier per Grand Budapest Hotel
– Miglior documentario: Citizenfour di Laura Poitras
– Miglior cortometraggio documentario: Crisis Hotline: Veteran press 1 di Ellen Goosenberg Kent
– Miglior cortometraggio: The Phone Call di Mat Kirby
– Miglior cortometraggio d’animazione: Feast di Patrick Osborne


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