Oggi in Italia c’è una lite di condominio ogni dieci minuti per problemi legati alla gestione degli animali, il rischio che i condomini intolleranti alla presenza degli animali visto che non possono più chiedere l’allontamento a norma di regolamento si rivolgano ai giudici per far valere il principio di non essere disturbati dal cane che abbaia o del gatto che attraversa l’abbaino e va sul balcone. “Noi attraverso i nostri servizi legali ne abbiamo visti di tutti i colori, compresi condomini che chiedono di introdurre in regolamento il divieto per i gatti di camminare sui tetti- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- il rischio che aumentino le liti non è affatto peregrino per questo motivo occorre che a fianco di questa legge vengano introdotti dei regolamenti comunali e di condominio molto chiari che sanciscano quelli che sono gli orari del riposo, ma sopratutto che sanciscano quali sono i comportamenti degli animali che potrebbero essere considerati molesti, e sopratutto sia chiaro a tutti quelli che sono i limiti dell’abbaio di un cane in decibel per poter parlare di disturbo della quiete pubblica. Riteniamo questa legge un buon punto di incontro, ma – conclude Croce- lasciare al solo buon senso dei condomini le valutazioni in merito al distrurbo della quiete pubblica è rischioso. E’ vero esistono delle sentenze che mettono dei paletti, ma molto spesso le persone maleducate ed intolleranti lo sono anche in presenza di leggi e divieti, figuriamoci se lasciamo fattori come questi alla libera interpretazione. Il rischio di far west è dietro l’angolo”.
Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente
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