AnnoZero VS Alfa Romeo MiTo

Da L'Immagine Allo Specchio

Vedo che sul sito del «Corriere della Sera» un articolo porta questo titolo: MiTo denigrata. Fiat chiede i danni ad AnnoZero. Ci penso un po’ ed esclamo: «È giusto!».
Nell’ultima puntata della trasmissione condotta da Michele Santoro, infatti, è andato in onda un servizio che aveva la finalità di comparare tre automobili: l’Alfa Romeo MiTo, la Citroen DS3 THP e la Mini Cooper S. Come è stato eseguito tale confronto? Semplicemente facendo “correre” su un circuito le tre auto per vedere quale arrivava prima al traguardo. (Per la cronaca l’Alfa è arrivata ultima). A fronte di questo la Fiat farebbe bene a dare una bella stangata legale all’ideatore del servizio e alla trasmissione che lo ha mandato in onda. Per due motivi: 1) Il messaggio che è passato è che le auto vengono vendute per fare le gare; 2) Non sono stati presi in considerazione valori oggettivi come stabilità e tempo di frenata, sospensioni, abitabilità, consumi, sicurezza ecc.
Per concludere: quello che gli sventurati come me hanno visto era un servizio di serie Z, un servizio da giornalista incompetente. Sarebbe meglio che chi lo ha pensato si metta a fare un altro mestiere.
Il suo intento era quello di dimostrare la cattiva qualità dei prodotti Fiat? Bastava chiedere informazioni al sottoscritto. In soli tre anni ho praticamente cambiato ogni pezzo della mia macchina, una Lancia Y del ’97 (modello vecchio per intenderci): cruscotto colloso, sospensioni scariche, fili ossidati e/o rotti, tubi di plastica secchi e crepati e chi più ne ha più ne metta. Per dimostrare che la Fiat fa prodotti scadenti non serve una prova su pista, basta chiedere.

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