E’ iniziato un nuovo anno (ancora auguri!), sono quasi finite le feste, periodo di tradizionali libagioni piuttosto abbondanti, automatiche generatrici di inevitabili avanzi …
Spesso, nelle mie ricette, ho inserito qualche suggerimento al volo per aiutare a non sprecare i resti della cucina, o almeno a sprecarne il meno possibile.
Mi sembra di buon auspicio, e coerente con il nome di questo blog, iniziare l’anno ricapitolando tutti i possibili trucchi e suggerimenti che io ho scoperto nel tempo, per non sprecare.
La prima regola, molto semplice, è tenere in ordine (e puliti) frigorifero e dispensa. Io lo faccio regolarmente, e vi assicuro che serve, qualcosa scappa sempre.
Vediamo però in concreto che cosa possiamo fare con i veri avanzi, ovvero quelle quantità di cibo, cucinate o meno, che non basterebbero nemmeno per una porzione (altrimenti, si riscaldano e si finiscono):
- Un pezzetto di formaggio, una fetta di prosciutto o altro affettato, mezza fettina di carne, un pezzettino di pesce ecc: tutti questi ingredienti possono essere inseriti all’interno dell’impasto di una torta salata, e se la quantità è davvero modesta, non influenzeranno il sapore
- Un avanzo di carne, anche crudo, si aggiunge al minestrone (e poi si frulla con il minestrone)
- Anche la crosta del parmigiano si cuoce con il minestrone, e vi garantisco che dopo aver provato una volta, non ne farete più a meno. La crosta cotta non si frulla, ma si mangia ed è buonissima
- Il sugo dell’arrosto può condire una pastasciutta, oppure lo si può aggiungere, durante la cottura (ricordarsi che è già soffritto), a un nuovo ragù o una nuova salsa
- Pasta e riso già cotti e conditi sono ingredienti perfetti per frittate squisite
- I brodi (di carne, di verdura) si possono congelare
- Le verdure cucinate, magari riunite insieme con un minimo di attenzione all’armonia dei sapori, diventano la base per altre frittate o torte salate …
- … e le torte salate si possono congelare
Sistemati gli avanzi natalizi, bisogna affrontare un problema che si pone tutto l’anno: gli scarti delle verdure. Andiamo al mercato, compriamo (e paghiamo) tot chili di prodotti, poi a casa ci vediamo costretti a buttarne mezzi perché troppo duri o comunque immangiabili. Qualche soluzione c’è:
- Procuratevi un guanto scrub per pulire le verdure, così non ci sarà più bisogno di pelare le patate, le carote, i pomodori e altre verdure dalla scorza molto sottile
- Le foglie esterne dei finocchi, la parte bianca degli asparagi, i torsoli di cavolo, cavolfiore e broccoli, i gambi esterni del sedano, le foglie esterne delle insalate o dei rapanelli: tutto questo può essere usato nella preparazione di squisite creme vegetali, da sole o con l’aggiunta di qualche patata, che non influenza il gusto. E’ possibile anche mescolare più verdure, facendo attenzione all’armonia dei sapori.
- Alcune delle verdure indicate sono molto fibrose (finocchi, asparagi e sedano soprattutto) e necessitano, dopo una frullata con il minipimer, di un passaggio con il passaverduta.
- I torsoli di cavolfiore e broccoli, una volta lessati, possono diventare un pesto per condire la pasta: più dietetico (frullati e conditi con olio e sale) o più saporito (saltati con uno spicchio d’aglio, un filetto di acciuga, un pizzico di peperoncino)
- La parte verde delle foglie dei porri si trita e va benissimo nei soffritti, al posto della cipolla
- Le foglie più dure dei carciofi si fanno seccare bene e si usano per preparare infusi e tisane. I gambi si mangiano come tutto il carciofo, e questo spero non sia in discussione.
- Tutti i resti delle verdure, tritati e seccati nel forno (lavoro lunghetto, forno non troppo caldo e mescolate frequenti) servono per profumare minestre brodose o liquidi di cottura per pasta e riso. Attenzione! Sconsiglio di consumarli, ma di inserirli in un colino del tè o in una garza.
Chissà quanto ho dimenticato! Ma basta un po’ di fantasia per trovare anche nuove soluzioni
E infine … compriamo meno, compriamo meglio, informiamoci, consapevoli che, nel nostro piccolo, siamo importanti nell’economia globale. Non risparmiamo solo per noi, ma per il Pianeta.
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