oggi vorrei proporvi la storia di una saga spesso bistrattata dalla critica e considerata un “polpettone” rosa di serie B. Sto parlando dei celebri romanzi che hanno per protagonista Angelica la Marchesa degli Angeli, scritti da Anne e Serge Golon. Siamo davvero sicuri che questi libri siano alla stregua di fotoromanzi senza valore? Chi e perché dice questo? Come è nata Angelica e qual è la vera indole di questo personaggio? I film tratti dai romanzi sono fedeli ai libri oppure “sviliscono” la natura complessa di un’eroina letteraria molto attuale?
La trama
Angelica si ritrova, dunque, nella splendida, fastosa, ipocrita e inquietante corte di Versailles. Torna a galla anche l’antico complotto ordito contro il re, mentre l’eroina deve fare i conti con rivali agguerritissime, come la Marchesa di Montespan, e veri e propri attentati ai suoi danni, sullo sfondo delle messe nere e dell’oscuro evento passato alla storia come “l’Affare dei Veleni”. Ciò che la nostra eroina non può sapere è che Goffredo non è morto tra le fiamme: è ancora vivo e il suo cuore le appartiene forse più di prima. Quando lo scopre, piena di gioia, la Marchesa degli Angeli parte coraggiosamente alla sua ricerca e per lui affronta insidie, la schiavitù, viaggia per mari e Paesi sconosciuti, diventa addirittura la concubina del Principe dei Credenti in Marocco, affrontando i pericoli di una vita piena di avventure. Quando, finalmente, ritrova suo marito, divenuto un temibile pirata, le peripezie per Angelica non sono ancora finite anzi, sono appena iniziate…
La storia e i personaggi
Nell’edizione originale francese la saga di Angelica è composta da 13 romanzi, pubblicati dal 1956 da Anne e Serge Golon. In Italia venne pubblicata in edizione Garzanti Vallardi e si dipana per ben 15 romanzi. Negli anni Novanta la casa editrice Tea Due ripropose l’intersa serie, che avrebbe dovuto comporsi di circa 20 tomi, ma non riuscì a completare la pubblicazione a causa di problemi legati ai diritti d’autore (per approfondimenti si veda il prossimo paragrafo).
Gli autori hanno dimostrato grande bravura anche nel tratteggiare il famoso Affare dei Veleni, un losco giro di messe nere, sacrifici di neonati e veleni letali in cui sembra fosse invischiata anche la favorita del re, Madame de Montespan. Sono meticolosamente curati i dettagli, dai vestiti dei personaggi, agli arredi di Versailles, dagli interni delle case parigine alle campagne del Poitou. Inoltre, grande importanza è stata data alla geografia: non poteva essere altrimenti, visto che Angelica è una viaggiatrice (per necessità) e comunque la storia e la geografia sono due scienze complementari. Di notevole rilievo sono le descrizioni del mercato degli schiavi e delle trattative per la compravendita di esseri umani, ma anche la vita dei pirati e la dura esistenza per mare. Ci sono, poi, due parti della storia che rendono perfettamente il talento e l’impegno degli autori nella ricostruzione storica e geografica: la prima riguarda il Marocco, Meknes in particolare, con la vivida descrizione dell’harem e delle sue regole di vita. Lo stesso personaggio del sultano, Mulay Ismail Principe dei Credenti, è reso con un realismo e con una accuratezza tali che a tratti sembra quasi che gli autori lo abbiano incontrato veramente.
Lo sfondo storico-geografico è il palcoscenico su cui si muovono i personaggi. Menzionarli tutti in questo speciale è impossibile, perché sono tantissimi, ma possiamo concentrarci su due in particolare: Angelica e Goffredo.
Entrambi sono personaggi di fantasia, ma si trovano ad interagire con personaggi storici, come il re Sole, per esempio. Angelica subisce una profonda evoluzione nel corso del romanzo. La bellezza e l’intelligenza che la contraddistinguono diventano, con l’esperienza, sempre più brillanti. La cosa che colpisce di questo personaggio è il suo assoluto realismo e il suo carattere attuale: Angelica è una donna forte, che affronta sfide più grandi di lei. Non è una avventuriera nel senso negativo del termine, ma una donna innamorata che cerca il suo amore e non si rassegna a perderlo. E’ capace di grandi sacrifici, anche concedere il proprio corpo ad un estraneo se questo può salvare lei e i suoi cari, ma non prova piacere nel farlo. Non è una prostituta e non è una donna frivola. Ama la bellezza, ma non è la cosa più importante per lei. Accetta il marchio del giglio sulla spalla, il taglio dei capelli, le frustate. Accetta tutto per necessità e costrizione e da questi eventi trae la sua forza per andare avanti a testa alta. Dove altri sarebbero caduti lei trova il coraggio di rialzarsi. E’ un personaggio vivo, intenso e attuale perché vive la vita, la affronta pur avendo momenti di scoraggiamento. Non è una supereroina, non ha super poteri: è una donna profondamente umana che trae la sua linfa vitale da ciò che le accade e la trasforma, di volta in volta, rendendola sempre più libera e determinata, insofferente a certe regole e capace di ragionare con la propria testa.
