Antarctica Blog Tour — Tappa Sei: I Figli di Atlantide

Creato il 04 marzo 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Vittoria L. A.

Cari lettori, Benvenuti alla sesta tappa dell'Antarctica Blog Tour, un vero e proprio tour, attraverso i migliori siti e blog letterari del web, incentrato sul romanzo Antarctica di Mario De Martino, in libreria per Casini Editore dalla fine di marzo 2012Oggi faremo una piccola digressione su un altro libro di Mario, uscito sempre per Casini, dal titolo I Figli di Atlantide
I Figli di Atlantide è un fanta-thriller, ovvero un romanzo in cui l'elemento thriller si fonde col fantastico (o meglio con l'urban fantasy), dando vita a una storia “reale” e, appunto, “fantastica” allo stesso tempo. Ma, diciamocelo, in un romanzo che parla di Atlantide come potrebbe essere altrimenti? I Figli di Atlantide è un romanzo sui misteri. In effetti, il mito del continente perduto non è che il pretesto per spingere lo sguardo più in là, in un abisso di conoscenze tenute nascoste ai più. In una citazione del premio Nobel Nicholas Murray Butler, riportata nel testo, si legge: 

“Il mondo è diviso in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fa produrre gli avvenimenti; un gruppo un po' più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro compimento; e infine una vasta maggioranza che giammai saprà ciò che in realtà è accaduto.”
Il tema attorno al quale si sviluppano le vicende narrate ne I Figli di Atlantide è, infatti, il Nuovo Ordine MondialePer farvi meglio conoscere questo (giovane) autore e la sua penna, troverete insieme alla recensione del libro, anche la videointervista fatta durante il Lucca Comics and Games 2011. Enjoy!
I Figli di Atlantide Trama: Robert Gray, funzionario dell'FBI di New York, indaga su un delitto che sembra senza soluzione. Gli unici indizi sono una stella a sei punte e una carta dei tarocchi. Gli unici punti di contatto tra Ivan, Sarah e Seiji sono invece un medaglione, un'antica civiltà, un'iscrizione arcana. I tre giovani vivono in tre luoghi diversi e lontani e non si sono mai incontrati. Ma le cose sono destinate a cambiare, perché sono stati scelti per sciogliere un enigma antico e sfortunato. Porteranno a termine una missione iniziata tanti, troppi secoli prima, una missione che affonda le sue radici nel pericolo e nell'irrazionale. Che intenzioni hanno i misteriosi adepti della setta Chrysalis? Quali terribili conseguenze porterà l'instaurazione del nuovo ordine mondiale? Sui governi di tutto il mondo incombe una minaccia terribile. La salvezza del genere umano dipende da Ivan, Sarah e Seiji, sempre che sappiano mettere a frutto il misterioso potere del medaglione e l'ammonimento in esso contenuto: Bene vixit qui bene latuit.


