Anteprima "I giorni chiari" di Zsuzsa Bank

Creato il 05 marzo 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Antonella Albano «UNA MUSICA COI MEZZI DELLA POESIA, UNA FIABA IN FORMA DI ROMANZO, CHE NARRA DI TRE RAGAZZI SCAPPATI AL PARADISO DELL'INFANZIA». Neue Zürcher Zeitung

Cari lettori,

 vi presento un libro da attendere, di una narratrice già molto apprezzata in patria: infatti Zsuzsa Bànk ha già ottenuto prestigiosi riconoscimenti per il suo lavoro. Questo suo nuovo romanzo, che uscirà tradotto in diversi paesi, promette l'atmosfera sognante dell'infanzia con le sue speranze e i suoi dolori, ma anche uno sguardo malinconico e lucido su cosa vuole dire crescere e affrontare la vita per quel che è. Coloro che  l'hanno letto sono rimasti incantati dalla delicatezza di sentimenti che l'autrice ha profuso nelle pagine, ma anche dalla forza di una narrazione profondamente sentita e originale. Titolo originale: Die hellen Tage
Autore/Autrice: Zsuzsa Bánk
Casa Editrice: Neri Pozza
Collana: I narratori delle tavole
Pagine: 464
Prezzo: 18 euro
Data di uscita: marzo 2012
Trama: 
Ai margini di un villaggio nel sud della Germania degli anni Sessanta, là dove cominciano i campi, c'è una casetta di assi sghembe circondata da un giardino di alberi da frutta. La casa è talmente povera che le porte non hanno serratura e al cancello non c'è nemmeno una cassetta per le lettere. Là abitano Aja e sua madre Évi. Un vecchio cappello giallo in testa sottratto all'armadio della mamma, le mani piccole e i piedi minuti, Aja trascorre gran parte del suo tempo nel giardino. Ritta sulle sue lunghe gambe smilze, che sembrano tagliate nel legno, le unghie smaltate fin sopra la pelle, Évi sorveglia la sua bambina mentre con la mano sfiora le lettere di Zigi, suo marito, spedite da qualche remoto angolo del mondo, dove ogni sera si esibisce come trapezista. Le rare volte in cui Zigi compare al cancello di casa, è una festa. I capelli sulla faccia, i ricci arruffati che se ne vanno in tutte le direzioni, un paio di scarpe scure con il cuoio crepato sui lati che, con le stringhe slacciate, misteriosamente non scappano via, Zigi salta indietro sulle mani e torna sui piedi come se volasse per il giardino di Évi. Allora Aja lo guarda orgogliosa e Seri e Karl, i suoi piccoli amici, sgranano gli occhi per lo stupore. Ma poi ad Aja non restano che giorni, settimane e mesi in cui di Zigi vi è solo un fascio di disegni tra le tazze del mattino o tra le calze e le camicie riposte nei cassetti. Anche Seri e Karl, tuttavia, devono fare i conti con mancanze dolorose. Seri era nata da poco quando sul ponte del traghetto legato a una riva del Neckar, sotto i rami dei salici e nella luce gialla del pomeriggio, suo padre si portò improvvisamente le mani al petto e alla gola e si spense poi tra le braccia di sua madre. Una tragedia, misteriosa e straziante ha offuscato, invece, l'infanzia di Karl: in una bella giornata di primavera, il suo fratellino è salito sull'auto di uno sconosciuto ed è scomparso nel nulla. Come per un incanto, la vita in comune dei tre bambini, nell'atmosfera stralunata e idilliaca del villaggio e del giardino di Aja, sembra rimuovere ogni lutto. I giorni chiari e lieti dell'infanzia hanno il sopravvento, e l'esistenza è spensierata sotto lo sguardo amorevole delle madri. I ragazzi si giurano amicizia eterna e si scambiano la promessa di restare per sempre fedeli ai sogni dell'infanzia. La vita adulta, però, coi suoi compromessi e le sue disillusioni, le sue sconfitte e i suoi lati oscuri, è in agguato. Venti anni dopo, trascorsi gli anni dell'università e un soggiorno comune a Roma, Aja, Seri e Karl si ritrovano nel villaggio della loro infanzia a fare i conti con insospettabili segreti familiari, a lungo gelosamente custoditi, e con inimicizie e tradimenti inaspettati. I giorni chiari è un grande romanzo che, con uno stile sospeso e struggente, cattura il lettore e lo porta per mano attraverso un mondo incantato.  Un grande romanzo «amato dai lettori... sull'amicizia e l'amore, la fedeltà e il tradimento, e la fugacità dell'idillio». Literaturzeitschrift L'infanzia incantata di Aja, Seri e Karl in un romanzo in cui «è la vita stessa che parla». Die Zeit L'AUTRICE Zsuzsa Bánk, nata nel 1965, dopo aver lavorato come libraia, ha intrapreso gli studi di giornalismo, scienze politiche e lettere nelle università di Mainz e di Washington. Vive a Francoforte con il marito e due figli. Il suo primo romanzo, Der Schwimmer, ha ricevuto grande consenso di critica e pubblico e numerosi premi, tra cui il Deutscher Buchpreis. 


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