Si può affermare, dunque, che la verità sia al di là del mio pensare e, pertanto, non suscettibile di comprensione.
I limiti taciti alla mia biologia, di fatto, impediscono di osservare oltre se stessi e la propria natura... qualsiasi cosa tentassimo di fare per avvicinarsi a una qualche verità, questa non potrà essere altro che un'illusione, poichè la stessa idea di cercare una qualche verità è, di fatto, cognizione e pertanto prodotto della mente.
Il cervello è la "macchina da presa biologica" e le caratteristiche che la contraddistinguono, non possono che decidere il processo e la funzione, nonché ciò che decido di dover filmare... poichè qualsiasi cosa io pensi non potrà far altro che seguire il copione tacito alla mia biologia... si può argomentare solo e solo nel proprio virtualismo biologico!
Mazzani Maurizio