Anonima Lettera per un Anonimo Supervisore

Da Momo @Kur0M0m0
Cara supervisore,
le scrivo per dirle di svegliarsi.
Lei lo sa che non è la regina di chissà quale regno?
L'ultima volta che ci siamo incontrate è stato terribile: sentirsi schiacciati dalla sua onnipotenza, con quella voce sottile ma al tempo stesso tagliente, sentirsi come il letame.... mai successo!
Credeva di sedere su un trono di cristalli? Ma lo sa che in realtà il posto in cui dimora è un tugurio di scartoffie?
Si svegli! Non sono una matricola, una soldatessa. Sono una studentessa, con i suoi limiti e pregi.
Sa che sentire la sua voce così sottile è come sentire una nota stonata partita da un violino, stridulo e fastidioso, o ancora peggio le unghie sulla lavagna?
Avere i brividi per le sue parole "Le devo dire alcune cose", come se dovesse rimproverarmi di chissà quale colpa, non comprendendo con quale soggetto abbia a che fare, nella sua umanità  nei suoi limiti, e di conseguenza nei suoi sbagli... queste sono le telefonate che non auguro mai a nessuno di prima mattina!
Noi sudditi dobbiamo essere carini e coccolosi, come i pinguini di Madagascar, leccare il di dietro con carinerie fasulle mentre l'ingiustizia ci calpesta... o è semplicemente che non voglio ammettere i miei sbagli?
Lei dice? Colpa mia? Ha ragione, sicuramente una parte delle colpe me ne assumo pienamente la responsabilità, come da buon studente.
La fretta, la mia dannata fretta mi ha fatto inciampare nel primo errore, poi mi sono rialzata.... ma questa volta cosa succederà? Cadrò nell'oblio dell'errore?
Lo scoprirò domani, incontrandola.
Già, lo saprò domani, nel suo tugurio che chiama ufficio, con tanto di scartoffie e di relazioni lette e barrate con tanto di righe rosse. Quelle sono le supervisioni di lavori costretti per il bene del nostro sapere, ma se il sapere è fatto solo di concetti  che gusto c'è ad imparare?
Due concetti e due virgole sono elementi di vitale importanza? Crede che noi studenti siamo macchine assorbenti di battute e caratteri time new romans?
Per questo le scrivo, per sfogare i miei limiti e le mie domande che tanto mai nessuno risponderà.... maldetta condizione statica.
Dopo averle riferito ogni mio pesiero indigesto le auguro una buona giornata
sedendo su quel trono d'un tugurio, ormai
destinato ad inghiottirla nella sua mania d'onnipotenza.
Disgustosi Cordiali Saluti.
Momo