Andiam..andiam... andiamo a lavorar...

Creato il 24 luglio 2011 da Near_miss
Lavorare in Australia. A Melbourne. Un sogno di tanti. Una necessitàmistosogno per noi che a quasi 10 mesi dall'arrivo iniziamo finalmente a farci un'idea di come funziona la vita in Australia. E beh, d'altrone i primi 6 mesi sono trascorsi facendo nulla se non risparmiare e rincorrere il visto!
La novità che questo luglio ha portato è stato un nuovo lavoro per me. Più che un job, la manna dal cielo. E cosa farò mai di tanto fantastico? Le pulizie di appartamenti nuovi, finiti o in fase di conclusione, da consegnare ai futuri inquilini! All'inizio ho pensato: accidenti, ho tanto studiato per laurearmi, ho fatto esperienze di qua ed esperienze di là e ora? pulizie? Riassumiamo:- lavoro dal lun al ven, dalle 7 alle 15.30 con due pause da mezz'ora e un lunedì ogni 2 settimane sono a casa (retribuita). - Se ci sono straordinari da fare vengono pagati da 1volta e mezza a 2 volte tanto. (Scommetto che in Italia a più di qualcuno fra di voi è stato chiesto, come a me, di farli gratis perchè così si dimostra la propria buona volontà... no comment) - Durante le pause ci si può servire di thè, caffè, latte, zucchero, messi a disposizione dalla ditta gratuitamente.- Si esce alle 15.30 quindi si inizia a mettere via le proprie cose alle 15.15 (!). Idem per le pause: si esce 5min prima perchè è il tempo che ci metti ad arrivare nella lunch room. Assurdo, vero?- Paga settimanale,decisamente non equiparabile a nessun lavoro simile in Italia. Anzi, molto probabilmente guadagno più del mio ex capo (trattasi del responsabile commerciale di un'azienda) in Italia. - Mi viene pagato un tot al giorno per coprire le spese di trasporto per andare al lavoro (anche se abiti a 2 passi). In Italia, nemmeno l'ombra di un buono pasto. Ed avevo un lavoro considerato 'buono'. Quando mi sono licenziata mi hanno preso per scema in tanti. E per gli standard italiani decisamente ero un pò scema, non lo nego..- Se qualcuno mi dice di fare una cosa che potrebbe essere rischiosa per la mia salute, non solo ho il diritto, ma il dovere di rifiutarmi di farla. La sicurezza prima di tutto
E non dovrei fare le pulizie? Che poi è un lavoro onestissimo, sia chiaro, sempre meglio che fare un lavoro dove ti ritrovi a mettere da parte le tue opinioni di carattere morale e prenotare il pullman per portare i clienti a prostitute su ordine del capo.............
Ed è così che ho iniziato anche questa nuova avventura. Ai vantaggi si aggiungono anche una notevole attività fisica che mi solleva dalla costante paranoia di dovermi iscrivere in palestra e un contratto a tempo indeterminato. Certo, qua se non c'è lavoro non si fanno il minimo problema a mandare a casa le persone, anche perchè sanno che troveranno lavoro da un'altra parte ed il mercato è comunque molto flessibile, però se sei bravo fanno il possibile per tenerti e questa è una bella cosa. E poi le mie colleghe sono serbe e così imparo pure la loro lingua:-) 

Certo, ci sono lavori e lavori anche qui. Alcuni sono più tutelati di altri a seconda anche dei sindacati che se ne occupano, poi ci sono padroni e padroni, non si può fare di tutta un'erba un fascio dovunque uno vada.Però da noi è molto difficile trovare un lavoro del genere, anzi è difficile trovare un lavoro punto e basta... 
Le mie passioni? Continuerò a coltivarle. Molto probabilmente non farò le pulizie a vita (o forse sì, chi può dirlo?), come non farei forse nessun lavoro per una vita intera, ma questa è una questione caratteriale. Non ho 'terra ferma' come si dice dalle mie parti... Ma in questo momento questo lavoro mi permette di sognarmi il futuro e vederlo concretizzarsi giorno dopo giorno. Mi dà anche le possibilità economiche di frequentare dei corsi di mio interesse se lo voglio, e qui c'è solo che l'imbarazzo della scelta essendo Melbourne una città veramente grande.
La osservavo dal 36° piano del grattacielo dove lavoro, vedevo la baia, il mare... e pensavo a quante persone sono giunte fin qui, con poco o niente se non un sogno in tasca e a quanto questo Paese abbia dato loro. Non siamo molto diversi dagli emigranti di 50 anni fa... le condizioni sono migliorate, ma gli obiettivi sono gli stessi.Non possiamo che ringraziare l'Australia!
Comunque noi italiani, o 'Wogs' come siamo chiamati qui, siamo visti come persone che sanno darsi da fare, ricche di inventiva e infaticabili: abbiamo costruito così tanto negli anni in questa terra e nel mondo! Non abbiamo solo ricevuto, abbiamo anche dato tanto ai Paesi che ci hanno accolto. E gli italiani occupano spesso posizioni di tutto rispetto, come nel grattacielo in cui lavoro, dove sia il proprietario che il capo costruttore sono italiani.
Insomma... PROUD TO BE WOG! :-))


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