Togliamoci subito dalle palle la questione più idiota. Android è Linux. Diffidate da chi vi dice altrimenti, prima di tutto perché dice il falso, e poi perché vi porta a discutere su una questione inesistente, sostanzialmente rubandovi del tempo che nessuno vi restituirà mai più. Visto che io ci sono cascato all’epoca, vi risparmio la pena e argomento con alcune precisazioni. Android è basato sul kernel Linux: come potete vedere nella schermata qui a fianco, sul mio Nexus One gira Android 2.3.3 Gingerbread, basato su kernel Linux 2.6.35-e-rotti.
Ovviamente dire che Android è Linux non significa che Android è Ubuntu o Fedora o SUSE ecc… A parte il kernel Linux, tutto il grosso delle API per le applicazioni è fornito da Dalvik, una versione modificata di Java creata da Google. Così come non ci sogneremmo di installare Tux Racer su un orologio Linux o qualsiasi dispositivo Linux embedded, le applicazioni scritte per GNU/X11/GTK|Qt/Linux non girano su Android e viceversa, that simple.
In realtà la questione è vissuta male da chi tira in ballo politica, religione e lo stravagante timore che Google si appropri di Linux in qualche modo, se ci pensate sono un po’ le stesse strane paranoie spesso sollevate riguardo a Ubuntu… Ora, se c’è un dibattito in cui non voglio minimamente mettere piede è quello religioso/politico, a me basta sapere che il codice sorgente di Android è aperto e regolarmente rilasciato ad ogni nuova versione e che tale codice, basato sul kernel Linux, pilota il mio smartphone e quello di un numero sempre crescente di utenti, che possono avere un’alternativa aperta ad iOS e altri sistemi proprietari.
Fonte: http://pollycoke.org/2011/03/15/android-visto-da-un-pinguino-curioso/