Angelology di Danielle Trussoni

Creato il 29 giugno 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Danielle Trussoni;

Danielle Trussoni è nata a La Crosse (Wisconsin) e si è laureata in Storia e Letteratura Inglese presso l’University of Wisconsin-Madison. Da tempo si è trasferita in Europa, nel sud della Francia, con il marito, lo scrittore Nikolai Grozni, e i due figli. Fin da piccolissima, ha desiderato raccontare sia ciò che la circondava sia ciò che la sua straordinaria immaginazione le suggeriva: un sogno che si è avverato nel 2006, con la pubblicazione di Falling Through the Earth, un memoir sulla vita del padre, che è stato acclamato dal New York Times come uno dei migliori libri dell’anno.
E lo stesso riconoscimento è stato attribuito ad Angelology, il suo primo romanzo, che è subito diventato un fenomeno editoriale: prima ancora che fosse pubblicato, la Columbia Pictures e la società di produzione di Will Smith si sono aggiudicate i diritti cinematografici, mentre i diritti di traduzione sono stati venduti in 32 Paesi.

Sito dell’autrice: http://www.danielletrussoni.org/
Sito del romanzo: http://www.angelology.it/

Serie Angelology
  • Angelology (isbn 9788842916468)
  • Angelopolis (previsto in America per il 2012)

più altri eventuali seguiti

Titolo: Angelology
Autore: Danielle Trussoni
Serie: Angelology, n.1
Edito da: Nord Editore
Prezzo: 18.60 euro
Genere: Romanzo Fantasy – Thriller
Pagine: 504 pag
Voto:

Trama: Quando il padre l’aveva affidata alle suore francescane del convento di St. Rose, vicino a New York, Evangeline aveva soltanto dodici anni. In quella pace operosa, la bambina è diventata donna e ha poi scelto di prendere i voti. Adesso si occupa della biblioteca del convento, che ospita un’eccezionale collezione d’immagini angeliche. Ma, proprio in quel luogo apparentemente così lontano dai turbamenti del mondo, Evangeline scopre alcune lettere, spedite negli anni ’40 dall’ereditiera Abigail Rockefeller a una suora del St. Rose: in esse vengono citati una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato. Il cadavere di un angelo. Per Evangeline, quelle lettere sono il primo tassello di una storia che affonda le sue radici nella notte dei tempi: la storia degli angeli che hanno tradito Dio e della malvagità che è scesa sulla Terra con un battito d’ali; la storia dei Nefilim, le creature generate dall’unione tra gli angeli ribelli e i mortali; la storia degli angelologi, un gruppo di studiosi che, da generazioni, si tramandano il segreto dell’esistenza dei Nefilim e combattono contro di loro. E, soprattutto, la storia di uno strumento musicale di origine divina e dai poteri straordinari, uno strumento andato perduto e che ora Evangeline ha il compito di recuperare, prima che lo facciano i Nefilim. Perché la storia degli angelologi è anche la sua storia, e la loro missione è la sua missione. Perché il destino dell’umanità è nelle sue mani.

Recensione:

Immergersi nella lettura di Angelology è stata una vera e propria impresa, come si può intuire dalla mole del volume, da quella copertina così affascinante ma così tenebrosa da farti prevedere che ciò che leggerai probabilmente non sarà sempre piacevole.
E’ un’impresa perché la scrittura fitta che non concede respiro, l’assenza iniziale di dialoghi, la presenza di parti descrittive molto dettagliate e accurate, e ricostruzioni storiche precise (per quanto alcune possano essere solo immaginarie) lancia una vera e propria sfida al lettore più tenace e coraggioso: prova a portarmi a termine in poco tempo, sembra volerci dire…
Ma noi lettori siamo abituati a qualsiasi genere di sfida che un romanzo ci possa lanciare, anzi! Non aspettiamo altro.
Ci gettiamo a capofitto nella lettura, sicuri di trovare pane per i nostri denti, sicuri di uscirne vittoriosi perché i libri non ci sconfiggono mai: ci rendono solo più felici. Di solito.