Di seguito, un estratto della presentazione del romanzo:
RECENSIONE

“Oceano Atlantico, 9.600 a.C. circa …Valle di Anáhuac, America del Nord, estate 1938 …Washington D.C., 25 Aprile 2011 …”
Inizia con un viaggio nel tempo il prologo de “I Figli di Atlantide”. 9.600 a.C, 1938, 2011. Un tema, quello del viaggio, che si ripete nel primo capitolo, anche se questa volta non è tanto il tempo ad aver importanza, quanto il luogo, o meglio, i luoghi in cui ci ritroviamo: Londra, New York, Tokyo. Luoghi in cui incontriamo i tre protagonisti di questa storia, definita dallo stesso autore un “fanta-Thriller”: Ivan ,Sarah e SeijiTre ragazzi diversi per carattere, nascita ed estrazione sociale, ma misteriosamente accomunati da un messaggio, che li vuole riuniti in un unico posto con data ed ora uguali.
Dopo quell’incontro, le loro vite prenderanno una piega del tutto inaspettata: tra misteri, enigmi e pericoli da affrontare, scopriranno qualcosa di più su se stessi e creeranno un legame indissolubileUna partita da giocare sul filo del rasoio, con l’incessabile scorrere del tempo e con nemici a cui far fronte. Una partita fatta di mosse, come in un gioco di scacchi. Sette quelle che scandiscono i capitoli; una, “L’ultima mossa”, e l’ottava secondo l’ordine, quella che dichiarerà il vincitore.
Non si può mai raccontare molto della trama di un thriller, onde evitare di privare il lettore del piacere della scoperta e della sorpresa, quindi mi sono mantenuta molto sul generale, limitandomi a poche informazioni. Credo che, mai come in questo caso, proprio per il genere di libro proposto da Mario de Martino sia indispensabile arrivare scevri di qualsivoglia informazione sulla trama, per lasciarsi meravigliare.
Le considerazioni che voglio fare riguardano invece caratteri più generali: il tema trattato, lo stile, i personaggi. Atlantide, con il suo mito, ha affascinato nel tempo autori di ogni genere. Rivisitazioni e rielaborazioni hanno trovato largo spazio, rendendo quindi difficile la proposta di qualcosa di nuovo su questo fronte, lontano da scopiazzature o copia incolla. Mario ha saputo evitare i tranelli e le tentazioni di utilizzare qualcosa di chi aveva scritto prima di lui, proponendo una sua versione originale di questa leggenda. La storia è anche accompagnata da uno stile estremamente fluido, che rende la narrazione scorrevole e piacevolissima da leggere. 
Interessante e azzeccato, il taglio quasi cinematografico della “mosse”, suddivise a loro volta in brevi capitoletti di massimo tre, quattro pagine, che seguono di volta in volta diversi protagonisti (ed antagonisti). Qualcosa di simile, lo si può ritrovare in un telefilm di qualche anno fa, anche quello, se vogliamo, ascrivibile al genere del fanta-thriller”: Heroes. La presentazione di  spezzoni con protagonisti diversi, spesso lontani per tempo e luogo, con la presentazione di situazioni apparentemente scollegate, creava un piacevole senso di curiosità ed attesaCosì succede ne “I Figli di Atlantide, nel quale alcuni tasselli vengono presentati apparentemente senza una ragione, con personaggi che non riusciamo bene ad inquadrare, ma che destano inevitabilmente la voglia di scoperta insita in ogni lettore.
Altro correlazione con la pellicola, questa volta sicuramente non troppo casuale, la possiamo ritrovare in una scena in cui Sarah, una dei tre ragazzi protagonisti, è a lavoro e riceve una “telefonata guida”, che fa tanto Matrix.
– Non dire e non fare niente che possa sembrare innaturale – continuò la voce. –Sei in grave pericolo. – Sarah aggrottò la fronte, senza comprendere. – Come? 
– Fai tutto quello che ti dirò. Sei sorvegliata. Un passo falso e potrebbe accaderti qualcosa.  
La “voce guida” non è quella di Morpheus, e Sarah non è certo Neo, ma, appena letta questa parte, la scena con Keanu Reevs che scatta da un cubicolo all’altro per evitare le sentinelle mi è esplosa nella mente. Riguardo Sarah e gli altri due co-protagonisti, Ivan e Seiji,  c’è da dire che come personaggi risultano abbastanza convincenti, anche se, qui, l’ingenuità e l’inesperienza dell’autore si intravedono maggiormente.
La caratterizzazione, seppur buona, risulta zoppicante, con passaggi che vanno dalla minuziosa psicoanalisi, alla frettolosa descrizioneCredo che la cosa sia dovuta al fattore età. Non me ne voglia l’autore, che so che su questo tema è stato più volte pungolato, ma scegliere dei protagonisti più che ventenni quando ancora non si è superata la soglia dei venti (o forse anche dei 18?) è un nodo non semplice da sciogliere. Le reazioni a determinate situazioni, i loro modi di dire o fare, le interazioni con gli altri personaggi e le lieson amorose, a volte appaiono forzate  e poco naturali o appropriate all’età, che viene conferita ai tre protagonisti.
Anche la scelta di concludere alcune scene in modo un po’ brusco e frettoloso, lascia leggermente interdetti. Situazioni che magari avrebbero richiesto un maggiore approfondimento o spiegazioni più accurate, a volte si risolvono grazie ad un provvidenziale Deus ex Machina. Punti, questi, che sicuramente non mancheranno di migliorare nel prossimo libro, essendo aumentata l’esperienza (e, sì, anche il numero di anni) dell’autore. In definitiva un libro piacevole, nonostante le pecche e le lievi imperfezioni, da leggere e godere per l’idea originale di base e per il bel taglio dal richiamo cinematografico.
LA VIDEOINTERVISTA
ANTARTICA Ma passiamo adesso a parlare del nuovo libro che a Marzo arriverà in tutte le librerie, ancora una volta per Casini Editore. 
1947. Nel corso dell'operazione Highjump il sottomarino USS Rebecca capta un segnale radio VLF in prossimità della costa della Nuova Svevia, in Antartide. Giunti sul posto, i militari rinvengono un imponente velivolo intrappolato nei ghiacci. Il carico che trasporta li lascia esterrefatti: un ordigno luccicante che comincia a trasmettere un misterioso messaggio in codice Morse. Il presidente Truman si convince che il velivolo sia un'arma nazista di ultima generazione. Si mette allora in contatto con l'ex ministro britannico Winston Churchill e chiede di consultare le decrittazioni dei messaggi nazisti effettuate a Bletchley Park. Scoprirà una verità agghiacciante. 1976. Ricoverato in un ospedale psichiatrico per istigazione al suicidio, il dodicenne Mark Weber nasconde un segreto che potrebbe cambiare il corso della Storia. La sua presenza non passa inosservata, e intorno a lui cominciano a muoversi le ombre di chi agogna al potere. Ma... Giorni nostri. Una catena di efferati delitti insanguina le strade di Los Angeles. L'FBI e la CIA intraprendono una pericolosa caccia all'uomo. Cosa si annida nella mente criminale del killer? Quali segreti nasconde il Governo in una piccola isola sperduta nell'Oceano Pacifico?Ma soprattutto, qual è il filo che, a distanza di sessant'anni, lega gli omicidi all'ordigno ritrovato in Antartide?
Se volete tentare la fortuna e cercare di ricevere una copia di Antartica, potete partecipare al giveaway ciccando sul  seguente link: http://www.vizzualforms.com/f/SkP7Pqx6npxcJq1d
Per chi avesse scoperto il blog tour solo oggi, su Diario di Pensieri Persi, ecco l’elenco dei blog in cui andare a leggere cosa è accaduto “nelle puntate precedenti”:
Anteprima: Le Mele del Silenzio http://lemeledelsilenzio.blogspot.com/2012/01/antarctica-blog-tour.html Prima Tappa: Mario de Martino OWS http://www.mariodemartino.com/2012/01/antarctica-blog-tour-tappa-1.html Seconda Tappa: News Libri 

