Anno 2013: il ritorno dei valori (e della politica).

Creato il 02 gennaio 2013 da Mauro @2tredici
All'inizio del nuovo anno è d'uso formulare buoni propositi e buoni auspici affinché il futuro sia (possibilmente) migliore del passato. Ma cosa possiamo augurare (ed augurarci) per consentire al nostro Paese di uscire dal pantano in cui versa ormai da tempo?
Per coloro che amano navigare contro-corrente non possono esservi dubbi sul fatto che la vera speranza può consistere unicamente nel ritorno della politica, cioè di quel piacere sottile (e, insieme, di quell'alta aspirazione morale) che consiste nel proporre soluzioni per il governo della polis che si basano su dei valori e non soltanto sulla convenienza economica del momento.
Basta, dunque, con la demagogia da bar di quart'ordine che ritiene sporca qualsiasi cosa richiami la politica, basta con i maestri e le maestrine che mettono in cantina la politica in nome dell'emergenza economica, basta con chi sostiene che la Destra e la Sinistra non esistono più.
Al contrario, Destra e Sinistra devono dimostrare di esistere ancora e devono competere con forza, utilizzando gli strumenti offerti dal sistema democratico, per affermare le rispettive idee e i rispettivi valori. Sono idee e valori per i quali un tempo nelle strade e nelle piazze italiane si moriva. Non meritano di essere nascosti sotto il tappeto in omaggio alla congiuntura economica.
La sovranità nazionale, la giustizia sociale, l'amor di Patria, la redistribuzione del reddito, la libertà dell'individuo, il rispetto per la vita umana, i diritti delle minoranze: questi (pescando a caso a Destra e a Sinistra) sono valori. Certamente non lo sono lo spread, il Patto di Stabilità o i parametri di Maastricht.
Torni, dunque, la politica. Restino a casa, beninteso, i politicanti disonesti. Ma sarebbe letale buttare via, con l'acqua sporca, anche il bambino. La nostra democrazia correrebbe rischi serissimi.

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