Anita, un film su Anita Garibaldi

Creato il 24 settembre 2013 da Sadica @sadicamente
Anita sarà il film indipendente sulla figura di Anita Garibaldi che prossimamente vedrà la luce grazie alla sceneggiatura di Lucia Mauro, alla regia di Rick Snyder ed alla produzione di Joe Orlandino e Bob Abramoff (Atlas Media Productions/A Mother of War, LLC Production, con sede a Chicago).
Nel 2014, presso la bellissima isola della Sardegna, inizieranno le riprese con gli attori Stephen Baldwin, Leticia Sabatella e Paolo Bonacelli.
Ma Anita ha bisogno di voi per supportarne il progetto.
Lucia Mauro, la sceneggiatrice, narra di Anita e di questo progetto.


Come nasce l'idea di questo film?
Sono stata ispirata nel scrivere un film che racconta la breve ma significativa vita di Anita Garibaldi dopo aver scoperto il monumento/funebre equestre del Brasiliano rivoluzionario in cui lei è ritratta cullando un neonato e brandendo una pistola, proprio sulla collinetta del Gianicolo di Roma.
E' stato 
insolito per me trovare una statua che raffiguri non solo una donna a cavallo, ma una donna così fieramente e "ferocemente", con una carica straordinaria.
Mi intrigava l'idea di una donna che può essere una madre una guerriera
Ho poi trascorso molti anni alla ricerca di Anita e prima di prendere la mia decisione nel voler condividere la sua storia con il mondo.
Sono un ex
critico teatrale e una giornalista di arte e cultura che ha scritto per molto tempo Chicago, in Illinois. Inoltre sono anche una storica culturale in Italia, dove ho scritto e fotografato quasi tutto il paese nel corso degli ultimi 28 anni. Sono americana ma la mia famiglia è originaria della Sicilia.

Finalmente un pò d'attenzione sulla Donna che ha unito l'Italia. Dietro a un grande uomo si nasconde sempre una grande Donna ed Anita è stata una di queste.
Si, certo!
Giuseppe Garibaldi
è ovunque in Italia, ma ho scoperto che Anita ha vissuto all'ombra del suo famoso marito.
Attraverso la mia ricerca, ho scoperto che -pur nobile nel suo intento- Giuseppe è stato un eroe per caso. Con questo, voglio dire che non è stato necessariamente, in principio, guidato da questioni di giustizia sociale. In Sud America è stato un combattimento mercenario e goduto.
Quando incontrò
Anita e la vide concentrata e senza paura, è diventato ancor più determinato nel combattere l'oppressione quando al suo ritorno fatidico in Patria, lo vedono come protagonista nei complicati conflitti che seguirono nel corso dell'unificazione italiana
Anita
, la quale ha domato i cavalli nella sua terra nativa gaucho/brasiliana, ha insegnato Giuseppe che era un marinaio, come combattere in modo più efficace a cavallo.
Era una
cavallerizza esperta, spadaccina e tiratore scelto.
Ma
Anita era anche una moglie amorevole e madre che voleva lasciare ai suoi figli un mondo migliore dove vivere.

Anita durante il corso della storia incontrerà altre coraggiose donne, come la giornalista Margeret Fuller. Cosa simboleggia questo fantasioso incontro?
Questo è un incontro fondamentale, poichè non ho voglia di fornire solo una biografia lineare di Anita.
Sto 
esaminando le figure delle due donne che provengono da ambienti molto diversi ma anche alquanto simili: vorrei mettere in luce i due volti che hanno avuto lo stesso peso nell'attività di attivista.
Si tratta ad ogni modo di un incontro inventato. Sebbene Margaret Fuller ha assistito ai disordini della Repubblica Romana tra il 1847 e il 1849 e vi ha scritto testimoniandone il coraggio di Anita presso il Palazzo del Laterano, molto probabilmente non l'ha mai incontrata nella vita reale
Anita
è una donna d'azione mentre Margaret Fuller è una donna di lettere. Entrambe si sono affermate in un'epoca in cui le donne avevano scelte limitate nella vita.
Mentre le due donne cominciano a comprendere meglio le rispettive motivazioni, mettono in discussione il loro stato emotivo e le loro scelte di vita. Hanno sofferto terribilmente.
Anita ha sopportato un primo matrimonio non voluto in Brasile prima di incontrare Garibaldi. Diede alla luce il suo primo figlio nel corso di una devastante ritirata al momento della Rivoluzione Farrapos, e più tardi, ha perso uno dei suoi figli (Rosita) per la malaria.
Margaret
ha sostenuto i diritti delle donne ed i diritti dei bambini.
In Italia ha incontrato il Marchese Giovanni Ossoli ed è rimasta incinta all'età di 38 anni, viveva in condizioni di estrema povertà e di pericolo verso la fine della sua vita Sia Anita che Margaret morirono tragicamente poco dopo la caduta della Repubblica Romana.

