Accompagno Ginko dal veterinario . Gatto G, convalescente da un'operazione di calcoli, sta di nuovo male. La sala d'aspetto è stretta e lunga e piastrellata anche sulle pareti. Le poltroncine di plastica sono blu. Nel locale regna un certo caos. Non c'è ordine e il flusso dei clienti è rapido e continuo, giustificato dalla competenza e dalla disponibilità del dottore che, malgrado i suoi modi bruschi e decisi, fà veramente bene il suo lavoro. Sul pavimento c'è quello che mi sembra un lenzuolo. Arrivando vedo una gallina in uno scatolone. Dovrà essere soppressa e la cosa mi incuriosisce. Praticamente tutti i cani entrano mal volentieri e cercano di raggiungere la porta una volta dentro per poter subito uscire. Un setter si blocca proprio, puntando le zampe anteriori e il padrone lo porta di peso. Quando poi arriva un cacciatore con un cane ferito da un cinghiale trasportato in un plaid marrone, tutto lo studio si anima perchè l'animale, praticamente sventrato, dovrà subito essere operato. Il padrone però si dilegua subito, cosa che fa incazzare il veterinario. E direi a ragione. Terminata questa operazione imprevista , tra qualche baruffa, un po' di scondizolamenti e varie annusate felici, gatto G viene anestetizzato e curato. Arriva nel frattempo il padrone della gallina nel medesimo scatolone. La situazione è grave. Il pennuto non si decide a morire.