In attesa dell'uscita in edicola il giorno 1 di settembre 2012 del nuovo romanzo storico di A. J. Forrest, vi proponiamo un'intervista con l'autrice e vi diamo in anteprima un breve estratto de "Il cerchio del destino" con una piccola presentazione. Sarete sicuramente d'accordo con me: un romanzo da non perdere! PS: ...e bella la copertina!
IL CERCHIO DEL DESTINO
di
Alexandra J. Forrest
Autore: Alexandra J. Forrest
Editore: Harlequin Mondadori
Collana: Grandi romanzi storici
Pagine: n.d.
Prezzo: € 6,00
Disponibile on line dal 17 agosto, clikka qui!
Trama:
Quando Kayla e Robert si incontrano in un caldo pomeriggio estivo e si giurano eterno amore sulla pietra sacra di un antichissimo cerchio di pietre, è come se la potente magia dei Druidi li unisse in modo indissolubile. L’odio ancestrale tra le loro famiglie li costringe a separarsi, eppure otto anni dopo, allorché le loro strade si incrociano di nuovo, la passione torna a divampare, più intensa e travolgente che mai. E questa volta i due giovani, più adulti e maturi, non sono disposti a rinunciare al sentimento che li unisce e che nemmeno il tempo è riuscito ad affievolire. Il destino sembra accanirsi su di loro, ponendoli di fronte a ostacoli, avversità e inganni… Ma sarà più forte del loro amore?
Intervista a cura di Irene Pecikar
Benvenuta nel nostro salotto letterario, Alexandra alias Anjeline. Ci siamo conosciute in occasione dell’uscita del tuo romanzo “Al Servizio della Regina”. Ora ci rincontriamo per l’anteprima de “Il Cerchio del Destino”. Due ambientazioni diverse, incentrate sempre però su una storia d’amore forte. In quest’ultimo romanzo parli di leggende e di miti, e sono certa che non mancherà l’avventura, dico bene? Ci accenni qualcosa?
Grazie a voi per l’ospitalità. Incontrarvi è sempre un piacere. Che ne dite del mio nuovo alias? Ancora non so se lo potrò usare per firmare qualche libro, ma… si vedrà.
Come nasce questo romanzo?
Dal fascino che esercita su di me la Scozia, soprattutto, e dalla sua storia tormentata, ricca di avvenimenti e personaggi che stimolano l’immaginazione. Avevo riletto da poco “Il Signore di Ballantrae” di Stevenson e “Rob Roy” di Walter Scott, nonché rivisti alcuni film non proprio recenti ma sempre bellissimi proprio ambientati in Scozia. Come non esserne ispirata? Ma, al di là della letteratura e del cinema, volevo cimentarmi con un periodo storico che non avevo ancora affrontato: una sfida a cui non potevo resistere.
Qual è stata la parte che hai scritto con più facilità e quale quella per la quale hai dovuto lavorare di più o impiegare più tempo?
E’ stato uno dei romanzi più impegnativi che abbia scritto finora. Vi sono state diverse rielaborazioni del testo nel corso delle varie stesure e parecchie limature per rendere meno crudo il linguaggio e meno violente alcune scene. Impresa non facile volendo mantenere l’intensità della storia e trasmettere alle lettrici qualche brivido.
Dipende. Ci sono idee che si sviluppano per loro intima forza e te le ritrovi lì, quasi pronte per essere scritte. Altre, invece, richiedono un’elaborazione più complessa e si sviluppano un po’ per volta, man mano che si procede e fluisce l’ispirazione. La creatività ha processi misteriosi e accade talvolta che nella mia mente prenda forma una trama quasi senza che io ne sia consapevole. Magari mentre mi dedico ad altro. Poi, d’improvviso, c’è la folgorazione e sono pronta a partire. E lo devo fare subito, altrimenti non trovo pace! Però, secondo la mia esperienza, è meglio quando si parte da un’idea di base e ci si lavora sopra pian piano, seguendone gli sviluppi e le possibili varianti, prendendosi il tempo di riflettere. Lo studio dei personaggi e delle loro azioni nel contesto della storia rappresenta una fase complicata. Come fare in modo che l’intero impianto sia omogeneo. E’ un lavoro esaltante, che già a partire dalla ricerca stimola la mia curiosità. E poi, c’è la soddisfazione che si prova nel momento in cui il lavoro è finito e hai di fronte una storia in cui ogni singolo personaggio prende vita. Positivo o negativo che sia, prova dei sentimenti, ama e soffre, lotta per qualcosa o qualcuno. Fantastico.
