ANSELM KIEFER, Galleria Lia Rumma di Milano – mostra Der fruchtbare Halbmond La Mezzaluna fertile

Creato il 06 settembre 2012 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

Anselm Kiefer
The Shape of Ancient Thought, 2012
Electrolysis on photographic paper mounted on lead sheet
307x440x4 cm
ⓒAnselm Kiefer
Photocredit: Charles Duprat
Courtesy Lia Rumma Gallery, Milan/Naples

ANSELM KIEFER alla Galleria Lia Rumma di Milano (MAPPA) con la mostra Der fruchtbare Halbmond / La Mezzaluna fertile. Inaugurazione: sabato 15 settembre 2012, ore 17.00 – 20.00. L’esposizione di Kiefer resterà aperta fino a novembre. - Quando tutto sta per finire, ricomincia. E’ un’affermazione relativa alla ciclicità della vita? E’ il disegno di un cerchio? Un auspicio? Un flashback? Una connessione tra le estremità di una linea che attraversa un universo non rettilineo? E’ la base sulla quale si installa lo storico prima che qualunque osservazione delle fonti del passato lo porti al famoso “presente storico”? E ancora: è il grande, implicito, utile, messaggio universale dell’Arte?.. Non conosciamo un artista contemporaneo che sia riuscito a evocare queste e qualche altra decina di domande correlate più di quanto riesca Anselm Kiefer. E’ riuscito, Kiefer, a spezzare certi incantesimi, certe formule abracadabra: la Parnassiana art pour l’art, la fine della Pittura, l’autoreferenzialità dell’Arte … e a riportare il racconto nell’opera partendo dalla particella elementare: quella che fa vivere il linguaggio (qualunque linguaggio) come unica risorsa del genere umano. La nascita di ogni lingua. Questo e nulla più. Il luogo dove ciò si renda immediatamente attuabile, disponibile e , quindi, visibile. Il luogo dell’Arte: il luogo dove tutte le lingue possono essere parlate – insieme. Il luogo – l’opera – che precede il Discorso. E, naturalmente, anche quell’insieme di discorsi che formano la cosiddetta prospettiva storica. … Anselm Kiefer, 2011: “Che cos’è la storia? La storia non esiste in modo obiettivo. È puramente soggettiva. È nelle mani degli artisti, come lo era nelle mani di Dio nella Genesi. È ciò cui, innanzitutto, si deve dare forma. Che cosa fa l’artista? Disegna connessioni. Tesse l’invisibile trama tra le cose. Si tuffa nella storia, sia essa la storia del genere umano, la storia geologica del pianeta o l’inizio e la fine dell’universo conosciuto. Per la scienza o la politica l’arte non ha un uso tangibile; eppure, senza l’arte non c’è nulla. Che siamo indifferenti al lavoro degli artisti, o che le parole del poeta rimangano non lette, sappiamo che quando tutto sarà finito, l’arte continuerà.” >>

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La Galleria Lia Rumma di Milano inaugura la sua nuova stagione espositiva il 15 settembre 2012 con la mostra Der fruchtbare Halbmond / La Mezzaluna fertile, dell’artista tedesco Anselm Kiefer. Un progetto che si presenta immaginifico ed eloquente per la molteplicità e la ricchezza dei rimandi sottesi, per quel che evoca e per la eterogeneità dei mezzi linguistici con cui si manifesta. Ancora una volta Kiefer, nella sua inesausta tensione creativa “si tuffa nella storia” e immette lo sguardo – il suo, il nostro sguardo – là dove la civiltà è nata, in quel lembo di terra che dall’antico Egitto si estendeva fino alla Mesopotamia. Non è la nostalgia ad animare la sua ricerca, quanto il bisogno di interrogare quel mondo, i suoi regni, le sue città e la materia fragile delle sue architetture. Nei paesaggi argillosi e fangosi che aprono la mostra, disseminati di rovine e di vestigia di antichi edifici, Kiefer restituisce frammenti di passato all’uso dei nostri pensieri. Ciò che precipita non viene dimenticato, messo da parte, ma è luogo ancora aperto di costruzione del sapere futuro e di confronto tra Oriente e Occidente.