Goffredo di Peyrac non è da meno: uomo dolce, raffinato ed erudito. La sua bellezza è interiore, mentre quella di Angelica è ben evidenziata dai suoi tratti fisici. Il conte è un uomo intelligente e di buon senso. I suoi discorsi alchemici e filosofici ne sono la prova. Goffredo è un genio ed è aperto al progresso. E’ il prototipo dell’uomo post-rinascimentale inviso alla Chiesa per la sua libertà di pensiero e il suo realismo frutto della ragione. E’ l’intellettuale che si oppone all’oscurantismo medievale che nel Seicento ha intensificato la caccia alle streghe poiché sentiva il suo potere vacillare sempre di più.
Angelica si innamora non dell’aspetto fisico del suo Goffredo, ma del suo intelletto, della sua bontà, del senso di protezione e sicurezza che lui sa ispirarle. Questo amore non è certo meno profondo di uno che si basa anche sull’esteriorità. Al contrario: è più profondo e ha come risultato il superamento, da parte di Angelica, della visione apparente, non proprio felice, di suo marito e la porta ad un totale appagamento, anche fisico. Il loro amore evolve con la storia, diventando un legame inscindibile. Insomma, Goffredo e Angelica sono due anime gemelle e hanno avuto la fortuna di trovarsi. Per loro restare separati vuol dire “sopravvivere”, vivere una non-vita e per questo si cercano a dispetto del tempo e delle distanze.
Gli autori, i film, i diritti
Gli autori della saga sono i coniugi Anne e Serge Golon, pseudonimi di Simone Changeux (1921) e Vsevolod Sergeïvich Goloubinoff (1903-1972). I due si conobbero in Congo, si sposarono e nel 1972 si trasferirono in Canada, dove Serge morì poco dopo.
Anne Golon, figlia di uno
Purtroppo la casa editrice Hachette, che pubblicò la saga, nonostante l’enorme successo di pubblico non versò agli autori i diritti legali. Ne seguì un’aspra e lunga battaglia legale che, recentemente, ha visto Anne vittoriosa. Attualmente l’autrice sta cercando un nuovo editore a cui affidare la riscrittura ed il seguito della sua storia, il cui termine ufficiale era originariamente rappresentato dal romanzo “La Vittoria di Angelica”. Sembrava che un piccolo passo avanti fosse stato compiuto con la recentissima ripubblicazione della saga da parte della casa editrice l’Archipel. Purtroppo, però, le uscite sono state interrotte e ancora oggi non si sa quale sarà il destino di Angelica.
Inoltre ci furono screzi, ormai risolti, anche tra la Mercier e Robert Hossein, l’indimenticabile interprete del conte di Peyrac.Hossein, qualche anno fa, ha portato in teatro una trasposizione della saga di Angelica, ma è stato duramente criticato per aver voluto per forza reinterpretare il conte pur non avendone più l’età. Per quanto riguarda la qualità dei film la critica si è spaccata in due: alcuni li considerano dei buoni prodotti cinematografici, altri, invece, degli inutili feuilleton senza spessore. Certo non si può pretendere che cinque film rendano la complessità di tredici romanzi. In effetti le trasposizioni cinematografiche si fermano al romanzo “Angelica Schiava d’Oriente” e rimaneggiano la storia per darle una conclusione, anche se anticipata.
Vorrei dare un consiglio a tutti coloro che sono curiosi di saperne di più: non ascoltate la critica, i problemi dei diritti e tutto il resto. Prendete i libri e leggeteli. Anche se non riuscite a trovarli tutti, non importa. Sedetevi e iniziate a leggere. Prendete il vostro tempo e riflettete sulla complessità e sul livello dei personaggi e della storia. Ascoltate solo il vostro pensiero e non fidatevi di chi pretende di sapere cosa c’è scritto in quei tomi senza averli mai letti (vi assicuro, ce ne sono). Leggete la saga e lasciatevi sorprendere e trascinare da una storia avvincente ed emozionante.