Noi, si sa, siamo strani. Vedere che ogni santo giorno degli individui mettono a repentaglio la pelle dei propri figli per non fare 10 metri in più o per risparmiare qualche centesimo di euro ci fa paura, impressione e schifo. E dunque, come tutte le cose strane, le filmiamo.Abbiamo messo mano al nostro smartphone esattamente 4 mesi dopo il nostro primo filmato da Via Blaserna. Lo abbiamo fatto per vedere se era cambiato qualcosa dopo l'apertura di un comodo e economico parcheggio automatico interrato giusto sotto (!) il complesso scolastico in questione. Parcheggio che si aggiunge alla grande disponibilità di posti sul vicinissimo Lungotevere Vittorio Gassmann e alle centinaia di posteggi nella struttura (20 metri di distanza) denominata Pertevere e che sarebbe per capirci il gigantesco parcheggio sotto al cinema e sotto alla Città del Gusto. Parcheggio che ha la prima mezz'ora, più che sufficiente per prendere qualsiasi bambino da scuola, gratuita. Dunque il concetto tutto romano del "aho nun ce stanno i posti", è lontanissimo dalla verità. Una totale invenzione come facilmente dimostrabile.
Insomma scuse per apparecchiare la scena da sottosviluppo sono zero. Legittimazioni per far vivere i figli non solo in pericolo, ma in un contesto di prepotenza, cafonaggine e sopraffazione (valori che poi rimarranno attaccati loro addosso per sempre, e infatti vediamo che gioventù abbiamo in questa città...) non esiste neppure un istante. Non c'è solo un buon motivo per cui tollerare questo, non c'è un solo buon motivo per non risistemare gli arredi urbani fuori alle scuole della città per rendere fisicamente impossibile (lo si fa a Parigi, dove babbi e mamme sono più fijidenamignotta dei romani) scene come queste. Ma ora a voi i commenti, sicuramente sarete capaci, anche se speriamo di noi, di trovare giustificazione anche a questa voragine, a questa pozzanghera di inciviltà che i genitori trasmettono ai figli togliendo qualsiasi speranza di riscatto alla città nei prossimi decenni.
Come si risolve questa faccenda? Secondo noi in gran parte così.
