Antarditide/ Polo Sud. L’Esercito Italiano segna il passaggio dell’anno.

Creato il 07 gennaio 2012 da Antonio Conte

Anche personale dell’Esercito partecipa alla spedizione italiana in Antartide che ha preso il via lo scorso mese di novembre, con la riapertura della base “Mario Zucchelli”, a Baia Terra Nova.

Gli uomini messi a disposizione dall’Esercito, su richiesta dell’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA che si rivolge alle Forze Armate per alcune peculiari figure professionali, vanno dalle guide alpine agli specialisti delle trasmissioni, dai medici militari al personale delle forze speciali e agli operatori e manutentori di mezzi per gli spostamenti su ghiaccio o neve e di macchine pesanti per movimento terra.

Nel corso dell’anno saranno nove gli Ufficiali e Sottufficiali, appartenenti a unità del Comando delle Forze Operative Terrestri (COMFOTER) che ne cura la selezione e l’addestramento, ad avvicendarsi nei vari incarichi.

In questo momento la Forza Armata è presente con quattro Ufficiali (un medico, un addetto alle trasmissioni e due piloti dell’Aviazione dell’Esercito, che svolgono mansioni di coordinamento delle operazioni aeree nella sala operativa della base) e tre Sottufficiali (guide e meccanico degli automezzi).

La sala operativa è l’organo tecnico a disposizione del Capo spedizione che pianifica e gestisce tutte le attività “terrestri”, “aeree” e “navali” della spedizione e ne costituisce il centro comunicazioni, con radio e telefoni satellitari, per mantenere costante il contatto con personale e mezzi dispiegati nell’area di competenza, la cui vastità impone spesso la creazione di “campi remoti” per ragioni logistiche o scientifiche e l’esecuzione di traverse (colonne cingolate su neve) per il trasporto dei rifornimenti.

In foto: il Maggiore Dipaola dell’AVES vicino alla base e 4 Ufficiali con l’orologio festeggiano l’arrivo del nuovo anno.
Fonte Difesa Esercito > Comando Aviazione dell’Esercito

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