Per chiunque preferisse una guida video, invece di leggersi una noiosa descrizione scritta da me, qui sono disponibili i video di presentazione della Microsoft, che vi mostreranno visivamente come sia il nuovo Windows 8 (o meglio, come sia la versione di prova del nuovo Windows 8): considerato che io possiedo le capacità grafiche di un’ameba, preferisco affidarmi a video ufficiali, invece di tentare di produrli io stesso. http://windows.microsoft.com/it-IT/windows-8/get-started?page=vid1 http://windows.microsoft.com/it-IT/windows-8/cloud-connected http://windows.microsoft.com/it-IT/windows-8/get-started?page=vid2 Per tutti gli altri, buon proseguimento di lettura e condoglianze.
Per prima cosa, il download. Come si scarica la versione in anteprima di Windows 8? In vari modi, a seconda delle preferenze. Una prima possibilità, consigliata dalla Microsoft, è scaricarlo da questa pagina, utilizzando il programma di installazione di Windows 8. In alternativa, è possibile scaricare una immagine .ISO del sistema operativo (o meglio del suo disco di installazione) da questa pagina, scegliendo lingua (no, non c’è l’italiano) e formato adatti alle proprie esigenze. Optando per la prima soluzione, ossia il programma di installazione, sarà possibile poi creare un supporto di installazione e installarlo sia da DVD, sia da chiave USB, se volete installarlo su un computer differente da quello con cui lo avete scaricato. Con la seconda soluzione, invece, dovrete per forza creare un DVD o una chiave USB da cui eseguire l’installazione. Qualunque soluzione scegliate, ricordatevi di una cosa: NON installatelo mai e poi mai come primo sistema operativo del vostro computer. Create una partizione e installatelo lì, senza toccare il sistema operativo principale. Windows 8 funziona, ma è ancora una versione provvisoria, che sarà sottoposta ad altre modifiche e aggiustamenti vari, prima di diventare definitiva (e lo dovrebbe diventare in autunno). È un sistema operativo che potete usare, ma a cui non è bene affidare l’intero computer: per quello bisognerà aspettare la versione definitiva. Inoltre, se installate Windows sopra un sistema operativo già esistente, non potrete tornare indietro, se non reinstallando il vecchio sistema operativo dal disco di ripristino. Morale della favola: installatelo in un angolo, se proprio lo volete provare, e provatelo solo se siete confidenti di poter risolvere con le vostre forze eventuali problemi di installazione.
Una volta installato, cosa troverete? Un sistema operativo che potrebbe non piacervi (come nel mio caso), oppure che potrebbe affascinarvi. Di certo, non ha il volto del solito Windows, bene o male che sia. E il nuovo volto si chiama Metro (mi piacerebbe conoscere e guardare in faccia i creativi che si inventano i nomi a casa Microsoft...). La prima sensazione che mi dà è quella di un sistema operativo pensato e sviluppato prima di tutto per tablet e dispositivi analoghi, dotati di touchscreen e quant’altro, e riadattato solo in un secondo tempo per funzionare anche coi veri computer. Un buon sistema operativo, sia chiaro, anche se siamo solo alla versione di prova: non è inferiore a Windows 7 e forse lo supera già come prestazioni e rendimento, sotto molti aspetti. E infatti proprio sulla base di Windows 7 è stato costruito, come miglioramento e prosecuzione. Questo aspetto lo hanno gestito bene, il resto è aperto a discussioni e dipende molto dai gusti personali. Il solito desktop non c’è più, o almeno non è in primo piano: al suo posto c’è una serie di piccole finestre, mattonelle, riquadri o come le volete chiamare. In inglese, sono definite “tiles”, ossia tegole, piastrelle. Queste piastrelle si aggiornano in diretta e contengono i collegamenti alle informazioni che dovrebbero essere, secondo i progettisti, le più importanti per noi: troviamo così una finestrella per le previsioni del tempo, una per il browser, una con l’agenda dei nostri appuntamenti, una per le foto e così via. Tra esse, c’è anche il collegamento al caro, vecchio desktop, che diventa in pratica un’applicazione tra le altre, invece di essere lo sfondo immutabile degli eventi. Come dicevo, Windows 8 si può utilizzare in due modi. Se avete un dispositivo touchscreen, sia esso un tablet o un computer attrezzato con schermo apposito, potrete divertirvi ficcando le vostre ditacce sullo schermo e controllando tutto con un tocco, inclusa una pratica tastiera su schermo, se per voi le tastiere su schermo sono pratiche. Questa tastiera, tra l’altro, include anche un suggeritore automatico delle parole giuste, se sbagliate a scrivere qualcosa (tipo Word, per intenderci), e la lingua è la stessa che avete selezionato per il sistema operativo: se Windows 8 è in inglese, la tastiera su schermo sarà quella inglese, eccetera. Se invece preferite le tastiere reali (il mio caso) e non volete abbandonare il vostro vecchio mouse, potrete continuare a usarli come prima... più o meno. Chi ha disegnato l’interfaccia di Windows 8 spinge palesemente verso il sistema a tocco, ma per stavolta ci ha concesso con grande magnanimità di conservare ancora le vecchie abitudini.
