Anima errante
Se il mio signore segue la sua via
con cuore assorto o con sereno volto, sol con sé solo crede andar, raccolto nel suo pensier, senz’altra compagnia.Ed ei non vede alcuno che lo spia, passo passo, alla sua mèta rivolto, alcun che sta del suo cuore in ascolto e gli parla con tenera follia. Ecco: al suo piede un’ombra or lunga or breve accanto o dietro o innanzi a lui cammina, né mai la stanca quel suo andar sì lieve. Essa è colei che troppo sola muore, è la notturna anima pellegrina che persegue il suo sogno ed il suo amore. da Le vergini folli, 1907 Guido Gozzano nel 1907 era già poeta affermato e aveva un atteggiamento sprezzante e ironico nei confronti delle donne che scrivevano: “Detestabili le donne che scrivono, se scrivono male ci irritano, se scrivono bene ci umiliano”. Quando lesse la raccolta di poesie della Guglielminetti “Le vergini folli” ne rimase colpito e tra i due cominciò una tormentata e breve vicenda sentimentale 1907 /1912 conclusasi quando il poeta torinese, condannato dalla tisi, decise di mettervi fine.(morì nel 1916)