L’ansia rappresenta un campanello d’allarme che viene attivato nel nostro corpo in caso di pericolo.Il problema si presenta quando vediamo pericoli esterni in ogni cosa.La prima cosa che si riscontra in caso di ansia sono le sensazioni fisiche: difficoltà respiratorie, nodo allo stomaco, dolore al petto...Tuttavia, prima che il segnale di allarme arrivi al cervello, si insedia un pensiero automatico, quasi inconsapevole.
Facciamo un esempio: mi siedo davanti al pc perché ho molto lavoro in sospeso e poco prima che si avvii il programma inizio a sentirmi male (il respiro si fa corto, lo stomaco si stringe...). Cosa succede? Cosa ha scatenato questa reazione? Senza nemmeno rendermene conto mi si è fissato un pensiero in testa: "mamma mia quanto lavoro mi rimane da fare, oggi non lo finirò di sicuro". Questa idea di non riuscire a fare le cose e non riuscire a concludere il lavoro in sospeso ha fatto comparire l’ansia. E che ne facciamo solitamente dell’ansia? Cerchiamo di metterla a tacere. Accendiamo la radio, ci alziamo a mangiare qualcosa, fumiamo una sigaretta.
Normalmente esiste la tendenza a farsi dei pensieri che contengono messaggi estremamente negativi e catastrofici che paralizzano e demoralizzano.
La cosa importante è individuare tali pensieri ansiosi e offrirsi un’alternativa più positiva e tranquilla prima che si risvegli la risposta ansiosa e, in tal modo, ricuperare il controllo della situazione.
Coraggio, funziona!