Android Wear: l’evanescenza fatta smartwatch

Creato il 28 giugno 2014 da Egosistema

Sono mesi che se ne parla. Esattamente dal MWC 2014 quando Samsung presentò la seconda serie di Gear.

Inizialmente ridicolizzata, poi ignorata e successivamente centro dell’attenzione, la scena smartwatch nasce anni fa ma diventa realtà ed interesse solo dopo Febbraio 2014. E di fronte a stime di 19 milioni di smartwatches vendibili nel 2014  Google non poteva restare fuori dai giochi.. Eh no!

Quindi, squilli di tromba: al Google I/O verrà presentato Android Wear.

Android Wear è una versione di Android ottimizzata per schermi piccoli (sotto i 2 pollici al momento) che fissa l’obiettivo di cercar di dare una sensazione di una uniformità e usabilità riconducibile a Google Now.

Ed è intorno a Google Now che ruota l’interazione device-utente nel SCP di Android Wear. Puoi chiedere quello che vuoi all’orologio e lui ti risponderà sul meteo, orari degli aerei, tempi di spostamento per andare al prossimo appuntamento, e mezzo pubblico consigliato, il tutto usando il noto sistema a schede di Google Now.

Inoltre potremmo ricevere notifiche e rispondere a messaggi, hangouts e mail usando i comandi vocali.

Tutto molto interessante, ma che non tiene in considerazione due parti importanti per noi italiani:

  • Ok Google non esiste ancora in italiano.
  • Google Now fornisce meno del 30 %  delle informazioni che propone in Usa o altre parti del mondo.

Inoltre, i comandi vocali per esperienza personale (pensa li utilizzo dal 2011… Pensa) sono comodi, ma spesso poco utilizzabili, perché se siete in macchina si, aiutano tanto, ma bisogna avere una linea dati decente e veloce.

Ma questo non è imputabile a Google.

Ma oltre le notifiche e l’interazione con Google Now avrà altre funzioni questo Android Wear? Certo, qui trovate il link alla pagina ufficiale Android Wear, dove potete vedere tutte cose che si potevano già fare senza passare per Google Now, anche se forse ora sono fatto meglio?

Sono già disponibili Gmail, Google search, Maps e Hangout e prossimamente altre app appositamente studiate.

Secondo me però un difetto c’è e riguarda la durata della batteria inficiata dall’always on.

In pratica, facendo l’esempio dei Gear lo stesso orologio con la stessa batteria consuma 3 volte il corrispettivo Tizen. Ebbene sì: un orologio intelligente che non telefona, non fa foto, non fa niente di speciale, ha una vita di 24-30 ore (sia Samsung Gear Live che Lg G watch di cui trovate le specifiche ai link). Quindi, meno di quanto faceva il Galaxy Gear con Android 4.2 e vivavoce (circa 36-40 ore), e molto meno dello stesso orologio con Tizen.

Io ci faccio circa 60 ore in bluetooth con 1,5 ore di telefonate al giorno, di cui metà in vivavoce e 6 giorni scollegato dal telefono usandolo come orologio, calendario, calcolatrice, fotocamera e collegandolo 3-4 volte al giorno per aggiornarlo e sincronizzarlo…

Ed in questo Android Wear diventa effimero ed evanescente. Fare sullo stesso dispositivo, con la stessa batteria e meno funzioni, peggio delle versioni precedenti è assurdo..

Tutto questo per dire: Ok Google…

PS: a proposito.. ho detto una castroneria più su.. Ho detto uniformità. Google e uniformità non vanno a braccetto: sono stati presentati 3 orologi, 2 quadrati ed uno tondo, tutti con risoluzione diversa… Almeno alla presentazione uniformate le specifiche…


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