«La Rai è un bene comune nel nostro Paese, che noi tutti amiamo e rispettiamo», ha aggiunto Zappia, spiegando di voler «prendere in prestito le parole del dg Rai Gubitosi, quando in un recente intervento ha richiamato l'esigenza di recuperare imparzialità».
«Il Consiglio di Stato ha ribadito che anche adesso la Rai deve rispettare i principi di non discriminazione e di salvaguardia della parità di condizioni concorrenziali nel mercato televisivo: Rai non può dunque porre in essere condotte che siano in totale spregio delle garanzie di parità di opportunità di trattamento tra le varie piattaforme distributive e che si risolvano quindi in una discriminazione tra le stesse».
«Pertanto - ha proseguito - l'arbitraria scelta di Rai di avvalersi a partire da agosto 2009 di TivùSat quale unica piattaforma distributiva utilizzata per la diffusione integrale della programmazione Rai sul satellite ha violato e continua tuttora a violare questi obblighi, comportando una palese discriminazione e una perdurante distorsione del mercato televisivo, a danno di tutti i telespettatori muniti di decoder Sky e ciò senza che nessuno sia intervenuto per far rispettare gli obblighi di servizio pubblico».
«Gli abbonati Sky sono uguali a tutti gli altri cittadini. È chiaro che debbono pagare il canone come tutti gli altri. Quello che ci aspettiamo è che vengano trattati come gli altri anche quando si ipotizza di ottenere le liste dei nostri abbonati», ha proseguito riferendosi alle indiscrezioni sulla volontà della Rai di ottenere le liste degli utenti Sky per rafforzare la lotta all'evasione del canone.
«Rispondendo alla domanda se abbiamo ricevuto direttamente questa richiesta - ha detto ancora Zappia - devo precisare che le ultime dichiarazioni le abbiamo lette sui giornali e abbiamo risposto in maniera chiara e netta con un no. È vero che in passato ci sono stati alcuni pour parler». Zappia ha anche ricordato che «l'anno scorso Sky ha ospitato gli spot sul canone, non abbiamo detto no alla richiesta della Rai».
Criptaggi Rai / Sky | Video interventi Andrea Zappia e Luca Balestrieri
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