Le riprese prenderanno il via nel 2014 sulla Terra di Sardegna. Qual è il motivo di questa scelta?
Mio marito Joe Orlandino (produttore esecutivo di Anita) ed io abbiamo viaggiato in Sardegna per 20 anni. Mi sono subito innamorata di storia multistrato dell'isola e dei diversi luoghi.
Nel 2010 Joe ed io abbiamo deciso che la Sardegna, soprattutto le zone di Bosa, Bosa Marina ed Alghero, sono perfettamente adatte per le scene in Sud America per via dell'influenza degli Aragonesi/Catalunyan e della storia di questa zona.
I sardi sono strettamente legati alla loro cultura a cavallo, come lo era molto Anita ed i gauchos del Rio Grande do Sul
Abbiamo sviluppato un bellissimo rapporto con i Cavalieri Macomer, i mandriani a cavallo, che sono una parte vitale del film.
Naturalmente la Sardegna è il luogo ideale per le nostre scene in Italia. Vogliamo evidenziare l'isola e le sue strutture, le bellezze naturali e la luce calda

Nel cast sono presenti tra i tanti attori Stephen Baldwin che interpreterà Giuseppe Garibaldi, mentre il volto di Anita Garibaldi sarà dell'attrice Leticia Sabatella. In che modo è avvenuta la scelta del cast?
Uno degli aspetti che contradistingue il nostro film è quello di aver assemblato il cast e la troupe con un organico processo di base. Per via della mia vasta esperienza teatrale, sto effettuando il casting del film insieme al nostro direttore Rick Snyder, membro dell'ensemble molto rispettato della Steppenwolf Theatre di Chicago (di cui fanno parte anche gli attori John Malkovich, Gary Sinise e Joan Allen).
E' stato molto
importante avere una collaborazione internazionale. Ho scritto i ruoli specificamente per gli attori che hanno provato ad incarnare le anime di questi personaggi.
La star ed attrice brasiliana
Leticia Sabatella, è della zona a Nord di dove è nata la nostra eroina Anita.
Leticia sente un legame molto stretto con Anita.
Il suo comportamento è multiforme, poichè Leticia può mostrare sia il lato più dolce e sensuale di Anita e sia quello più selvaggio. E' importante che Anita non venga vista solo come una combattente.
In caso contrario
, sarebbe un film d'azione e d'avventura, ma non lo è.
Stephen Baldwin è stata una scelta interessante in quanto è americano, ma ho visto in lui l'umorismo di Garibaldi, l'ego, il carisma e la profondità.
Siamo davvero entusiasti di collaborare con molti artisti italiani, tra cui Paolo Bonacelli nel ruolo di Castellini,  il fedele alleato di Garibaldi e l'attore sardo Giuliano Oppes, il quale interpreta Luigi Rossetti, il suo migliore amico e compagno di questa avventura che ha unito l'Italia.
Il nostro team di produzione è costituito da Giulio Pietromarchi, Emita Frigato, Dimitri Capuani, Elisabetta Antico, Matteo Olivari e molti altri artisti di talento! Non abbiamo ancora trovato la nostra Margaret Fuller e tanti altri personaggi.

Come ci si sente a lavorare su dei personaggi così carismatici ed importati per l'Italia?
Sono onorata di portare in vita questi personaggi storici, seppur abbia deciso di renderli il più umani possibile.
Dico umanizzare in quanto tendiamo a conoscere le qualità e la storia di queste grandi figure ritratte solo attraverso i monumenti o solo poichè scoviamo i loro nomi sulle targhe delle strade. Ma chi erano? Cosa facevano durante la loro vita quotidiana? Come fa Anita ad essere sia una madre che una rivoluzionaria?
Garibaldi aveva anche i suoi difetticome tutti noi. Sono più interessata alle loro lotte affrontate come esseri umani, anzichè raccontare ogni dettaglio della storia che li circonda.

