Angioletta Vany di Iannozzi Giuseppe aka King Lear e RomanticaVany

Creato il 18 gennaio 2012 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Angioletta Vany

di Iannozzi Giuseppe aka King Lear e RomanticaVany

il Re s'inchina solo alla corte della sua Regina

Innamorato di te

Innamorato di te
Tradisco me
per far la corte a te
Però non so
domani che dirà lei
che sol ieri era la mia lei

Non sono Ferro
e manco Tenco,
sol canto, canto stonato
Canto di te, Viola
Ti canto
di non far del male
a me che t’amo,
che t’amo così tanto
Ma hai ragione,
sono banale
Dico cose dette
con frasi fatte
che in mille altri
t’han già dedicato

Credi a me,
non è una scusa
quando dico
che amo solo te
Se non son bello
né originale,
dimmi pure ‘addio’ ma…
ma non far male
a me, a te
Sono il tuo uomo

Sono il tuo uomo
e sono venuto per te
Dammi una possibilità
Non sono ricco,
sono povero in canna
ma ho la mia stella
e un giorno scalerò le montagne
e scenderò a valle con le mie gambe

Raccogli le tue cose
L’alba non aspetta mai il tramonto
Non ho denaro facile
Ho con me un martello
e un ramo d’ulivo
E’ tutto quello che io ho
Non abbiamo bisogno
di altre cose, non credi?

Mettiamoci al lavoro
Sono il tuo uomo
Raccogli i tuoi stracci
Raccogli i tuoi trucchi
Raccogli ogni altra cosa
Ho pensato a un piano
che non potrà fallire

Liberati dei soldi
Lascia libere le catene
che ti tengono legata al passato
Devi aver fiducia
se vuoi vedere il nuovo sole
insieme a me

Lo sai bene che ti voglio bene

Con te ho sempre da disperarmi
Un giorno la casa di bambole,
quello appresso la chiesa e la preghiera
Con te non so bene mai che fare,
prego sempre che non ti salti in testa
di lasciarmi in compagnia del fantasma di te

Lo sai bene che ti voglio bene,
ma non me ne dai mai abbastanza
di questa buffa cosa chiamata amore
Mi calpesti, mi seppellisci
fra le tue risa e i tuoi fiori

Un giorno il sole, quello dopo la luna
ed intanto le stelle fanno i loro giochi
Sono nato sotto una stella sbagliata,
rimproverato dall’inizio dei tempi

Con te ho sempre da rimproverarmi
d’aver fatto chissà quale sgarbo
Inciampo, cado e mi rialzo ammaccato
Come una vecchia Cadillac rosa
continuo sulla mia strada
guidando la mia pazzia sulla retta via
e ad ogni incrocio incontro il diavolo

Con te ho sempre da disperarmi
Con te ho sempre da rimproverarmi
Un giorno la dolcezza,
quello appresso la durezza
d’un bacio negato


Luna

di RomanticaVany e Iannozzzi Giuseppe aka King Lear

Luna, tu che sul seno
dell’infinito buio t’adagi
inargentando del mare
le turbolente acque,
amanti e poeti
ispirazione doni loro,
l’oro invisibile ai più,
il verbo dell’amore.

Luna, tu unica testimone
dei pensieri e sospiri miei,
racconta tu all’amor mio
che seppur lontana
lo penso io pregando
che sempre a me
resti accanto confortando
i dubbi e le paure che a volte
sospetti insinuano
nell’alma mia.

Luna, non spegner mai
il tuo argento su noi
che ci amiamo amandoti.

Su nuvole di sogni

di RomanticaVany e Iannozzzi Giuseppe aka King Lear

Stanca del torpore
che mi circonda,
su nuvole di sogni
di cui morta m’è
la memoria
ho dormito, poco,
a lungo, non so.

Esito,
esito a mirar
il cielo,
esito a muover
un passo
ed esito anche
a parlar di te,
e non so perché.

Il Nulla solamente
divoro calandomi
nel fitto del bosco
fra alberi che legano
i rami ai rami,
fra cani che abbaiano
lungamente in coro.

Ratto sconquassante
un rumore, una lama di luce
dalla porta che s’apre,
il cucchiaino d’argento
che a terra piomba giù
più e più volte.
Ho creduto di morire
vergognosa di perdermi
in chissà quale buco nero.
Ma poi sei arrivato tu,
tu che m’hai insegnato il volo
portando luce sui pensieri miei
senza temer dei dubbi l’agguato.
Sul tuo corpo però
il profumo d’erba selvaggia,
di tenebre e languida cannella;
se mi fossi voltata
a incontrar il volto tuo amato
saresti forse subito mutato
in vampiro affamato.

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