A volte però questa magia non accade e un libro può presentarsi pieno di fascino e poi rivelarsi inaspettatamente noioso.
Non avrei mai voluto che mi succedesse con Angelology, ma ahimé, a dispetto di tutti coloro che lo hanno osannato, io non l’ho trovato abbastanza interessante.

La storia è incentrata sulla presenza nel mondo dei Nephilim, esseri nati dall’unione tra gli angeli ribelli e mortali, e sulla necessità da parte di un piccolo ma preparato gruppo di uomini di studiarli, trovarli, eliminarli. E’ una vera e propria contrapposizione tra bene e male, tra angelologi e angeli, che quindi non hanno nulla a che vedere con quegli esseri buoni che ci si aspetterebbe. Una guerra che si manifesta in tutto il suo potere solo verso la fine (dopo aver letto quasi 400 pagine statiche, le ultime 100 acquistano dinamicità, finalmente!), perché tutta la prima parte è dedicata alla ricerca, alla conoscenza, alle scoperte.
Protagonisti della storia sono Evangeline, suora del convento St. Rose a Milton, e Verlaine, studioso incaricato da un ambiguo personaggio – un certo Percival Grigori – di ritrovare una corrispondenza perduta tra la superiora del convento St. Rose e Abigail Rockfeller.

Sarà la richiesta di contatto e di ricerca negli archivi da parte di Verlaine, che Evangeline prenderà in carico, a mettere in moto dubbi, domande, scoperte che porteranno a immaginare qualcosa di straordinario, a cercare di capire se quel qualcosa possa essere reale.

Evangeline scoprirà la storia della sua famiglia, il perché della morte di sua madre e il passato di sua nonna Gabrielle, scoprirà l’esistenza degli angelologi, capirà che il suo destino non è in quel convento ma altrove. Verlaine la aiuterà inconsapevolmente, all’inizio, ostacolato da chi gli aveva commissionato le ricerche…

Tutto sembra aver inizio lì: verso la fine del romanzo. E’ in quel momento che qualcosa si muove, che decide di attrarre l’attenzione del lettore e dedicargli, come premio per essersi sorbito 400 pagine di disquisizioni filosofiche bibliche-storiche-descrittive, un po’ di azione e colpi di scena. Che non bastano per poter apprezzare a pieno il romanzo.
C’è chi apprezzerà le citazioni bibliche a sostegno della tesi dell’esistenza dei Nephilim, chi ne apprezzerà le riflessioni scaturite e l’attenzione ossessiva sulle ricerche compiute. Non nego certo che ci sia stata una documentazione (che sia reale o immaginaria) dettagliata e convincente.
Ma non è sufficiente per poter parlare di un ottimo romanzo.

I personaggi di Evangeline e Verlaine li ho trovati davvero poco credibili. Evangeline è inespressiva, impassibile. Scopre tutto un passato di cui non era mai stata informata, scopre su se stessa cose inimmaginabili e il suo personaggio non cambia di una virgola, sempre uguale; accetta il cambiamento senza sconvolgersi più di tanto. Inverosimile. Così come Verlaine.

Credo che l’autrice, concentrandosi troppo sull’ambientazione e sulla parte storica, abbia sorvolato sulla credibilità dei personaggi, sulla necessità di dare un ritmo maggiore ad   un romanzo così voluminoso, e si sia soffermata troppo sul finale (senza dargli la “forma” del finale) quasi a voler ambiguamente costringere il lettore a prendere il secondo volume pur non avendo apprezzato il primo, quasi a promettergli che l’azione sarà tutta lì.

Qui a Sognando Leggendo non sappiamo se avremo la forza di affontare un’altra lettura del genere, non sappiamo come reagiremo nei confronti del secondo volume, Angelopolis, ma fin da ora pretendiamo tanta azione, maggior coinvolgimento del lettore e qualche accenno in più alla storia d’amore tra i due protagonisti (che si sviluppa qui senza emozioni o passione).
Speriamo che la Trussoni riuscirà ad accontentarci e a stupirci!


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