Anselm Kiefer
Der fruchtbare Halbmond, 2009
Acrylic, oil, shellac and sand on canvas
430x760x8 cm
ⓒAnselm Kiefer
Photocredit: Charles Duprat
Courtesy Lia Rumma Gallery, Milan/Naples

Appare chiara, nei tre lavori intitolati alla Mezzaluna Fertile, la straordinaria capacità dell’artista di catturare, rinnovandola, l’energia che si sprigiona in quel mondo babelico insieme al valore assunto dalla dispersione e dal caos. Ne è ulteriore testimonianza la suggestiva scultura Bavel Balal Mabul: una vecchia macchina tipografica dalla quale fuoriescono lingue di piombo che corrono in ogni direzione, generando un’eco prolungata e inarrestabile di immagini di costruzioni architettoniche e di torri, ancora. Alcuni degli episodi chiave del Libro della Genesi – la Torre di Babele, la confusione delle lingue, il diluvio – sintetizzati onomatopeicamente nel titolo della scultura, si offrono come paradigmi della creazione tout court, della nascita del linguaggio e della ricchezza della differenza.

Anselm Kiefer
Bavel Balal Mabul, 2012
Mixed media
190x380x95 cm
Unrolled flms, variable dimensions
ⓒAnselm Kiefer
Photocredit: Charles Duprat
Courtesy Lia Rumma Gallery, Milan/Naples

Ma se compito dell’artista è anche “disegnare connessioni”, “tessere l’invisibile trama tra le cose”, i lavori della nuova serie The shape of ancient thought, evocano sincretiche intese tra tempi e pensieri solo apparentemente distanti. Le affinità tra la filosofia greca presocratica e la sapienza indù, indagate da Thomas McEvilley in un saggio del 2002, prendono forma attraverso quel processo di elettrolisi sperimentato per la prima volta dall’artista in occasione della personale veneziana presso la Fondazione Vedova nel 2011. Le opere si presentano come velari di piombo – materiale per antonomasia del laboratorio artistico di Kiefer – su cui immagini fotografiche di templi greci e templi indiani si confondono sotto gli effetti dell’azione chimica, in una assoluta circolarità tra energia che trasforma la materia e memoria, sostanza incandescente della storia e della natura umana. Al lessico alchemico allude anche Il mistero delle cattedrali con cui l’artista celebra la sfuggente figura di Fulcanelli, autore nel 1926 di uno testi chiave dell’interpretazione della Grande Opera.

Anselm Kiefer
Fulcanelli – der Sprache des Vögel, 2012
Photographs – 19 double pages + cover & back
100x60x5 cm
ⓒAnselm Kiefer
Photocredit: Charles Duprat
Courtesy Lia Rumma Gallery, Milan/Naples

Anselm Kiefer nasce nel 1945 a Donaueschingen, Germania. Fino al 1993 lavora a Buchen, Germania. Nel 1993 si trasferisce a Barjac, Francia. Dal 2007 vive e lavora a Parigi. Le sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo e nelle più prestigiose collezioni private. Nell’ottobre del 2007 tre dei suoi lavori sono entrati a far parte delle collezioni del Louvre. Nel 1999 ha ricevuto a Tokyo, dalla Japan Art Foundation, il Praemium Imperiale Award e nel 2008 il Peace Prize della Fiera del Libro di Francoforte, assegnato per la prima volta ad un artista. Nel 2010 gli è stata assegnata la cattedra di Création artistique al Collège de France. La prima personale di Anselm Kiefer da Lia Rumma risale al 1992. Da allora, la collaborazione si è sempre più consolidata, raggiungendo uno dei suoi momenti apicali nella realizzazione dei Sette Palazzi Celesti, installazione permanente con cui nel 2004 l’Hangar Bicocca di Milano ha inaugurato le sue attività.

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ANSELM KIEFER

Der fruchtbare Halbmond / La Mezzaluna fertile

Galleria Lia Rumma di Milano

inaugurazione: sabato 15 settembre 2012, ore 17.00 – 20.00

orari galleria: martedì- sabato ore 11.00 – 13.30 / 14.30 – 19.00

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Galleria Lia Rumma

http://www.liarumma.it/

Via Stilicone, 19, Milano
Tel.+39.02.29000101
Fax:+39.02.36511702
info@liarumma.it

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MAE Milano Arte Expo -milanoartexpo@gmail.com- ringrazia Galleria Lia Rumma per il comunicato stampa e le immagini delle opere di Kiefer

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