6) Commissione di un’opera lirica contemporanea: la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari potrebbe mettere in scena un’opera in prima rappresentazione assoluta dando una doppia commissione: al compositore e al librettista indicando loro la tematica o il testo letterario da cui trarre il soggetto. La commissione si preoccuperà di indicare gli organici a seconda delle capacità economiche predefinite;
h)sviluppare una spinta comunicazione on line e sistema avanzato di gestione digitale;
i) riportare le entrate di biglietteria almeno ai migliori livelli del passato attraverso un aumento della produttività ponendosi quale obiettivo le 120/140 “alzate di sipario” principali;
l)adozione di date fisse (la ritualità si afferma solo attraverso la ripetitività di date, programmi e luoghi): da sempre il TEATRO è RITO; m) immediata presentazione al M.I.B.A.C. della richiesta incremento del finanziamento annuale in ragione della normativa vigente.
COLLABORAZIONI ARTISTICHE E PRODUTTIVE
Il Sovrintendente propone una “squadra artistica” di sua fiducia individuata per competenze e valutata per raggiungimento di risultati e remunerata solo ed esclusivamente in base alle prestazioni artistico/professionali (Direzioni di opere liriche e/o di concerti e regie) realizzate in sede e fuori sede a favore della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari: a)Direttore Musicale (figura fondamentale per la crescita tecnica e artistica delle masse, nonché per la credibilità professionale riconosciuta a livello internazionale: caratteristica indispensabile per affacciarsi al mondo della riproduzione dello spettacolo dal vivo). b)Primo Direttore ospite (figura che deve avere una portata più mediatica ma meno determinante sul piano della programmazione artistica). c)Regista principale ospite (figura nuova rispetto al panorama italiano ma che ci allinea alle grandi realtà europee; il connubio musica immagine non può passare in modo didascalico, ma deve acquistare una rilevanza determinante all’interno dello spettacolo lirico. In quest’ottica sarà fondamentale la figura del regista quale interlocutore privilegiato del Direttore musicale: solo in questo modo potremo affermare coerentemente il marchio della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari).
d)Maestro del Coro. Per quanto riguarda, invece, le figure del Direttore Artistico e del Direttore Amministrativo ritengo che debbano essere fatte apposite valutazioni solo in un secondo momento, in primo luogo per non aggravare il bilancio del Teatro di costi aggiuntivi e poi arrivare all’individuazione di figure produttive e corrispondenti ad esigenze reali per il funzionamento del Teatro. Per la realizzazione del progetto artistico approvato dal Consiglio d’Amministrazione ci dovrebbe poter avvalere di una organizzazione aziendale così suddivisa:
DIVISIONE PIANIFICAZIONE, PROGETTI, PRODUZIONE E SVILUPPO DIVISIONE GIURIDICA E DEL PERSONALE DIVISIONE ECONOMICA DIVISIONE TECNICA
5) Ufficio stampa, pubbliche relazioni, stampa, editoria, mediateca, archivio storico. Il servizio biglietteria potrebbe trovare collegamenti e terminali con le strutture turistiche della Sardegna in modo tale da poter proporre pacchetti pre-costituiti od anche personalizzati per qualsiasi tipo di turismo in armonia con gli appuntamenti musicali e spettacolari del Teatro. Ad esempio un dialogo continuo dovrebbe potersi instaurare con la Costa Crociere e con le linee aeree presenti in Sardegna (Alitalia e Meridiana) per la pubblicizzazione, eventuale sponsorizzazione, ma certamente commercializzazione armonica dei rispettivi prodotti anche attraverso la produzione di eventi dedicati a pubblico riservato presente a Cagliari o in Sardegna per questioni professionali diverse e varie. Si dovrebbe riuscire a far considerare che la permanenza in Sardegna non può prescindere dalla partecipazione ad una produzione del Teatro Lirico di Cagliari perché ad esempio ” Shardana” con musiche di Porrino (testo musicale sconosciuto) è il biglietto da visita che solo qui si può ascoltare ai massimi livelli d’esecuzione ed anche perché il prodotto musicale costruito dalla fondazione sarda è sinonimo di qualità e connotato da marchio personalizzato e non sovrapponibile a quello presente in nessun altra realtà produttiva (a titolo di esempio le produzioni scaligere anche se affidate a direttori, registi o interpreti diversi sempre risultano riconoscibili!).
PIANO OPERATIVO - Alcuni indirizzi e scelte strategiche come sopra esposto per la costituzione di un ‘Polo culturale musicale e teatrale” per la città di Cagliari e la Regione Sardegna, richiedono decisioni politiche a livello comunale, regionale, di Enti/strutture coinvolti e del M.I.B.A.C, pertanto non è possibile per ora presentare o proporre una pianificazione economica esatta sulle conseguenze di una ottimizzazione delle risorse umane tra i diversi soggetti operatori teatrali dell’intero settore. Si evidenza però: che l’organico dell’Orchestra del Teatro Lirico abbisogna frequentemente di professori d’orchestra in aggiunta al suo organico stabile che conta circa 72 elementi; che l’organico del Coro del Teatro Lirico abbisogna (quando affronta determinato repertorio) di elementi aggiunti al suo organico stabile che conta circa 62 elementi; che il personale amministrativo e tecnico potrebbe essere chiamato anche a svolgere attività per progetti esterni alla struttura principale del Teatro; che la gestione coordinata in forma centralizzata delle attività dirigenziali ed amministrative eviterebbe sprechi e sovrapposizioni garantendo inoltre una migliore circuitazione delle produzione in Sardegna e sull’intero territorio nazionale; 5) che un maggior numero di repliche di ogni singola produzione in sede e fuori sede abbatterebbe il costo unitario della recita ed anche il costo dello spettacolo teatrale in rapporto agli utenti paganti (costo contatto) e che un maggior numero di prodotti da “immettere sul mercato” rende possibili azioni per coinvolgere un numero di utenti/spettatori superiore; Qualora queste ipotesi/proposte artistico/produttive ed economico/gestionali dovessero trovare considerazione e condivisione, il conto economico e lo stato patrimoniale, nonché la declinazione artistica ed organizzativa dettagliati sarebbero predisposti nell’arco del primo trimestre/quadrimestre del 2014 per poi trovare attuazione nell’arco dell’annualità considerata e messa a regime nel triennio 2014/’15/’/16.
