Ieri sono stati ufficialmente annunciati i titoli dei sedici romanzi che concorrono per la nona edizione del Premio internazionale per il romanzo arabo (IPAF/Arabic Booker).
I libri sono stati selezionati da un giuria, ancora segreta, su un totale di 159 romanzi pubblicati in arabo negli ultimi 12 mesi e provenienti da 18 paesi.
L’Egitto la fa da padrone con ben tre autori nella longlist, seguito da tre autori palestinesi, due siriani, due libanesi, due marocchini, due iracheni, un autore dal Kuwait e uno dal Sudan.
Tre autori hanno meno di quarant’anni, ci sono due opere prime (Tareq Bakari e Abdelnour Mezine) e due autori erano già stati nelle fasi finali del premio (Rabi’a al-Madhoun e Muhammad al-Mansi Qandil, finalisti all’edizione 2010).
Ancora una volta però, sono pochissime le donne candidate al premio: solo tre. E nei nove anni di vita del Premio, solo una scrittrice ha vinto: alla saudita Raja Alem il premio è stato assegnato nel 2011, in condivisione però con lo scrittore marocchino Mohammed al-Achaari.
Marcia Qualey, di arablit, aveva cercato di dar conto qui dell’assenza di donne negli elenchi dei finalisti IPAF (e non che l’argomento sia esclusivo del mondo arabo, solo pochi giorni fa – vi ricorderete – è scoppiata la polemica al prestigioso Premio per il fumetto di Angoulême, che non aveva candidato neanche un’artista donna tra i 30 finalisti).
Secondo il Presidente della giuria, “scegliere tra i titoli in concorso è stato difficile a causa dell’alta qualità dei romanzi” e questi libri “si occupano di alcune delle tematiche attuali del mondo arabo – dalla vita di ogni giorno, alle più ampie questioni politiche e sociali – e nel mentre condannano la violenza, il confessionalismo (politico, religioso e tribale) e le attuali dittature”.
I titoli sono i seguenti, qui elencati per ordine alfabetico del paese di provenienza degli autori:
EGITTO
Mohammad Rabi’, Otared (Mercurio) / Dar al-Tanweer Libano
Ibrahim Ferghali, Ma’bad anamil al-harir (Il tempio delle dita di seta) / Manshourat al-Ikhtilaf
Muhammad al-Mansi Qandil, Katiba sauda (Plotone nero) / Dar al-Shorouq
IRAQ
Janam Jasim Halawi, Ahl al-nakhil (La gente del palmeto) / Dar al-Saqi
Hazem Kamal Eddine, Miah mutasahhira (Acque desertificate) / Dar Fada’at
KUWAIT
Taleb al-Rifa’i, Fi al-Huna (Qui) / Platinum Book
LIBANO
Ahmad Mohsin, Warsu qabla qalil (Varsavia poco fa) / Hachette Antoine
George Yaraq, Haris al-mauta (Il guardiano dei morti) / Manshourat Difaf
MAROCCO
Tareq Bakari, Numidia / Dar al-Adab
Abdelnour Mazine: Rasa’il zaman al-asifa (Lettere di un tempo in tempesta) / Manshourat Slaiki Akhawayn
PALESTINA/GIORDANIA
Laila al-Atrash, Taranim al-ghiwaya (I canti della tentazione) / Manshourat Difaf
PALESTINA
Mahmud Shaqir, Madih li-nisa’ al-a’ila (Elogio per le donne della famiglia) / Hachette Antoine
Rabi’a al-Madhoun, Masa’ir: concerto al-Holokaust wa al-Nakba (Destini: il concerto dell’Olocausto e della Nakba) / Maktabat Kil Shi
SIRIA
Mahmoud Hasan al-Jasim, Nuzuh Maryam (L’esodo di Mariam) / Dar al-Tanweer Egitto
Shahla al-‘Ujaily, Sama’ qariba min baytina (Il cielo vicino casa) / Manshourat Difaf
SUDAN
Hamed al-Natir, Nubu’a al-Saqqa (La profezia di Saqqa) / Dar al-Tanweer Tunisia
Tra questi sedici romanzi, i giurati ne sceglieranno solo sei da portare in finale. L’annuncio dei sei finalisti verrà dato il prossimo 9 febbraio nel corso di un incontro – conferenza stampa che quest’anno si terrà a Muscat in Oman.
Il vincitore della nona edizione del premio verrà invece annunciato come ogni anno ad Abu Dhabi la sera prima dell’inizio della Fiera internazionale del libro di Abu Dhabi.
(Grazie a Rabii El Gamrani per il supporto nella stesura di questo post!)