I tuoi personaggi non sono mai scontati o piatti, anzi: ti ispiri liberamente a qualcuno o come li costruisci?
Ambedue le cose, ma in genere adotto un modello di base, specie per i personaggi maschili. Di solito attori che considero fisicamente adatti a rivestire i panni dei protagonisti delle mie storie. Il resto lo invento secondo la necessità. Ce n’è uno in particolare che è finito parecchie volte nei miei romanzi. Vale anche per i personaggi femminili, però, sebbene con minore frequenza. Per Zenobia, per esempio, ho preso a modello Halle Berry. Bella, sensuale e grintosa come doveva essere una regina guerriera. I personaggi li devo vedere, insomma. Nei romanzi l’eroe deve incarnare l’ideale maschile che ogni donna sogna e desidera incontrare. Non importa se poi non succede nella realtà. Basta sapere che da qualche parte, anche solo nella nostra immaginazione, esiste e ci rende felici. Forte e bello quanto basta, pronto a correre in nostro aiuto se siamo in pericolo e a sfidare il mondo per noi, un po’ “macho”, passionale, tenero e comprensivo… Guerriero, amante, cavalleresco e romantico, proprio come Robert, il protagonista del “Cerchio del Destino”.
Mi piacerebbe dare un seguito al “Cerchio del Destino”, ma questo riguarda il futuro e per ora è solo una possibilità. Di concreto, invece, c’è il romanzo storico ispirato a uno degli ultimi grandi condottieri di Roma, Flavio Stilicone, a cui mi sto dedicando con molto impegno e con grande entusiasmo. Ci ho lavorato saltuariamente, in questi anni, anche per l’impresa enorme di reperire il materiale necessario, ma adesso mi butto a capofitto e non smetto finché non l’avrò finito. E dopo… beh, ho almeno mezza dozzina di storie che attendono la mia attenzione, fra cui un Fantasy e un romanzo per ragazzi. Credo sia il momento del commiato. Mi dispiace lasciarvi, perché potrei continuare per ore, ma non sarebbe carino che occupassi tutto lo spazio. Perciò vi saluto, amiche care. E’ stata una bella chiacchierata e spero vi siate divertite come mi sono divertita io. Un abbraccio a tutte e grazie ancora. La vostra Anjeline.
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Presentazione del romanzo:
Un amore travolgente, selvaggio e indomabile, quello che unisce Kayla e Robert. Un sentimento che il distacco imposto dalle rispettive famiglie non riuscirà a estirpare dai loro cuori. Né lo potranno le forze avverse con cui dovranno confrontarsi quando, più adulti e maturi, s’incontreranno di nuovo. E’ una donna forte, Kayla. Forse anche più di Robert che, sebbene coraggioso e pieno d’ardimento, prova empiti di ribellione nei confronti dello zio William e del proprio retaggio ed è alla ricerca di un’identità. Perché William, il laird, lo ha designato a succedergli alla guida del clan, ma esige da lui un’obbedienza quasi assoluta. E’ un signore feudale che governa con pugno di ferro. Un personaggio ricco di sfaccettature che nelle mie intenzioni, all’inizio della storia, doveva avere un ruolo di contorno, ma che pian piano si è sviluppato quasi per proprio conto fino ad assumere un ruolo di primo piano. Fin quasi a contendere spazio ai protagonisti. Ma Kayla primeggia per la sua personalità. Non si arrende mai, neanche quando tutto sembra perduto. E’ coraggiosa, determinata, fiera. C’è soltanto un'altra donna che può starle a pari, nel racconto: Lady Caitlin, cognata e amante di William. Le passioni sono intense, spinte fino all’estremo. Odio, amore, ambizione, si mescolano in uguale misura nella cornice della Scozia del XVIII° secolo, sospesa fra il medioevo e l’Età dei Lumi. Divisa da lotte interne che si trascinano da secoli e tuttavia alla ricerca di una propria identità nazionale. Il riflesso di più ampio respiro dei sentimenti che animano Robert, delle sue aspirazioni a creare un mondo più giusto e libero da ancestrali legami col passato, da tradizioni che ormai sono diventate obsolete. Il malvagio capitano Cardigan è l’antagonista di Robert e il suo persecutore spietato. Ma non è il solo cattivo della vicenda, perché deve dividere la scena con Angus, subdolo e ambizioso, braccio destro del laird. L’intera trama è densa di conflitti umani. Un intreccio di sentimenti ed emozioni che procede al ritmo incalzante degli inseguimenti, dei duelli, di rapimenti e salvataggi. Ma dove, alla fine, l’amore trionfa. Estratto: