Anello di Bordaglia e Passo Giramondo

Creato il 06 luglio 2014 da Luca De Ronch @Luca_De_Ronch


Itinerario fantastico che abbiamo già percorso. Di qua ci son passato la prima volta durante la meravigliosa Traversata Carnica. Molti tratti sono invariati, mi sembra di essere tornato indietro nel tempo. Nulla è cambiato, i silenzi dei  boschi, il vento che soffia sui prati di alta quota, i panorami che si aprono sulle valli, le creste dei monti che si specchiano sulle dolci acque dei laghetti montani. Un tempo che non passa, è la montagna che lo impone, come impone un passo lento, necessario per apprezzare tutte le note di una magnifica sinfonia. 
Ci vuole pazienza e passo dopo passo il sentiero, lungo da percorrere, riuscirà a conquistare chiunque.  E’ successo anche stavolta, anche se per un lungo tratto, una strana sensazione non ben definita mi tormenta, una specie di nervoso non molto chiaro mi infastidisce. Forse il tempo che minaccia pioggia, forse l’incertezza e la voglia di aggiungere una cima non ancora definita al già lungo itinerario, magari altri problemi, fatto sta che la salita lungo la stretta di Fleons, avvolti nel bosco umido in genere ovattato, è disturbata dal frastuono impetuoso dell’acqua che scende nella stretta gola. Mentre Marisa sale, già in sintonia con l’ambiente, io non riesco a rilassarmi, la pista forestale che porta alla sorgente di Fleons è piena di resti di slavine e schianti del bosco che rendono il paesaggio un po’ disturbato. Superata la sorgente, un piccolo guado ci separa dalla prosecuzione del sentiero che sale a Casera Sissanis di sotto, dove, programmata una prima sosta, spero di rimettere a posto i cassetti della mente e finalmente lasciarmi andare all’ascolto della natura e della sua musica. 







Il cielo nerissimo sopra il gruppo del Monte Avanza, sui monti di Fleons e su tutta l’alta valle omonima, la cima del Navagiust che da un po’ miravo come meta, avvolta dalle nuvole, e la splendida val Sissanis, violentata dai resti dell’inverno, non mi mettono di buon umore, non riesco ad apprezzare la giornata, adesso inizia anche a piovere. 



La valle Sissanis è uno dei posti più belli delle Alpi Carniche, il rododendro in fiore, il volo di una farfalla, i mille rigagnoli creati dalla neve sciolta, impreziositi dalla calta palustre, qua e là genziane e camedri e così, salendo, superiamo grandi massi di terra e neve, siamo, sono fuori dal tratto imbruttito, la nostra meta non è più la cima del Navagiust, la nostra direzione è l’azzurro del cielo sopra Quota Pascoli.  La vista del laghetto Pera con la Creta di Bordaglia riflessa nelle sue acque, le bianche rocce dei monti di Volaia e finalmente tutto ritorna normale, la mente viaggia creativa . Ce biel puest ! 












Dietro le nostre spalle la cima del Navagiust e un cielo nero grigio. Davanti a noi l’azzurro e la tranquillità di verdi saliscendi verso Passo Giramondo che meglio di così non poteva chiamarsi. Senza rimpianti, non ci voltiamo indietro, avanti, si scende verso il laghetto. Lasciamo a destra il sentiero che porta a Casera Bordaglia di sopra, passiamo accanto al laghetto e poi tra l’insellatura di Quota Pascoli e la Creta di Bordaglia da cui scende il ripido ghiaione che precede l’ultimo tratto prima del Passo. Sotto di noi il laghetto di Bordaglia. 









Una valletta verde precede il Passo Giramondo la nostra meta. Da lì si può proseguire, in discesa verso l’anfiteatro dell’ Obere Wolayer Alpe, con i suoi pascoli, con i suoi macereti da cui sorgono i ghiaioni che sembrano sorreggere l’interminabile anfiteatro roccioso dei Monti di Volaia. Ci fermeremo al Passo oggi. Tra le rocciose creste del BiegenKopfe e la Kreuzleit Hohe, o meglio Punta di Giramondo, salendo sui dolci prati che sovrastano il passo, facciamo sosta, riparandoci un po’ dal vento, quel tanto che basta da poter godere delle prime viste sul Rauchofel e sulla parete Nord del Coglians. Montagne spettacolari, anche piene di ricordi di guerra, arricchite oggi da un bel cielo azzurro con nuvole bianche degne della fantasia del miglior direttore d’orchestra.  E il temporale che avevo in testa  è spazzato via, dal vento che ora ci fa compagnia.  






