Android presto disponibile per il settore IoT

Creato il 22 maggio 2015 da Paolo Dolci @androidblogit

Il nome in codice "Brillo" probabilmente non vi dirà molto ma nel prossimo futuro diventerà un nome molto chiacchierato. Esso infatti è il nome in codice per indicare il progetto su cui Google sta lavorando per portare il sistema operativo Android anche nel settore IoT (Internet of Things - Internet delle cose).

Se analizziamo le attuali versioni di Android, possiamo notare come tutte sono accomunate da una caratteristica minima: la memoria RAM. AttualmenteAttualmente, infatti, nessuna versione di Android supporta dispositivi con meno di 512 MB di memoria RAM. Il progetto "Brillo" invece vuole superare questo limite, facendo scendere la quantità minima di RAM fino a 32 MB.

In effetti, il settore IoT comprenderà dispositivi che non avranno bisogno di una grande potenza per funzionare. Ricordiamo che per IoT si intende ( Wikipedia):

L'Internet delle cose è vista come una possibile evoluzione dell'uso della Rete. Gli oggetti si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su se stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri.

In pratica, ogni oggetto della nostra vita quotidiana sarà connesso alla rete per inviare e ricevere dati, al fine di comunicare con gli altri oggetti ed avere quindi un miglior funzionamento.

Per quanto riguarda il progetto Brillo, le aspettative sono veramente molto elevate, in quanto Android è già il sistema operativo più diffuso al mondo e, se tutto andrà secondo i piani, verrà consolidata ulteriormente questa posizione. Sicuramente se ne parlerà al prossimo Google I/O 2015.


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