Nei giorni scorsi SEGA e Creative Assembly hanno svelato il prossimo capitolo di Total War, saga che ha di fatto creato la strategia moderna su computer. Attila costituisce un episodio standalone (senza bisogno cioè del gioco base per essere fruito) e arriverà su PC e Mac nel febbraio del prossimo anno. L’annuncio del nuovo capitolo giunge pochi giorni dopo l’approdo su Steam dell’Emperor Edition, edizione ampliata e migliorata di Total War: Rome II. Anche Attila, come tutti i titoli della serie, sarà un ibrido tra uno strategico a turni e in tempo reale.
Guardando a questo capitolo della saga è facile fare un parallelismo con Barbarian Invasion, gioco uscito nel 2005. Come Barbarian Invasion è stata l’espansione di Rome: Total War, così Attila si presenta come una grossa espansione per Rome II, con la differenza che può essere giocato senza il titolo base. Il periodo storico è più o meno lo stesso: Attila è ambientato nel 395 dopo Cristo e ci farà vivere il momento di decadenza dell’Impero romano d’Occidente prima della caduta avvenuta nel 476, quando esso aveva ormai raggiunto un’estensione territoriale enorme e difficilmente gestibile e tentava debolmente di far fronte all’invasione dei popoli barbarici, oltre che ai gravi problemi sociali e politici interni. In questo senso la minaccia più tremenda è rappresentata appunto da Attila, re degli Unni, la cui armata avanza come una calamità attraverso l’Europa riducendo in fuoco e fiamme tutto ciò che incontra.
Esattamente come Barbarian Invasion alzava l’asticella della difficoltà rispetto a Rome, anche Total War: Attila implementerà una campagna impegnativa e difficile, pensata apposta per i veterani della serie: gli sviluppatori hanno persino parlato di un’atmosfera “apocalittica”. La mappa di gioco invece comprenderà un territorio più esteso di quello visto (e conquistato) in Rome II. Janos Gaspar, project leader, ha dichiarato: “Vogliamo spingere i giocatori ai limiti delle proprie abilità per sopravvivere alle avversità, e vogliamo che adorino ogni minuto speso nel gioco”. Tra le fazioni giocabili, confermati l’Impero romano d’Occidente e quello d’Oriente, ma probabilmente non mancheranno anche popoli cosiddetti “barbari”. Paradossalmente però, e al contrario di Barbarian Invasion, Creative Assembly ha dichiarato che non si potrà controllare in alcun modo Attila né il suo esercito, scelta che ha lasciato perplessi i più.
Per quanto riguarda il gameplay faranno il loro ritorno funzionalità non presenti in Rome II, tra cui l’albero genealogico delle famiglie e il fuoco dinamico che si può propagare rapidamente divorando strutture, edifici e persino soldati. Interessante notare come proprio Barbarian Invasion a suo tempo avesse introdotto, per la prima volta nella serie, la gestione delle fiamme, permettendo di giocare battaglie notturne in cui catapulte e frecce infuocate rivestivano un ruolo di primaria importanza. In Attila debutterà inoltre la possibilità di costruire barricate e palizzate negli assedi per difendersi dai soldati nemici e spezzarne la carica.
Tecnicamente il motore è lo stesso già ammirato in Rome II con un aumento generale del livello di dettaglio e qualche miglioria grafica per rendere ancora più suggestivo l’impatto estetico. Per poter mettere le mani su Total War: Attila l’appuntamento è dunque a febbraio 2015, dieci anni dopo l’uscita di Barbarian Invasion.