In realtà, non si tratta di un film per elogiare il culto degli eroi. Esamina la determinazione e l'ambivalenza delle figure storiche che praticano atti complicati e di grande sacrificio per una causa che sarebbe potuto essere o non essere un trionfo per l'umanità
"Anita" ha una produzione americana ed è sostenuto dalla Sardegna Film Commission, del sindaco di Bosa (Oristano) e di Costanza Garibaldi, pronipote di Anita e Giuseppe. Ma ciò non basta. Per questo è stata lanciata una campagna di finanziamento tramite il crowdfunding. In che modo il pubblico può aiutarvi?
Il pubblico può aiutarci nell'essere attivi nella nostra campagna di crowd funding.
Abbiamo creato
una vasta gamma di contributi, a partire da $ 5 (US) che ci aiutino a supportare i costi di produzione del nostro film. I "vantaggi" derivati dall'acquisto di una quota vanno dai manifesti firmati a dei ruoli parlanti nel film.
Questo è sia un film epico che intimo.
Fino ad ora abbiamo riunito un team dedicato e appassionato di professionisti attratti dalla storia di Anita Abbiamo scelto la strada del cinema indipendente perché vogliamo portare avanti la nostra visione della storia, ma abbiamo solo bisogno di aumentare il budget di produzione per iniziare le riprese del film


Una donna coraggiosa, un film indipendente, una storia affascinante e coinvolgente. Ingredienti che sicuramente stregheranno il pubblico. Cosa vi aspettate da questo film?
Ci aspettiamo di ispirare gli spettatori nel ritrarre i sacrifici e le motivazioni di questi individui coraggiosi.
Anita sta diventando rapidamente un movimento di emancipazione femminile e vogliamo davvero creare un film di integrità, orgoglioso, travolgente e dalla narrazione veritiera

Quando prevedete di poter distribuire e rendere pubblico il film?
Il nostro obiettivo è quello di girare il film nel 2014 e puntare ad un rilascio nel 2015, puntando oltre ad alcuni festival cinematografici.
LA CAMPAGNA - http://www.etsy.com/shop/AnitaTheMovie
Leggi l'intervista in versione inglese:

