I paesi in via di sviluppo sono un mercato molto proficuo per chi sviluppa sistemi operativi mobile.
Essendo anche loro interessati alla tecnologia, la richiesta di smartphone, tablet e simili a prezzi ragionevoli (che si traducono in molto bassi) e adatti alle loro tasche sta diventando sempre più grande, sino ad attirare l’ attenzione di tutti i nomi famosi della tecnologia che, attualmente, stanno progettando un’ intera gamma di Device concepita appositamente per questi mercati.
Tra gli esempi più famosi possiamo considerare Mozilla, con il sistema Firefox os, oppure RIM Blackberry, che è riuscita a guadagnare qualcosa grazie alle vendite del settimo sistema operativo e, ultimamente, anche grazie ai BB10 low cost, Microsoft, con i nuovi produttori secondari che hanno abbracciato la causa di Windows Phone e Nokia con alcuni suoi Symbian e S40.
In queste ore si è unita al gruppo anche Google, che tramite il suo I/O 2014 ha annunciato lo sviluppo di un progetto incentrato totalmente sulla produzione di device adatti a questo mercato: Android One.
L’ idea che sta alla base di Android One si basa sullo sviluppo di Device di fascia molto bassa, con all’ interno una versione del sistema Android simile a quella che troviamo installata sui Google Nexus, quindi che IN TEORIA verrà aggiornata direttamente da Google stessa.
Proprio come sta facendo Mozilla, con il suo Firefox Os, che si può trovare a prezzi veramente stracciati, l’ obiettivo di questa mossa è quella di concepire dei Device con un prezzo inferiore ai 100$, ma facendo in modo che la qualità complessiva non venga compromessa a favore del risparmio “castrante” che siamo abituati a vedere, sul nostro mercato, su alcuni prodotti (Vodafone, non sentirti toccata) che pur di inseguire il risparmio assoluto rimuovono funzioni essenziali come la vibrazione o i LED di notifica.
I Device del progetto Android One, infatti, debutteranno sul mercato con una dotazione hardware simile a quella dei prodotti low cost presenti qui da noi, come i vari modelli di LG, Samsung e il Motorola Moto E, con il plus del Dual Sim, sempre molto richiesto in questo mercato.
Se il progetto andrà a buon fine, si assisterà alla nascita di un’ effettivo Google Nexus da 100$, che non solo aiuterà la diffusione di Android “in grazia” su questo particolare mercato, ma a dirla tutta permetterà a Google di controllare meglio il commercio del sistema, attualmente rappresentato solo da aziende low cost (perlopiù cinesi, come ZTE ) che si fanno il loro firmware personalizzato.
Non si conoscono altre informazioni sul progetto, anche se alcuni rumors parlano di una collaborazione con Mediatek per lo sviluppo di un processore apposito, ma non occorrerà aspettare a lungo per poter vedere i primi Device Beta in azione.