Caratteristiche
Le foglie di questa pianta, che fa parte della grande famiglia delle Ombrellifere, si caratterizzano per non essere troppo numerose e per sembrare differenti per quanto concerne la forma e la posizione su cui si vanno a collocare lungo i fusti.
Le foglie di anice che si trovano sulla base del cespo si caratterizzano per avere una forma ovale e rotondeggiante, dentate e lobate, e presentano anche un ridotto picciolo, che fa in modo di svilupparsi fino a costituire una piccola guaina verso la base.
Le foglie che si trovano nella parte superiore della pianta, invece, si caratterizzano per avere incisioni estremamente fini e per essere piumose, con un picciolo molto meno lungo in confronto alle foglie che si trovano alla base del cespo.
I fiori dell'anice hanno la particolare caratteristica di avere dimensioni particolarmente ridotte, di colore biancastro e si collocano all'interno di infiorescenze con una caratteristica forma di ombrella, mentre il periodo della loro fioritura è rappresentata da tutta la stagione estiva.
Clima e terreno
La pianta di anice, invece, dimostra di non sopportare quei terreni molto argillosi o umidi.
La coltivazione delle piante di anice può avvenire anche in vaso.
Per quanto riguarda la concimazione, ogni 15-20 giorni circa è necessario provvedere a mescolare all'acqua delle annaffiature del concime per piante verdi, che è estremamente ricco in azoto e in potassio.
Per quanto concerne il terreno, la pianta di anice si caratterizza per svilupparsi alla perfezione su tutti quei terreni sciolti, che possono vantare anche un buon livello di drenaggio.
Annaffiatura
E' importante fare in modo di evitare tutte quelle annaffiature eccessive, dato che è sempre meglio lasciare che tra un'annaffiatura e quella successiva il terreno sia completamente asciutto per almeno due giorni.
Il passo successivo sarà quello di bagnare il substrato che si trova in profondità con almeno 2-3 bicchieri d'acqua ogni 15-20 giorni.
E' importante che è possibile effettuare la raccolta delle piante aromatiche, dopo averle essiccate o congelate, in maniera tale da poterle utilizzare nel corso dei mesi più freddi.
Esposizione
Le piante di anice si caratterizzano per essere considerate come orticole e, per tale ragione, nel caso in cui si debbano contrastare dei parassiti, si possono tranquillamente sfruttare degli antiparassitari per l'agricoltura.
Prima di procedere alla raccolta delle foglie che sono state trattate, è fondamentale aspettare che il prodotto utilizza abbia terminato il suo effetto e non risulti più attivo.
L'anice è una di quelle piante che hanno bisogno di diverso ore di contato diretto con i raggi solari ogni giorno: ecco spiegato il motivo per cui tali piante possono essere portate all'aperto solamente nel caso in cui non ci sia più un effettivo pericolo di gelate.
Nella maggior parte dei casi, le piante di anice si devono spostare in giardino o anche sul terrazzo: si tratta di un'operazione che deve essere sempre effettuata nel corso dei mesi di aprile e maggio.
Propagazione
L'anice si può propagare per semina, nel corso della primavera avanzata, sopratutto nel corso dei mesi di aprile e maggio.
Dal momento che i semi hanno delle dimensioni particolarmente ridotte, la copertura con terra deve essere piuttosto leggera e il terreno di semina deve sempre essere lavorato finemente.
I semi di anice si caratterizzano per disperdere molto rapidamente la germinazione e, per tale ragione, è importante che siano piuttosto giovani.
Crescita
Dopo un buon periodo di attesa (di solito un mese), la nuova piantina di anice si sviluppa molto in fretta.
Nel caso in cui la semina sia stata effettuata in modo eccessivamente fitto, allora si dovranno diradare e sfoltire tutte quelle piantine che raggiungono i dieci centimetri di altezza.
Raccolta
Le foglie basali dell'anice si raccolgono nel corso di ogni periodo in base alle proprie esigenze.
I frutti dell'anice giungono a maturazione nel periodo compreso tra agosto e settembre, in base al luogo di coltivazione e dell'andamento stagionale e si possono raccogliere dopo avere reciso alla base i gambi delle piante nel momento in cui la maturazione dei semi non si è ancora completata in modo definitivo; in poche parole, i gambi delle piante devono essere recisi nel momento in cui le ombrelle assumono una colorazione grigio-verdastra e presentano dei semi ancora duri.
Le ombrelle devono essere poi esposte al sole per favorire una maturazione completa e per fare in modo che i semi spuntino fuori.
Questa operazione di recisione deve essere sempre effettuata nel corso delle prime ore del mattino.
Per quanto riguarda la conservazione, i semi si possono tenere all'interno di scatole che possono vantare un'ottima chiusura, dopo averli fatti essiccare a contatto diretto con i raggi solari.