http://newslibri.blogspot.com/2012/02/blog-tour-antarctica-seconda-tappa.html Terza Tappa: Living for books http://www.livingforbooks.com/2012/02/antarctica-blog-tourtappa-3-gli-ufo.html Quarta Tappa: Sognando Leggendo 
http://sognandoleggendo.net/blog/?p=16670 Quinta tappa: Sangue d’Inchiostro http://sanguedinchiostro.blogspot.com/2012/02/blog-tour-quinta-tappa-antarctica-mario.html
La prossima tappa dell'Antarctica Blog Tour avrà luogo domenica 11 marzo 2012 sul blog Il Diario della Fenice (http://diariodellafenice.blogspot.com). Non mancate!
L’Autore... si presenta: Sono nato a Torre del Greco il 30 marzo 1993. Scrivo storie da quando, affascinato dalla sigla de La signora in Giallo, acquistai una vecchia macchina per scrivere in un mercatino delle pulci. All'età di undici anni scrissi un raccontino ispirato alla tragedia del Titanic e da allora capii che la scrittura doveva essere il mio mondo. Ho pubblicato sei libri e partecipato a numerose antologie (molte delle quali approderanno nelle librerie nel corso del 2012). Conseguita la maturità scientifica, mi sono iscritto alla facoltà di Lettere presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Mi piace leggere, disegnare, e dilettarmi nella sceneggiatura cinematografica. Adoro Stephen King, J.K. Rowling, Nick Hornby e la narrativa per ragazzi. Ho recitato a livello amatoriale in una compagnia teatrale (Neapolis, presso il teatro Skené di Portici) e imparato ad apprezzare le pietre miliari del teatro napoletano, dal genio di Scarpetta a quello di De Filippo. Detesto l'ipocrisia, le lenticchie e gli spinaci.
Il sito dell'autore: www.mariodemartino.com La fanpage dell'autore: http://www.facebook.com/pages/Mario-De-Martino/42968845987 La fanpage di Antarctica: http://www.facebook.com/Antarctica.Romanzo La fanpage de I Figli di Atlantide:http://www.facebook.com/ifiglidiatlantide

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