Buon venerdì lettori,
oggi vi segnalo il nuovo libro di Angela C. Ryan: Il principe e la neve.Io lo prenderò e lo leggerò presto, ma nell'attesa consiglio a voi di leggerlo, per saggiare le indiscusse qualità di questa autrice.Buona lettura.
Il principe e la neve di Angela C. Ryan
ESTRATTO
Il mondo terminò di girare e rivoltarla sottosopra. Quel sogno era stato peggio di un giro sulle montagne russe e ora si ritrovava con tutte le ossa doloranti.
Un momento.Come poteva avere le ossa doloranti, se si era trattato solo di un sogno? Deglutì a vuoto, gli occhi ancora chiusi per paura di sorprese troppo sconvolgenti. Una parte poco illuminata del suo cervello era convinta che quello che era accaduto in fondo fosse vero. Si tastò il capo con circospezione e sentì un piccolo bernoccolo pulsare sulla fronte, la testa era pesante ed era appoggiata su qualcosa di duro e freddo come un… pavimento?Che fosse caduta dal letto?Prese un profondo respiro e dopo aver contato fino a tre, aprì gli occhi. Una massa informe di riccioli rossi le teneva puntato addosso uno sguardo ferino. Non esattamente la massa di riccioli, piuttosto la proprietaria di questi. Le puntava contro non solo lo sguardo, ma anche un arco con una freccia pronta per essere scoccata.«Okay, sto sognando di sicuro» si disse Neve ad alta voce. Non poteva essere altrimenti perché quella strana ragazza con tutti quei capelli, stava letteralmente levitando sopra la sua testa con un curioso vestito svolazzante che sembrava uscito da un video di Enya.«Quello che è sicuro è che fra due secondi esatti ti trapasso da parte a parte se non trovi un’ottima… no, che dico ottima… una giustificazione eccezionale, per essere qui. Ma comincia con il dirmi chi sei.»Neve rimase a bocca aperta quando la ragazza parlò. Tremò, perché dall’occhiata determinata dell’altra, capì che non avrebbe tardato a mettere in atto quella che più che una minaccia, le era sembrata una promessa.«N-Neve.»«N-Neve? Che razza di nome è N-Neve?»«È Neve, non N-Neve. Ho solo balbettato» sentì di dover specificare.«Bene, io sono Siluè. Ora che abbiamo rotto il ghiaccio hai ancora un’altra domanda a cui rispondere: chi sei?»«Chi sono? Sono Neve, Neve Gale.»«Neve Gale sembri un po’ tonta, lo sai? Chi sei? A quale razza appartieni? Strega, fata, ninfa. Troll non direi.» Silué allungò il collo di qualche centimetro e l’annusò. «Non puzzi così tanto. Allora qual è la tua origine?»Quella ragazza le parlava di razza? Di origine? Di Streghe, ninfe e troll? Stava colloquiando davvero con un essere spuntato da chissà quale recondito recesso della sua mente malata?«Neve Gale, sto aspettando una risposta e la mia freccia è impaziente. Che razza di essere sei?» Silué socchiuse un occhio con fare minaccioso e grugnì.Neve deglutì di nuovo, poi prese coraggio e disse: «Umano?» Cielo, aveva risposto davvero in quel modo? No, aveva risposto davvero e basta.«Hai detto umano? Ho sentito bene? Da dove vieni di preciso?»«Da Madison.»«Madison, dove?»«Madison, Wisconsin.»«Wisconsin, dove?»«St-Stati Uniti.»La fata la guardò con gli occhi ridotti a fessura. «Stati Uniti, eh? Mi pare di averne sentito parlare sui libri di storia. Stati Uniti, dove?»Neve biascicò qualche incomprensibile parola, poi disse: «Pianeta… Terra.» Era al cospetto di un E.T. immaginario forse?