How to be born the idea for this film?
I was inspired to write a movie chronicling the short but significant life of Anita Garibaldi after discovering the Brazilian revolutionary’s equestrian monument/tomb – in which she’s cradling an infant and brandishing a pistol – on Rome’s Janiculum Hill.
It was unusual for me to find a statue, not only of a woman on horseback, but of a woman so fiercely charging ahead. I was intrigued by the idea of a woman who could be a mother and a warrior.
I then spent many years researching her and decided that I wanted to share her story with the world.
I am a former longtime theater critic and arts/culture journalist in Chicago, Illinois, and am also an Italy cultural historian who has written extensively about and photographed almost the entire country over the past 28 years. I am American, but my family heritage is Sicilian.
Finally a bit of attention on the woman who united Italy. Behind a great man there is always a great woman and Anita was one of them.
Si, certo! Giuseppe Garibaldi is everywhere in Italy!
I found that Anita has been living in the shadow of her famous husband. Through my research, I discovered that – while noble in his own right – Giuseppe was an accidental hero. By that, I mean he was not necessarily, in the beginning, driven by social justice issues.
In South America, he was a mercenary and enjoyed fighting. When he met Anita and saw how focused and fearless she was, he became more determined to battle oppression.. leading to his fateful return to his homeland and the complicated conflicts that ensued over Italian unification.
Anita, who tamed horses in her native Brazilian gaucho territory, taught Giuseppe, who was a sailor, how to more effectively fight on horseback. She was an expert horsewoman, swordswoman and sharpshooter.
But Anita also was a loving wife and mother, who wanted to leave the world a better place for her children.
Anita during the course of history meet other courageous women, like the journalist Margeret Fuller. What does it symbolize this imaginative meeting?
This is a critical meeting, because I did not want to provide only a linear biography of Anita.
I’m really examining two women from very different backgrounds and showing how similar they are: two sides of the same activist coin. This is an invented meeting.
Although Margaret Fuller covered the unrest of the Roman Republic between 1847 and 1849 and wrote about witnessing Anita’s valor at the Lateran Palace, she most likely never met Anita in real life.
Anita, a woman of action, and Margaret Fuller, a woman of letters, asserted themselves at a time when women had limited options in life.
As both women begin to better understand each other’s motivations, they question the emotional toll of their life choices. They suffered terribly.
Anita endured an abusive first marriage in Brazil before she met Garibaldi. She gave birth to her first child during a devastating retreat at the time of the Farrapos Revolution, and later, lost one of her young children (Rosita) to malaria.
Margaret advocated for women’s rights and the rights of children. In Italy, she met the Marchese Giovanni Ossoli; got pregnant at the age of 38; lived in extreme danger and poverty toward the end of her life. Both Anita and Margaret died tragically shortly after the fall of the Roman Republic.
The filming will begin in 2014 on the land of Sardinia. What is the reason for this?
My husband Joe Orlandino (executive producer of Anita) and I have been traveling to Sardegna for 20 years. I immediately fell in love with the island’s multilayered history and diverse character.
In 2010, Joe and I decided that Sardegna, especially Bosa, Bosa Marina and Alghero, are perfectly suited for the scenes in South America because of the Aragonese/Catalunyan history of this area. The Sardinian people are closely tied to their horse culture, very much like Anita and the gauchos of the Rio Grande do Sul.
We’ve developed a beautiful relationship with Cavalieri Macomer, the horse wranglers who are a vital part of the film.
Of course, Sardegna is ideal for our Italy scenes. We are going to be highlighting the island’s naturally weathered structures, rugged natural beauty and warm light.
The cast are so many actors as Stephen Baldwin who will interpret Giuseppe Garibaldi, while the face of Anita Garibaldi will be the actress Leticia Sabatella. How did you choose the cast?
One of the unique aspects of our film is that we have assembled our cast and crew through a grassroots, organic process.
Because of my extensive theater background, I am casting the film together with our director Rick Snyder, who is a very respected ensemble member of Chicago’s Steppenwolf Theatre (also the home of actors John Malkovich, Gary Sinise, Joan Allen).
It was very important for this to be an international collaboration. I actually wrote roles for specific actors I felt embodied the souls of these characters.
Brazilian actress Leticia Sabatella stars as Anita and is from the area north of where our heroine was born.
She feels a very close connection to Anita. Her demeanor is so multifaceted, because Leticia can show the softer and sensual side of Anita –it’s important that Anita is not played as only a fighter. Otherwise, it would be an action-adventure film, and it is not.
Stephen Baldwin is an interesting choice because he’s American, but I saw in him Garibaldi’s humor, ego, charisma and depth.
We’re excited to be collaborating with many Italian artists, including Paolo Bonacelli as Garibaldi’s loyal ally Castellini and Sardinian actor Giuliano Oppes as Garibaldi’s close friend and comrade Luigi Rossetti.
Our production team consists of Giulio Pietromarchi, Emita Frigato, Dimitri Capuani, Elisabetta Antico, Matteo Olivari, and many more talented artists! We have not yet cast Margaret Fuller…more to come…
How does it feel to work on the characters so charismatic and imported to Italy?
I am honored to bring to life these historic figures.
But I also set out to humanize them.
I say humanize in that we tend to know them as these grand figures portrayed in monuments or having streets named after them.
But who were they? What were their daily, ordinary lives like? How does someone like Anita balance being a mother and a revolutionary?
Garibaldi had his flaws, too, like us all.
I’m more interested in their struggles as human beings than chronicling every detail of the history surrounding them. In fact, the movie is not about hero worship.
It examines the determination and ambivalence of historic figures engaged in complicated acts of sacrifice for a cause that may or may not have been a triumph for humanity.
"Anita" is an American production and is supported by Sardinia Film Commission, the Mayor of Bosa (Oristano) and Constance Garibaldi, great-grandson of Anita and Joseph. But this is not enough. For that was launched a fundraising campaign through crowdfunding. How the public can help?
The public can help by being active in our Crowd Funding campaign.
We have created a wide range of contributions, beginning at $5 (U.S.), to go toward our production costs. The “perks” that can be purchased range from signed posters to speaking roles in the film.
This is both an epic and intimate film. So far, we have assembled a dedicated and passionate team of professionals drawn to Anita’s story.
We chose the independent film route because we want to advance our vision of the story. We just need to raise the complete production budget to begin shooting the film.
A brave woman, an independent film, a fascinating history and engaging. Ingredients that will surely bewitch the audience. What do you expect from this movie?
We expect to inspire viewers of the film and portray the sacrifices and motivations of these brave individuals.
Anita is also quickly becoming a female empowerment movement. And we truly want to create a film of integrity and lush, sweeping, honest storytelling.
When do you expect to be able to distribute and publicize the film?
Our goal is to shoot the film in 2014 and aim for a release in 2015, including film festivals.

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