PROGETTO ARTISTICO TRIENNALE
Tema dominante della proposta triennale attorno al quale potrebbe svilupparsi il progetto artistico triennale del rilancio della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari per riacquisire un ruolo ed il posto che merita all’interno del panorama nazionale ed internazionale potrebbe essere: “l’evoluzione dell’OPERA LIRICA ITALIANA dall i “estraniazione del personaggio” tipica delle partiture rossiniane, attraverso i capisaldi del belcanto di Donizetti e Bellini, per giungere al naturalismo, decadentismo, crepuscolarismo e verismo scenico in Puccini Mascagni Leoncavallo, Catalani e Zandonai passando obbligatoriamente dal maggior compositore italiano -Giuseppe Verdi – che nell’arco di ben oltre 60 anni ha assorbito e ridefinito i canoni della composizione del melodramma ottocentesco.” A completare il cartellone delle proposte artistiche fanno il loro ingresso alcuni capolavori riconosciuti e riconoscibili per la loro fama e il loro valore musicale e teatrale, quali “Don Giovanni”, “Carmen”, etc. La ragione per la quale è stato inserito il “Tabarro”sta nel fatto che in detta partitura si può ascoltare il solo monologo di “teatro quale impegno civile” riscontrabile nell’intera vita artistica di Eduardo De Filippo di cui nel 2014 ricorrono i trent’anni della morte. Qualora un regista del calibro di Nanni Moretti accettasse di mettere in scena l’accoppiata proposta con “Cavalleria Rusticana” risultano inutili le spiegazioni e le attenzioni mediatiche prodotte in ordine all’evento teatrale cagliaritano. Sul versante del teatro musicale contemporaneo, in relazione al bicentenario dalla morte del ripudiato, nonché geniale precursore della filosofia nichilista il “divin marchese”, è in prospettiva la realizzazione dell’opera “La passion selon Sade” di Sylvano Bussotti, rappresentata per la prima volta a Palermo nel 1965, accostandola ad una nuova composizione tratta dal repertorio di De Sade. La stagione sinfonico-concertistica sarà, inoltre, incentrata soprattutto su quei compositori di “rottura” che hanno, nel rispetto della tradizione, saputo stravolgere con sapiente originalità il cammino della storia della Musica, tracciando nuovi percorsi stilistici ed estetici. Su tutti emerge la figura di Beethoven del quale verranno eseguiti annualmente sinfonie e concerti, nonché di W.A. Mozart, caposaldo del classicismo. Sarà, inoltre, dato spazio alla sterminata produzione romantica, tra cui non mancheranno Schumann e Brahms puntando la lente sulla cosiddetta “musica a programma” con, ad esempio le esecuzioni della “Sinfonia Faust” e della “Sinfonia Dante” di Franz Liszt che si caratterizzano anche per il pregevole uso del coro, e il Romeo et Juliette di Berlioz.
Di Debussy e Ravel saranno rappresentati celebri brani orchestrali (Prélude à l’aprèsmidi d’un faune, La Valse) affiancandoli con altri meno battuti (Printemps nella versione corale, Concerto per la mano sinistra, etc.); di Cajkovskij (Romeo et Juliette) e Rachmaninov i celebri ed amati dal grande pubblico concerti portando acclamati solisti. Oltre al dovuto omaggio a Richard Strauss (Macbeth, Don Juan, Metamorphosen e Burlesque) si prevedono due programmazioni dedicate ai due “estremisti” della musica russa, Alexander Scriabin e Dmitrij Sostakovic: Prometeo (Il poema del fuoco), Hamlet Slitte, il Concerto in fa minore, il Poema dell’estasi del primo e la Sinfonia terza “Primo Maggio” (finale corale) dedicata alla primavera ed ai lavoratori, Due favole di Krilov per mezzosoprano ed orchestra ed il Secondo Concerto per violoncello e orchestra. Un capitolo particolare desidererei riservarlo all’esperienza fatta dal Maestro Gustavo DUDAMEL, vale a dire colui che alla guida dell’Orchestra giovanile sudamericana del Venezuela, sta girando il mondo illustrando l’esempio-guida per la realizzazione di progetti analoghi ripetibili anche fuori dalle favelas. Recentemente l’Orchestra giovanile da lui diretta si è esibita a Salisburgo fra indescrivibili consensi di pubblico e di critica. Forte di quasi 10 anni di durissimo lavoro ed impegno costanti, il Maestro Dudamel si potrebbe rendere disponibile ad avviare anche al di fuori dai confini venezuelani analogo percorso adattando, ovviamente, il piano didattico e di recupero, alla realtà interessata.