Descrizione:
Tredici racconti che si snodano nel mondo del fantastico, tra horror e fantascienza con tocchi di urban fantasy. Incontreremo alieni che conducono il telegiornale, un uomo afflitto da un mal di testa molto particolare, un artista americano che dipinge con i gessetti colorati opere d’arte dagli strani poteri. C’è un veterinario che custodisce un segreto terribile che lo porterà sulla soglia della follia, un bambino curioso che ficca il naso dove non dovrebbe, una divinità indù che sta preparando la distruzione di tutta l’umanità e non solo, una donna con il pollice verde il cui amore per le piante si spinge oltre ogni limite, un automobilista sfortunato che incappa negli abitanti di un piccolo paesino del sud che lo coinvolgeranno in una particolare processione. Questo e molto altro nei tredici racconti della raccolta FUORI È BUIO.
L'autrice:
Eleonora Della Gatta nasce nel 1980 a Roma, dove attualmente risiede. Diplomata al liceo classico, è laureanda in Letterature Europee Moderne alla Sapienza. Blogger, scrittrice emergente, web writer e articolista freelance, ha partecipato a vari concorsi letterari e pubblicato diversi racconti e tre romanzi con Il Ciliegio Edizioni (Le Guardiane della Nebbia-il Risveglio, Le Guardiane della Nebbia-il Pooka, Il palazzo dei segreti). Il suo blog è www.aristogatta.com ma potete contattarla anche su facebook alla pagina https://www.facebook.com/AristogattaBlog.
Un assaggio: «È merito mio se siamo entrate in contatto. O forse colpa mia, non so. Tempo fa sono riuscita a scorgerti nello specchio, è durato pochissimo, ma è bastato perché intuissi qualcosa. Il resto me l’ha rivelato la mamma, mi ha detto lei come fare per prolungare la connessione.» Ero incredula. «La mamma? Mia mamma?» «Mia mamma, tua mamma. È la stessa cosa. È la stessa persona, solo che la mia ha effettuato scelte differenti rispetto alla tua.» Avevo alcuni nodi nel cervello, non ero sicura di aver capito bene e al contempo avevo paura di aver compreso fin troppo. «Lei ha capito tutto, semplicemente perché le era capitato sei anni prima. Lei l’ha fatto.» «Fatto cosa?» «Lo scambio di realtà con un’altra se stessa», disse infine. Questo era davvero troppo. «No, questa è pazzia», sbottai. Feci per girare i tacchi e andarmene. «Elisa, aspetta», mi urlò il riflesso, «non avremo un’altra occasione. Abbiamo solo stanotte, poi le nostre realtà si separeranno per sempre e non si incontreranno mai più.» Mi bloccai. Il tono della mia voce, al di là dello specchio, sembrava davvero disperato. «Tu mi stai dicendo che vuoi fare a cambio con me, vuoi rubare la mia vita?» risposi, aspra. «Non voglio rubare nulla, non posso fare un bel niente senza il tuo consenso. È uno scambio, Elisa, tutto qui.»