Google calca la mano su due aspetti fondamentali nella sua prossima incarnazione del sistema operativo più diffuso sul pianeta: Android M arriva ad agosto, e lo fa con un minor consumo di RAM e di batteria.
Alla fine è proprio come avevamo già detto qualche anno fa: quelli là di Cupertino e questi qui di Montain View convergeranno. Gli approcci sono stati diametralmente opposti, da un lato il rigore ideologico e dall’altro la libertà totale, ma alla fine entrambi avranno bisogno di dare più libertà ai propri utenti e di disciplinare le applicazioni a fare un buon uso dell’hardware.
Se di RAM e batteria si era già parlato in occasione dell’uscita di Lollipop, di concreto alla fine c’era stato ben poco.
Android è avido di RAM, c’è poco da discutere. Basti solo pensare all’aumento che c’è stato negli ultimi anni di quantità di memoria installata a bordo degli smartphone persino di fascia medio-bassa.
Ovviamente è dovuto in parte alle attività in background e Google pare abbia deciso di metterci mano seriamente, sopratutto quando lo schermo è spento o il telefono bloccato.
Se da un lato limitare le operazioni in background consuma meno RAM, dall’altro ne giova anche la batteria, soprattutto quando le attività in questione riguardano il posizionamento. E questo pare essere l’altro aspetto che dovrebbe migliorare la vita di ogni utente di Android.
Quando uscirà?
Dai rumor pare sia in uscita ad agosto, molto presto quindi. Se proprio non riuscite ad aspettare, ci sarà comunque una preview, esattamente come fu fatto l’anno scorso con Lollipop.
Il tutto verrà ovviamente confermato o smentito al Google I/O. Android M, o per meglio dire Macadamia Nut Cookie, cercherà quindi di proseguire l’opera di razionalizzazione e riordino iniziata con Lollipop.
Coerenza nello stile grafico, più rigore nell’interfaccia delle applicazioni e ora più disciplina nell’uso di risorse e di batteria.
Certo il problema vero sarà, come sempre, non tanto l’uscita ufficiale, ma il porting che i produttori di smartphone dovranno fare sui propri terminali e se le voci su iOS 9 parlano di un sistema ottimizzato persino per iPhone 4s e iPad 2 (dispositivi di quasi 5 anni fa), sappiamo che nel mondo Android è molto facile che il proprio smartphone non veda mai l’ultima versione di sistema operativo, anche se molto recente.
Speriamo che Google riesca a cambiare anche questo atteggiamento e che Android M, magari proprio grazie a questo presunto minor consumo di RAM, conosca una rapida e diffusa adozione.