Per uno che si accomiata, un altro decide di vestire la maglia dei Quattro Mori e affrontare la massima serie con l’onere di sostituire il centrocampista belga: è Adryan Oliveira Tavares, il trequartista brasiliano del Flamengo da tempo adocchiato dal patron Massimo Cellino. Eletto nel 2011 miglior giocatore del Sudamericano Under 17, torneo vinto dalla sua Selecao, il giovincello classe 1994, trequartista veloce e sgusciante, è considerato una stellina dalle grandi potenzialità. Arrivato in prestito (la trattativa si è definitivamente conclusa giovedì scorso, 9 gennaio) fissato a 4,5 milioni se esercitato al termine di questa stagione oppure a 5 milioni se esercitato al termine della prossima, Adryan avrà diciotto mesi di tempo per dare conferma di essere, come dicono gli estimatori, l’erede di Zico.
Ma non è finita qua. In questi giorni è maturato sempre più l’interesse per altri due nomi di discreta qualità. Il primo è Luiz Antonio, centrocampista del Flamengo (ex compagno di Adryan), particolarmente imponente; il secondo invece è Andrea Tabanelli del Cesena, giovane protetto di una nostra vecchia conoscenza, Pierpaolo Bisoli, e che a poco prezzo (si parla di 250 000 euro) potrebbe restituire alla mediana il suo equilibrio perduto.
Problemi che di certo non affliggono la linea difensiva. Se Lorenza Ariaudo, a sei mesi di distanza dalla scadenza del contratto che lo legava al Cagliari, ha abbracciato il progetto del Sassuolo (a Cellino andrà un indennizzo di 500 000 euro), le titubanze di Inter e Milan in Italia e del Galatasaray in Turchia – il club di Mancini è deciso per un prestito oneroso fissato a 1,5 milioni con diritto di riscatto fissato a 6,5 milioni, ma i rossoblù non sono d’accordo – e il silenzio dalla “piazza russa” potrebbero trattenere Davide Astori, dal destino molto incerto da uno po’ di mesi a questa parte. La stessa incertezza che caratterizza il caso Michael Agazzi, portiere che sarebbe dovuto partire alla volta di Firenze (da evidenziare un timido interesse da parte dell’Arsenal) e che invece ora si ritrova tra la volontà di non rinnovare il contratto e il pericolo concreto di finire fuori rosa. Il “caso Marchetti” fa molta paura, ma nel frattempo il sempreverde Avramov e il promettente Adan fanno ben sperare.
Si parla di acquisti, cessioni, grandi e piccoli talenti, ma si parla anche della questione stadio. I lavori al S.Elia sono fermi da mesi e la triste cornice di 4800 tifosi in occasione dei match contro il Napoli e Juventus (domani 12 gennaio) hanno fatto riflettere. Lo stadio vuole la sua dignità ed è per questo che dalla prossima settimana la società presenterà i documenti relativi al collaudo dei Distinti e forse potranno ripartire i lavori in Curva Sud. Dopodiché saranno necessarie una nuova convocazione della Commissione Provinciale di Vigilanza e la valutazione dei documenti, intervallate da due nuove udienze relative al noto caso Clarin Italia. L’obiettivo è riportare lo stadio a 16 000 spettatori. Ma soprattutto l’obiettivo principale del Cagliari e di tutta la truppa è continuare in questo nuovo anno a seguire gli ambiziosi progetti di prima.
Gianmarco Cossu
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