Il libro? Ah già! Il libro... Al sottoscritto è toccato in sorte "Il Demone di Dio", opera prima (e finora unica) dello statunitense Wayne Barlowe. Tutt'altro che un novellino, Barlowe è noto soprattutto per la sua carriera come illustratore, avendo realizzato centinaia di copertine per altettanti best-sellers di matrice fantasy o sci-fi (beh, forse non proprio tutti best-sellers), oltre ad alcuni volumi propri quali, giusto per citarne uno, la Barlowe's Guide to Extraterrestrials. Ma è nel cinema che Barlowe può vantare le sue collaborazioni più riuscite: c'è il suo zampino in Avatar, in John Carter, in Hellboy e almeno in un paio di film dell'odioso maghetto "made by Rowling".
Ma qual è l'argomento de "Il Demone di Dio"? E' la narrazione della cacciata di Lucifero dal Paradiso, la storia dell'arrivo degli angeli ribelli, tramutati in demoni, nell’oscuro regno che sarà conosciuto con il temuto nome di Inferno. Nel buio eterno, tra paesaggi di spoglia roccia e fiamme inestinguibili, dove riecheggiano le strazianti urla di dolore delle anime dei dannati, incontriamo Sargatanas, signore di Adamantinarx, e con lui affrontiamo un lungo viaggio verso e oltre i confini del Regno.Sargatanas non è un personaggio inventato da Barlowe. Assolutamente no. Sargatanas è citato nella tradizione ebraica, cristiana e islamica, come uno dei luogotenenti di Satana, incaricato di investigare sull'effettiva propensione al Male di coloro che richiedono l'intervento del Diavolo. Può rendersi invisibile, trasportarsi in volo da un punto all'altro, aprire le serrature, farci vedere quanto succede nelle case altrui, insegnarci tutte le astuzie. Il suo aspetto è quello di un mostro spaventoso nel quale alberga ogni bruttura immaginabile. Sebbene i demoni siano presentato diversamente ne "Il demone di Dio", è evidente come Barlowe abbia dedicato diverso tempo ed energia allo studio delle gerarchie infernali. Oddio, non è stato certo Barlowe ad aver per primo descritto l'Inferno in un libro ma, almeno per quanto ho letto finora, non se la sta cavando per niente male.