Una puntatina verso il Passo della Valle dell’Inferno ci regala una bella compagnia di marmotte intente a giocare tra loro. Siamo sottovento, non si accorgono di noi per un po’, consentendoci di avvicinarci abbastanza. Si guardano, sembrano darsi pugni tra loro, mostrano simpaticamente i denti. Poi ci vedono. Con le marmotte ho adottato un metodo che spesso funziona.  Siccome loro fanno la guardia , avvisando il gruppo di ogni movimento con dei fischi,  finchè stai fermo, anche loro stanno ferme e vigili, se ti muovi fischiano e fuggono.  Così arrivati abbastanza vicino, grazie al vento, stiamo immobili e loro anche. Riesco a fare delle foto interessanti , poi ci salutiamo 







Percorsa la verde valletta, e raggiunta un’altra insellatura, il sentiero passa a fianco dell’acclive ghiaione, lo seguiamo per un po’, per poi tagliare lungo il pendio verso il sottostante Lago di Bordaglia, incastonato come una gemma di valore, in una verde conca pascoliva. E’ pomeriggio avanzato e il lago, generalmente frequentato è ora deserto, ci siamo solo io e Marisa, ultimi escursionisti di giornata. La sosta lunga ha un gusto rilassante, sembra di stare in una piccola oasi.






A malincuore riprendiamo il sentiero, raggiungiamo Casera Bordaglia di sopra in stato di abbandono. Due Muli fanno la guardi a poche capre !!! di mucche al pascolo neanche l’ombra.




Scendendo alla Casera Bordaglia di sotto, si passa accanto alla Fontana dell’Alpino, poi perdendo quota ripidamente lungo un costone erboso, a strette svolte, spesso rovinate dallo scorrere di piccoli rivoli, si esce nei prati.  Un ultimo sguardo in su verso il Monti Volaia e Ombladet, come a fissare una prossima meta e non ci resta che seguire la pista forestale, magari tagliando qua e là nel bosco.




Ormai  le acque dei Rio Bordaglia, anche quando incontrano quelle di Fleons, non fanno più rumore, sono solo musica .

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Speciale ESTATE 2015 al Popilia Country Resort

    Sino al 30 settembre 2015 il Popilia Country Resort di Pizzo/Maierato (Vibo Valentia), moderna e raffinata struttura a 4 stelle incastonata in un meraviglioso... Leggere il seguito

    Il 19 giugno 2015 da   Viaggiarenews
    VIAGGI
  • Le più belle terrasses di Parigi

    Una delle più belle terrasse di Parigi L’estate si avvicina a grandi passi e con l’arrivo delle belle giornate le terrasses assolate dei bistrot si riempiono... Leggere il seguito

    Il 17 giugno 2015 da   Italianiaparigi
    ITALIANI NEL MONDO, VIAGGI
  • Salerno: itinerario medioevale

    Castello ArechiQuesto primo itinerario alla scoperta dei tesori storici, architettonici, artistici e monumentali della città si fa convenzionalmente partire... Leggere il seguito

    Il 11 maggio 2015 da   Giuseppe Capone
    CONSIGLI UTILI, FAI DA TE, VIAGGI
  • Sull’Alpe di Siusi con i cavalieri medioevali

    La tradizionale Cavalcata Oswald von Wolkenstein quest’anno si terrà dal 29 al 31 maggio. L’evento, un viaggio nel medioevo altoatesino, omaggio ad uno dei... Leggere il seguito

    Il 04 maggio 2015 da   Viaggiarenews
    VIAGGI
  • Area Camper Ai Delfini

    Ad Orbetello, in un’oasi naturale estesa sotto una pineta di vari ettari sorge quest’area di sosta denominata Ai Delfini. Nell’ombra di una pineta antica, si... Leggere il seguito

    Il 27 aprile 2015 da   Catia D'Antoni
    DIARIO PERSONALE, VIAGGI
  • Isole Galapagos: dove la natura regna sovrana

    Dolce far niente… L’Ecuador è il penultimo paese del Sud America per estensione, eppure presenta una varietà straordinaria: si passa dalla foresta amazzonica... Leggere il seguito

    Il 23 aprile 2015 da   Giorgiagarino
    VIAGGI