Vincitore assoluto, perché si porta a casa 4 statuette di un elevato peso specifico (film, regia, sceneggiatura originale e fotografia), è Birdman, ma non sfigurano assolutamente Grand Budapest Hotel e Whiplash. Diversamente rimangono, parzialmente, a bocca asciutta Boyhood (che raccoglie le briciole grazie a Patricia Arquette) e American Sniper, che si deve accontentare dell’Oscar per il montaggio sonoro.
Detto ciò ecco a voi il riassunto dei premiati:
– Miglior film: Birdman
– Miglior regia: Alejandro Gonzalez Inarritu per Birdman
– Miglior attore protagonista: Eddie Redmayne per La teoria del tutto
– Miglior attrice protagonista: Julianne Moore per Still Alice
– Miglior attore non protagonista: J.K. Simmons per Whiplash
– Miglior attrice non protagonista: Patricia Arquette per Boyhood
– Migliore sceneggiatura originale: Alejandro Gonzalez Inarritu, Nicolas Giacobone, Alexander Dinelaris e Armando Bo per Birdman
Migliore sceneggiatura non originale: Graham Moore per The Imitation Game
– Miglior film straniero: Ida (Polonia)
– Miglior film d’animazione: Big Hero 6
– Miglior fotografia: Emmanuel Lubezki per Birdman
– Miglior montaggio: Tom Cross per Whiplash
– Miglior scenografia: Adam Stockhausen per Grand Budapest Hotel
– Miglior colonna sonora originale: Alexandre Desplat per Grand Budapest Hotel
– Miglior canzone: “Glory” per Selma
– Migliori effetti speciali: Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fischer per Interstellar
– Miglior sonoro: Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley per Whiplash
– Miglior montaggio sonoro: Alan Robert Murray e Bub Asman per American Sniper
– Migliori costumi: Milena Canonero per Grand Budapest Hotel
– Miglior trucco e parrucco: Frances Hannon e Mark Coulier per Grand Budapest Hotel
– Miglior documentario: Citizenfour di Laura Poitras
– Miglior cortometraggio documentario: Crisis Hotline: Veteran press 1 di Ellen Goosenberg Kent
– Miglior cortometraggio: The Phone Call di Mat Kirby
– Miglior cortometraggio d’animazione: Feast di Patrick Osborne