In anteprima mondiale, arriva in Italia l’attesissimo crime di William Landay. In corso di traduzione in 13 paesi, In difesa di Jacob è un thriller che tiene col fiato sospeso e insieme una straordinaria radiografia dei rapporti familiari; uno specchio feroce in cui realtà e giustizia si mostrano finalmente intere, nude, e legate da una linea di confine tanto sottile da sembrare immaginaria.
Sinossi: Andy Barber, da più di vent’anni braccio destro del procuratore distrettuale, è un uomo rispettato, un marito e un padre devoto, e ha davanti a sé una carriera sicura. Sa bene cosa può nascondere la vita di una persona, quali colpe possono essere taciute, ma la sua è un’esistenza serena e l’amore per sua moglie e suo figlio non ha limiti. Tutto sembra andare per il verso giusto per lui e la sua famiglia.
Ma certe convinzioni a volte sono esposte ai capricci del destino o alle conseguenze di piccoli gesti. Così, un giorno, quasi per caso, piomba su di loro un’accusa inaudita: il figlio di Andy, Jacob, poco più che un bambino, viene indagato per omicidio. Un suo compagno di classe è stato accoltellato nel parco poco prima dell’inizio delle lezioni. Il ragazzo proclama la propria innocenza e Andy gli crede. Ma c’è qualcosa che non torna, l’impianto accusatorio è dannatamente convincente: e se qualcosa fosse sfuggito all’attenzione di Andy? E se i quattordici anni di vita del figlio non fossero sufficienti per capire chi è realmente? E se Jacob, suo figlio, fosse alla fine un assassino?
Dicono di questo libro:
“In difesa di Jacob è una lettura pungente, sofisticata e con diversi livelli di suspense intrecciati.” Lee Child
“A un primo sguardo, In difesa di Jacob è un thriller di prima qualità; ma scavando a fondo, si scopre che è anche una storia d’amore. Una lettura strepitosa che consiglio a tutti.” Nicholas Sparks
“Magnificamente intenso.” The New York Times
«Questo thriller dalla lancinante bellezza dimostra una verità già messa in scena nelle tragedie greche: la peggior punizione non è la morte, ma convivere con il male che abbiamo compiuto.» Publishers Weekly
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