Anékdota: la notte del Grand Condé

Creato il 13 aprile 2011 da Natale Zappalà

Si racconta che la notte prima dell'epica battaglia di Rocroi (19 Maggio 1643), uno dei più celebri scontri della Guerra dei Trent'anni – che per altro, segnò la fine dell'imbattibilità delle fanterie spagnole, i temibili tercios, il comandante delle truppe francesi, Luigi II di Borbone, Duca d'Enghien e poi Principe di Condé, anziché vegliare nella sua tenda in preda all'ansia per l'imminente carneficina, dormì sommessamente per tutta la notte. Riposò così placidamente che, il mattino seguente, il suo attendente dovette andare appositamente a svegliarlo; le truppe si erano già schierate e si attendeva soltanto il suo ordine per iniziare la battaglia. Il Grand Condé, del resto, nel corso della giornata precedente, aveva dato ai suoi luogotenenti tutte le indicazioni tattiche del caso ed era straordinariamente tranquillo.La morale dell'aneddoto, tramandato anche ne I Promessi Sposi di Manzoni, è che l'unico modo per mantenere la calma in vista di un appuntamento importante – un esame o un colloquio di lavoro per esempio – è quello di prepararsi al meglio, in modo di affrontare qualsivoglia sfida nelle migliori condizioni psicologiche possibili, limitando al massimo il ruolo del caso.