Ma lasciamo perdere l’interfaccia e vediamo cosa c’è sotto il cofano. E sotto il cofano, per una volta, troviamo già la maggior parte dei programmi che ci serviranno, senza bisogno di scaricare subito elementi indispensabili come l’antivirus. Windows 8, infatti, è distribuito con Security Essentials, che è un antivirus decente sviluppato dalla Microsoft stessa, accanto al già noto Windows Defender, che invece si occupa di spyware e affini, e al firewall che Windows offre di serie fin dai tempi di XP 2: non è la combinazione migliore che esista, sul piano della sicurezza, ma almeno è già inclusa ed è un inizio. Rispetto ai computer in vendita tuttora, che presentano la versione “a tempo” di un antivirus commerciale, avere un antivirus Microsoft già di serie e incluso nel sistema operativo è un bel progresso e ci voleva proprio. Posso solo sperare che, nel frattempo, Security Essentials sia poi migliorato anche sul piano delle prestazioni, che in precedenza gli facevano perdere punti rispetto a concorrenti come Avira. Il browser in dotazione è la versione di prova di Internet Explorer 10, come era facile aspettarsi: non è la versione definitiva, è bene sottolinearlo ancora una volta, ma già così presenta interessanti novità, che possono piacere o meno. Prima di tutto, prosegue lungo la strada prediletta dai browser di questo periodo, cercando di ridurre al minimo il contenitore e al massimo il contenuto. In pratica, Internet Explorer 10 cerca di rendersi invisibile, per lasciare tutto lo schermo a disposizione dei siti: i controlli di navigazione sono a scomparsa e appaiono soltanto quando richiesti da noi. Inoltre, capovolge la normale struttura di un browser. Letteralmente. La barra degli indirizzi si trova nella parte bassa dello schermo, mentre nella parte alta abbiamo le anteprime delle altre schede aperte (se ne abbiamo altre). Potrebbe richiedere un certo tempo, per abituarsi, ma l’idea non mi dispiace. Tra gli altri miglioramenti, è incluso un filtro apparentemente più efficace contro il malware e offre diversi controlli per la privacy (tanto di moda oggigiorno) e la possibilità di essere mandare a quel paese i siti che amano tracciare i nostri movimenti. In pratica, incorpora diverse funzioni che su altri browser sono fornite da apposite estensioni. Altra novità introdotta da Windows 8 è il Windows Store. Sì, è esattamente quello che state pensando voi e sì, è stato copiato proprio da chi state pensando voi: quando una idea si dimostra funzionante, è normale che anche gli altri la utilizzino. Così è la vita. Dal Windows Store è dunque possibile acquistare nuove applicazioni per Windows, con la certezza che non conterranno brutte sorprese, ma è anche possibile mettere in vendita le applicazioni programmate da noi, sempre per Windows. Al momento, il Windows Store è ai primi passi, nonché coperto da carta di imballaggio, e sono disponibili soltanto alcune applicazioni gratuite (normale, visto che Windows 8 è ancora in fase di sviluppo e lontano diversi mesi dalla sua forma finale), ma per il futuro promette di offrire ampia scelta di applicazioni, sia gratuite sia a pagamento. Se consideriamo il numero di computer Windows in circolazione, possiamo anche crederci. Per concludere, non può mancare il famigerato cloud, di cui tutti parlano e che tutti cercano di promuovere, anche con la forza. Mail, Calendar, Microsoft SkyDrive, Photos, People e Messaging sono i principali servizi (presentati col nome di “apps”, che fa più figo) che troviamo già inclusi in Windows 8 e che hanno come base il cloud. Attraverso il nostro account Microsoft, potremo accedere a questi servizi e ai loro contenuti anche quando ci troviamo su altri computer, o almeno così è promesso: la mia idiosincrasia nei confronti del cosiddetto cloud mi ha impedito di provarlo di persona, a differenza di altri programmi. In particolare, Microsoft SkyDrive può funzionare come un vero e proprio archivio online, in cui possiamo inserire i nostri documenti, per recuperarli puoi su qualsiasi altro dispositivo, purché accediamo al nostro account e presumibilmente purché sia utilizzato Windows 8. Se proprio siamo sicuri di volerlo fare, ovvio.
Considerazioni finali? Beh, con una metafora automobilistica potrei dire che il motore è ottimo, i freni sono impeccabili, l’elettronica funziona a dovere, ma il sedile è una grattugia. E siccome su quel sedile devo trascorrere la maggior parte del tempo, guidare Windows 8 da un computer vero non è la più piacevole delle esperienze, almeno non per i miei gusti. Altri la penseranno diversamente. Un touchscreen magari la migliorerà, ma il touchscreen mi piace quanto una colite mentre aspetto il treno, per cui... Se non fosse per la nuova interfaccia, e tutto ciò che comporta in termini di hardware (il touchscreen!), direi che Windows 8 si presenta già come un bel passo avanti rispetto a Windows 7, pur essendo ancora in fase di prova. Ci sono migliorie da fare e la messa a punto non mi pare ancora al massimo, anche se molto potrebbe dipendere dal dispositivo su cui gira, ma le premesse sono molto buone e il passaggio alla versione finale potrà solo migliorarlo come robustezza. Ma continuo a pensare che sia stato progettato per tablet e poi riadattato a computer veri solo in un ultimo, estremo ripensamento: sui computer fissi, Windows 7 potrebbe durare molto a lungo, forse quanto l’immortale XP. Forse. Vedremo come si metterà il mercato.
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