Sono il Maestro della Kora!
Fecondato nel nido degli dei della melodia, detesto l'idolatria dei suoni.
Sono l'unico immortale : con la luce dello sguardo i fulmini delle assonanze
si sciolgono nelle mie labbra,
il loro fardello della storia pesa sulle mie spalle.
Senza la mia Kora la musica sarà vedova, le corde orfane.
Sono il Maestro della Kora !
Sono nato all'alba quando le consonanti si accoppiavano con le vocali
per partorire le parole - miele, intriganti, dolci e accarezzanti.
Detesto le parole oscure e la sobrietà è la forza dei miei pensieri.
La storia è sulla punta delle mie labbra, la parola è il sangue
che vivifica le mie vene.
Le mie orecchie si prestano ai suoni delle parole, alla musica, magia vera e pura.
Sono il Maestro della Kora !
Parto per non tornare più.
Vado nei cieli dove la parola è recitata agli esseri viventi,
dove le cifre sono ridotte a zero, dove le lettere fioriscono i cuori,
dove i versi annaffiano i cuori assetati e vedovi,
dove infine ballano le lettere per immortalare le coreografie sonore,
costellazioni dei versi.
Sono immortale.
di Cheikh Tidiane Gaye , tratta da "Canto del Djali"-Edizioni Dell' Arco (MI)