Anna marchesini

Creato il 10 marzo 2012 da Dallomoantonella

La  credevamo   solo una comica, una brava comica,  e invece è molto altro;  è anche una brava scrittrice,  che nei sui libri parla di dolore, infanzia, felicità, sentimenti  mai  sopiti, tragedia, ricordi e molto molto ancora.

Una piacevolissima sorpresa.

Ci sono molti modi di combattere la sofferenza;  ci sono molti modi di sentirsi vivi  ed ancorati alla gioia.

Marchesini ci ha appena ampiamente dimostrato il suo.

Non è nemmeno il suo primo tentativo ben riuscito; prima di questo secondo  libro  aveva già pubblicato con successo  Il terrazzino dei gerani timidi, edito Rizzoli.

Ce lo raccontò nel suo passato appuntamento   A che tempo che fa

Compie questa delicata operazione   espressiva   con   l’intelligenza e la carica intellettuale tipica degli    scrittori di lungo percorso, insieme al suo  parlato  inequivocabile, inimitabile ed irripetibile, lei che ha   calcato le scene  teatrali  imitando  tutti   e  facendoci  ridere a crepapelle.

Anna ride, Anna  racconta,  Anna  si concede dopo mesi e mesi interi di isolamento e  solitudine totale dedicati alla scrittura, e poi  Anna interrompe  preoccupata   il suo  interlocutore,  appena egli dovesse dire troppo  della sua creatura,  che invece deve restare celata perchè  il lettore la scoprirà da sè   solo leggendola.

Sembra un’eterna bambina   sprofondata nella poltrona   davanti al pubblico e davanti  ai continui sorrisi compiaciuti   che l’amico  Fazio  continuamente   le rivolge.

Che  meraviglia ragazzi scoprire  che ci sono così incantevoli   doni  che ci circondano  in ogni dove, senza che nemmeno noi se ne abbia  a saperlo…

Ma poi arriva quella scatola magica che si chiama televisione  dove una volta entrati  si diventa  automaticamente parte della storia;  se  ci vai per raccontare  cose  serie  con la leggerezza  di questa donna,  buchi lo schermo;  se ci vai  solo per   fare la tua comparsa,   qualunque essa fosse, peccato, avrai buttato via la tua grande occasione.

Grazie     Anna che dopo averci fatto ridere ci fai anche riflettere e sorridere.

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